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"Aspetta un attimo, dimmi che ho capito bene: ti ha dato il suo numero?" Amber urlò dall'altra parte della linea.

"Sì, diamine. Hai capito benissimo." Decisi di omettere il fatto che mi aveva dato un bacio sulla guancia; conoscendola si sarebbe entusiasmata per poco. Insomma, un piccolo bacio sulla guancia non significa nulla, vero?

"Dobbiamo festeggiare!" Urlò, estasiata. "Potremmo andare a ballare, hanno aperto un nuovo club in cit-"

La bloccai immediatamente, "sai che non verrò mai in discoteca."

"Ma-"

"Assolutamente no, Amber." Dissi in tono serio. "Al massimo ti permetto di fare un pigiama party, qui, a casa mia."

"Okay, sarò lì per le sette, va bene?"

"Sì, porta il cibo." Sorrisi all'idea di passare una serata in compagnia della mia migliore amica. Era passato molto tempo dall'ultima volta e sinceramente mi mancava tantissimo. Risate, tanto cibo e soprattutto pettegolezzi.

Lei in qualche modo era sempre aggiornata su letteralmente ogni persona che frequentava il nostro liceo.

Sorrisi pensando a ciò, ma alcune parole dette dalla mia migliore amica ancora dall'altra parte del telefono mi fecero ritornare in me.

"Che hai detto? Scusami mi sono un attimo distratta." Chiesi educatamente.

"Ho detto che prima o poi verrai in discoteca. E non è una domanda."

"Certo, anche subito." Risposi in modo sarcastico.

"Davvero?" Chiese speranzosa.

"Amber, perché non capisci il mio sarcasmo?"

"Uffa, ma prima o poi verrai, promesso." Disse decisa.

"Vatti a preparare stupida, tra un'ora e mezza devi essere qui." La informai, sapendo quanto fosse lenta a prepararsi, non che io sia da meno.

"Cosa cazzo dici?" Fece una pausa, "oh mio Dio, hai ragione."

Risi leggermente e stavo chiudendo la chiamata quando la sentii urlare. "Cosa c'è ancora?"

"Cinese o McDonald?" Chiese in fretta.

"McDonald." Affermai sicura.

**

"Voglio sapere ogni dettaglio. In questo preciso istante!" Urlò entrando in casa mia.

"Ciao anche a te Amber." La salutai ridendo.

Mi rivolse uno sguardo assassino, assumendo un'espressione seria.

"Okay," feci una pausa. Il suo volto si illuminò immediatamente, facendo spuntare un ampio sorriso. "allora, sono andata da lui a prendere una pizza, mi sono seduta e niente, si è seduto vicino a me e mi ha chiesto se potevo aspettarlo dato che il suo turno sarebbe finito cinque minuti dopo."Parlo velocemente, ripensando all'imbarazzo misto alla felicità che ho provato in quel momento. "Siamo usciti dalla pizzeria, mi ha dato il suo numero e..." Continuo, fermandomi immediatamente.

"E cosa? Allison, che altro è successo?" Chiede ansiosamente.

"Mi ha dato un bacio sulla guancia." Mormoro.

"Che cosa?! Ho sentito bene? Ti ha baciata?" Mi tartassa di domande.

"Mi ha dato un bacio sulla guancia, non ti agitare, non significa nulla."

"Sei seria? Oh mio Dio, sarete la coppia più bella di sempre." Urla entusiasta. Bene, questo era proprio ciò che volevo evitare.

"Amber, non ti agitare così tanto, sono sicura che per lui non ha avuto nessun significato!" Parlo in modo quasi disperato. Sto cercando di farla ragionare, ma credo sia impossibile a questo punto.

"Posso farvi da testimone? E, oh mio Dio, hai pensato al nome del bambino che avrete?"

In questo preciso istante sento il bisogno di sbattere la testa contro il muro. Perché non riesco mai a tenerle nascosto nulla? Credo che questo mi servirà per il futuro.

"No, Amber calmati. Dammi il cibo e smettila di sognare ad occhi aperti la mia vita." Le strappo via il sacchetto dalle braccia, ricevendo un'occhiataccia da parte sua.

Tirai fuori il mio cibo dalla busta, iniziando subito a mangiare le patatine.

"Gli hai scritto?" Amber chiese improvvisamente.

"No, non ancora. Lo farò domani." Replicai.

"Ma come?! Fallo ora. In questo preciso istante!" Iniziò a sbraitare.

"Amber ma a quest'ora? Magari è insieme ai suoi amici, oppure alla sua fidanzata e non vuole essere disturbato.."

"Prima di tutto sono solo le otto, non è tardi per mandargli un fottuto messaggio. E poi, se avesse avuto una ragazza, perché diamine ti avrebbe dato il suo numero? Gli piaci, Allison." Disse Amber, ammorbidendo la voce.

"No. Non penso di piacergli." Sbottai quasi irritata, quanto avrei voluto che fosse stato vero.

"Beh, lo scopriremo subito!" Rise, alzandosi dalla sedia per raggiungere il soggiorno, dove si trovava il mio cellulare.

"Amber! Non provare a scrivergli!" Urlai, capendo le sue intenzioni.

"Sennò? Che farai?" Parlò con un ghigno stampato in faccia.

"Amber, sono seria. Non farlo. Per favore." Dissi esasperata.

Iniziò a ridere prima di cominciare a correre verso il bagno, con il mio telefono in mano. Purtroppo riuscì a chiudersi dentro prima che avessi potuto raggiungerla e prenderle il telefono di mano. Cercai invano di aprire la porta ma era stata bloccata da dentro. Merda. Merda. Merda.

"Amber, porca troia! Apri questa cazzo di porta!" Urlai, iniziando a dare colpi alla porta. Pft, come se cambiasse qualcosa.

Dopo qualche minuto, sentii la porta aprirsi, trovando un'Amber sorridente. Le strappai il mio telefono dalle mani, rendendomi veramente conto di ciò che aveva fatto. Aveva mandato un messaggio a Michael. La guardai con un'espressione sia sconvolta che arrabbiata allo stesso momento. Aprii la chat con Michael, controllando il messaggio appena inviato, emettendo un sospiro di sollievo quando lo lessi e vidi che, tutto sommato, era innocuo.

'Ciao Michael, sono Allison.'



A/N: HA HA HA dopo quasi un anno ho aggiornato omg che bad scrittrice che sono. Probabilmente farà anche schifo e mi scuso davvero molto. Ho riletto il capitolo, ma se in caso ci fosse qualche errore non esitate a farmelo notare per favore. Buona serata.

soph xx


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⏰ Ultimo aggiornamento: Aug 17, 2016 ⏰

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