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"Al, ti va bene se ordino due pizze per cena? Non ho assolutamente voglia di cucinare." Risi alla sua perenne voglia di non fare nulla e le risposi che per me non c'era alcun problema.

Eravamo appena tornate dal concerto dei Sum, eravamo stanchissime ma non rinunciammo comunque alla nostra abituale serata tra donne. Spesso guardavamo film, mangiavamo tanta pizza e chiacchieravamo di argomenti a caso fino alle due di notte.

"Che film, vediamo?" Le chiesi, "ti prego, non Titanic." Sapevo perfettamente che voleva vedere quel film, aveva una constante fissa: voleva metterlo ogni santissima volta che ci vedevamo per queste serate.

"Ugh, e se io avessi voluto vedere Titanic?"

"Te vuoi sempre vedere Titanic, non ti stufa dopo un po'? Sai tutte le battute a memoria!" Parlai esasperata.

"Uh, va bene. Metti quello che vuoi."

Grazie a Dio.

Infilai nel lettore DVD 'Le pagine della nostra vita' ma non lo feci partire, dovevamo aspettare la pizza.

Proprio in quel momento sentimmo il campanello suonare e andai ad aprire io, stavo proprio morendo di fame.

Girai il pomello della porta per vedere un ragazzo dai capelli rossi.

Michael.

Restai un attimo a scrutare il suo corpo, indossava un paio di jeans neri strappati sulle ginocchia, un paio di converse completamente nere e la maglia gialla con la scritta rossa della pizzeria.

"Allison, giusto?" Chiese, inclinando leggermente la testa.

"Sì, um, ciao Michael." Accennai un sorriso.

Mi consegnò i cartoni caldi e mi salutò con un altro sorriso dopo avergli dato i soldi precisi delle nostre pizze.

Era passata una settimana e sembravo non pensarci più, diamine. Averlo rivisto solo per un minuto mi fece ritornare le famose farfalle nello stomaco. Diamine.

Da quel momento capii che avevo bisogno di rivederlo.



stupido capitolo corto e di passaggio sorry


she wants another slice ➟ mgc [slow updates]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora