La New Generation di Harry Potter.
Tutti ci siamo chiesti più di una volta come sarebbero stati i personaggi, il loro fisico, il loro carattere, le loro case.
E poi, naturalmente, da bravi Fangirl/Fanboy che siamo, sono partite le Ship.
Di sicuro mo...
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Rose Weasley, nella sua vita,era certa di poche cose. Una di queste era il karma. Era fermamente convinta che se facevi del male, quel male ti si sarebbe ritorto contro, stessa cosa per il bene. Eppure in quel momento, seduta in una delle cabine dell' Hogwarts Express, si chiedeva se fosse possibile che il karma evitasse delle persone. Dei casi talmente disperati, che persino quel l'entità decideva di ignorare. Una di quelle persone era James Sirius Potter. "Eddai Ross! Smettila di essere così scorbutica! Calmati!" Calmarsi, certo, pensò Rose. Perché quando quel demente che ti ritrovi come cugino usa le sue abilità da uomo sapiens per farti esplodere prima il baule, poi le cuffiette dell'IPod, bisogna solo restare calmi. Non mandare bestemmie a tutti i turchi esistenti come stava facendo lei. Assolutamente no. Bisognava fare la faccetta gentile e rassicurare quella povera anima del primogenito Potter. "Non posso credere che mi stai dicendo di restare calma" linciò con lo sguardo il cugino, che subito alzò le mani per giustificarsi. "Ok, calma. Con un po' di magia si risolve tutto" Ed ecco che ritornava a mostrare la sua intelligenza di ferro. "Grande genio! È come pensi di fare, sentiamo? La magia al di fuori di Hogwarts è vietata lo sai!" Gli rispose Rose alzando gli occhi al cielo. "Faremo un eccezione, allora." Sorrise furbo il Potter. "Io non penso proprio che sia una buona idea." Una voce calma li interruppe, facendoli così girare verso la porta della cabina. Un ragazzo, decisamente alto per la sua età, guardava James con aria divertita, ma non derisoria. Fermò lo sguardo, che pareva essere fatto di ghiaccio, sul sacchetto in cui la rossa aveva dovuto infilare vestiti, libri ed oggetti personali, e poi sulle cuffiette bruciate che ancora teneva in mano. "Ho un baule di riserva, è più piccolo, ma è meglio di niente... Credo di avere una soluzione anche per quelle" disse alludendo alle cuffie mentre il suo sguardo si posava sul suo viso. Rose si era alzata, grata a quel ragazzo non solo per l'aiuto, ma anche perché non aveva idea del piacere che le faceva allontanandola da quel troglodita di suo cugino, che comunque continuava a blaterare su qualcosa come le interruzioni sgradite.