4-Scorpius

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 Se c'era una cosa che Scorpius odiava di se  stesso era la sua tendenza a farsi prendere dal panico per ogni cosa fuori dal suo controllo

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Se c'era una cosa che Scorpius odiava di se  stesso era la sua tendenza a farsi prendere dal panico per ogni cosa fuori dal suo controllo.
Era sempre stato un perfezionista, se un elfo domestico spostava il suo cuscino più verso sinistra del solito lui se ne accorgeva e, finché non lo rimetteva nella stessa posizione, non riusciva a dormire tranquillo.
Quando sua mamma provava a cucinare i pancake la mattina doveva metterci sopra solo tre mirtilli e due cucchiai di sciroppo d'acero così che i sapori fossero perfettamente mescolati, insomma gli piaceva che le cose fossero come dovevano essere, ed era proprio per questo motivo che una decina di ragazzi lo stavano guardando straniti mentre borbottava parole incomprensibili seduto davanti al fuoco della sala comune di Griffondoro, mentre si tirava i capelli con le dita.
Griffondoro, era un Griffondoro, o un Grifonpollo, come diceva suo padre solitamente.
Come l'avrebbe annunciato alla sua famiglia? Avrebbe potuto contare su del conforto da parte della madre che, come Corvonero, non aveva preferenze o pregiudizi su nessuna delle quattro case di Hogwarts. A sua nonna sarebbe bastato dare un abbraccio e sorridere guardandola negli occhi perché, andiamo, sua nonna adorava i suoi occhi e i suoi abbracci.
Il problema principale rimaneva suo padre che , da fiero Serpeverde quale era, non avrebbe preso bene la notizia. Gli sembrava ancora di risentire le sue parole "Mi raccomando Scorp organizza le feste migliori, entra nella squadra di Serpeverde e fai neri i Potter, oh e non dare troppa corda alle ragazze, sono delle vere e proprie vipere." Con quella frase di era meritato uno scappellotto sulla testa dalla moglie e uno sguardo divertito dal figlio. Aveva dato subito per scontato che sarebbe finito in Serpeverde  e aveva già fatto pitturare la sua stanza di verde e argento per non fargli sentire la nostalgia, a Scorpius venne da vomitare quando si rese conto che gli avrebbe dovuto chiedere un cambio di colori.
Oh lo avrebbe strangolato ne era certo, prima lo avrebbe guardato severo, si sarebbe avvicinato piano, gli avrebbe messo le mani sulle spalle, avrebbe sorriso perfidamente, stretto le mani attorno al suo collo e...
"Ehi, che stai facendo?!" Una voce femminile lo svegliò  dalla sua trans e si accorse di star stringendo le mani attorno al proprio collo, le staccò velocemente e si girò alla sua destra per trovare una Rose che lo guardava con un sopracciglio inarcato "Si può sapere perché stai già tentando il suicidio? Non sono nemmeno iniziate le lezioni!" Gli disse mettendogli una mano sulla spalla.
Scorpius accennò un sorriso che sparì poco dopo lasciando spazio alla stessa espressione ansiosa di prima.
"Mio padre mi ucciderà, me lo sento nel profondo."   "Questo perché sei profondamente stupido" replicò la rossa per poi alzarsi da terra.
"Facciamo un giro ok? Il coprifuoco scatta tra mezz'ora" lui la guardò allibito, le stava comunicando la imminente fine della sua vita e lei gli chiedeva di gironzolare per la scuola come fantasmi? Doveva essere proprio bravo a scegliersi gli amici.
"Forza biondino, non ho tutta la notte."
La ragazza era ancora in piedi e aspettava che la sottospecie di morto vivente  si alzasse dal tappeto.
Scorpius farfugliò un flebile -arrivo- e si alzò passandosi le mani sulle cosce per rimuovere i residui di polvere e la segui nel tunnel e poi fuori dal quadro. Camminarono fino alle finestre che davano sul cortile e si sederono su uno dei cornicioni a contemplare le stelle.
"Non credo proprio che tuo padre ti ucciderà." Disse ad un tratto lei spostando lo sguardo sul suo viso per scrutare la sua reazione, lui scosse il capo guardando la luna " Non lo conosci."  Replicò chiudendo per un secondo gli occhi godendosi il silenzio di quel posto.
" Ti fa così paura?" Domandò sinceramente  incuriosita.
Lui rise "Non ho paura di mio padre lui mi vuole bene e    me lo dimostra sempre, ho solo paura   di deluderlo- fece una    pausa respirando profondamente- ho paura di vedere il suo sguardo deluso    quando gli dirò che non potrò    battere i Griffondoro a Quidditch perché significherebbe battere me    stesso, ho paura del suo distacco    quando    tornerò a    casa per le vacanze   indossando   una divisa rossa e oro invece di verde e argento, so che mi vorrà bene comunque   e so che lo accetterà   dopo un po' di tempo  ma é proprio quel po'   che mi preoccupa." Concluse abbassando lo sguardo sulle sue mani strette tra di loro  per vederne una  posarcisi sopra, alzò lo sguardo trovando due  occhi   verdi  che lo guardavano fisso "L'unico modo per sconfiggere una paura è affrontarla, per adesso calmati e concentrati  sui primi giorni di scuola e, passata la prima settimana, scriverai una lettera a tuo padre e se ne avrai bisogno io sarò lì ad aiutarti." 
Scorpius sorrise.
Si, era decisamente bravo a scegliersi gli amici.

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