2-Rose

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Grande

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Grande.
Questa fu la prima parola che venne in mente a Rose Weasley quando vide il mezzo gigante Hagrid.
Perché era davvero grande.
A Rose sembro di ritornare indietro a quattro anni prima quando, per rubare i biscotti di nonna Weasley ai suoi cugini, doveva per forza salire su una sedia mezza rotta e, ogni dannatissima volta, finiva per cadere e farsi male.
Ma almeno aveva i biscotti.
Ecco, Rose sperò che Hagrid non tenesse biscotti alla cannella e cioccolato sulla testa perché non avrebbe saputo come arrampicarvisi.
A distoglierla da una strana visione di lei che arpionava la barba di Hagrid con un lazzo da cow boy, fu Scorpius, che le stava scuotendo una spalla.
"Rose stai bene? Il gigante ci sta portando al molo, vieni?"
"C-certo..." Balbettò lei in risposta.
Aveva sempre avuto paura delle grandi distese d'acqua.
Finché si trattava di piscine artificiali o di grandi vasche da bagno le andava bene, ma quando si iniziava a parlare di laghi, mari e oceani le venivano i brividi.
E in quel momento, era tutta un brivido.
Il ragazzo accanto a lei sembrò capirlo perché la guardò preoccupato.
"Rose, che cos'hai? Hai freddo?"
Lei negò con la testa.
"Nah, è solo una fifona" una voce dietro di loro li interruppe.
Apparteneva ad un ragazzo con degli occhi verde smeraldo e dei capelli neri scompigliati ad arte.
"Sta zitto Al" replicò la rossa, ma il sorrisetto divertito che le spuntava dalle labbra smentiva le sue parole.
"Si sì certo Ross, comunque- si girò verso il biondo- io sono Albus Potter" gli tese una mano che l'altro strinse incerto "Scorpius Malfoy"
Rose vide suo cugino spalancare gli occhi per pochi secondi prima di tornare normale e sorridergli.
Anche lei sorrise.
Aveva sempre pensato che quello più simile a lei per carattere in famiglia fosse Albus, c' era sempre andata d'accordo fin da piccola e, appena aveva visto la sua reazione, era stata sicura che non avrebbe dato di matto, come avrebbe potuto fare James, ma si sarebbe fermato a riflettere così come aveva fatto lei.
Scorpius parve sollevato quando il figlio di Harry Potter gli sorrise stringendogli la mano, la sua più grande paura era sempre stata quella di non essere accettato dagli altri.
Continuarono a camminare arrivando in prossimità delle barche, una volta giunti lì i brividi di Rose tornarono più forti di prima.
Scorpius la guardò incuriosito e si girò verso Albus.
"Si può sapere che cos'ha?" Gli chiese.
L'altro circondo le spalle della cugina con un braccio.
"Ha paura delle grandi masse d'acqua" gli rispose.
Il biondo non sapeva cosa dire così si limitò ad un banale "Ah" e poi aiutò Rose a salire sulla barca.
"No,no,no,no e no! Ho troppa paura" esclamò lei ancorandosi al braccio del cugino che rischiò di cadere in acqua "Ehi!" Si offese lui.
La situazione stava degenerando.
Gli altri erano già saliti sulle barche ed ora stavano attraversando il lago nero.
Scorpius prese delicatamente una mano a Rose arrossendo, trovava quel contatto strano per due persone che si conoscevano da meno di cinque ore.
"Rose ascoltami... Immagina di essere Percy Jackson,ok?" Disse attirando la sua attenzione, si ricordava di come lei gli avesse raccontato le avventure di quel personaggio.
"Perfetto,ora, stai sollevando una bolla d'acqua con una mano, e questa bolla si espande fino a intrappolare la barca" e dicendo questa inizia a tirarla delicatamente verso la barca fino a farla entrare e sedere delicatamente facendo un cenno con la testa ad Albus che accese la lanterna sulla barca "Tu entri nella bolla e ti siedi nella barca continuando, però, a tenere sotto controllo la bolla d'acqua che inizia ad alzarsi in aria" si avvicinarono fino ad arrivare alla pari con gli altri. "Inizi a volare sempre più in alto, riesci a vedere la torre di Astronomia, scorgi qualche uccellino che si pulisce le penne sulla scogliera mentre ti sollevi sempre più in alto" attraccarono al molo sotto la scuola ed Albus attaccò la corda al sostegno davanti a loro "Ad un certo punto inizi a scendere,lentamente, fino a ritornare nell'acqua e la tua bolla ti scoppia attorno creando dei piccolissimi spruzzi di acqua fresca che ti inumidiscono il viso e i capelli" la riprese per mano facendola scendere dalla barca  e la condusse nel corridoio che tutti stavano percorrendo fino ad arrivare alla rampa di scale in cui si fermarono in attesa di un professore o della preside.
Si chinò verso il suo orecchio e le sussurrò "Benvenuta ad Hogwarts Rose."

Scorpiose|| Flowers.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora