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<<I genitori di quel bambino sono dei mostri>>

<<È colpa loro se è morta la regina>>

<<E se anche il figlio fosse un mostro?!>>

<<Presto, presto, uccidiamo il demone>>

Il bambino dai capelli neri venne preso di forza dagli adulti con le anime macchiate.

<<Uccidilo! Uccidilo!>>

Questo ripeteva in coro la folla di persone mentre il sacerdote strappava gli abiti lerci del piccolo.

Le donne si avvicinarono sputandogli, gli uomini lo presero a schiaffi e calci, i bambini piangevano anche solo sentendo il suo nome.

Gli anziani gli lanciarono pietre ferendolo per tutto il corpo ossuto e malnutrito.

Il bambino dagli occhi marroni piangeva disperatamente implorando aiuto, pietà, un minimo di umanità in quelle persone così accanite contro di lui.

Il bambino di soli otto anni stava venendo ucciso per degli errori commessi dai suoi genitori.

Con le esili braccia cercò di proteggersi il capo mentre una pietra gli andava a colpire lo stomaco vuoto da ormai troppo tempo.

Il sacerdote lo afferrò per i piccoli piedi iniziando a trascinarlo vicino al dirupo mentre una folla inferocita li seguiva con le torce.

<<Ora io...ti darò la libertà!>>

Questo gridava l'anziano afferrando il collo del bambino con le mani rugose e scheletriche.

Iniziò a stringere sempre più forte mentre il piccolo cercava di liberarsi da quell'incubo.

<<Che Dio abbia pietà di te!>>

Urlava tutta la folla in coro spingendo per picchiare il bambino.

Della bava iniziò a scendere dalla bocca del piccolo mentre i suoi occhi diventavano bianchi e i polmoni si svuotavano.

<<Mostro! Mostro! Mostro!>>

Le voci si confondevano mentre le sue braccia ricadevano prive di forza ai lati del suo corpo.

<<Demone!>>

Il sacerdote lasciò cadere il corpo del ragazzino.

L'aria gli sferzò il corpo pieno di lividi e ferite e il viso tumefatto.

Gli alberi si avvicinavano sempre di più, stava per toccare terra.

<<Mamma...papà...>>

Delle lacrime scesero dai suoi occhi trascinate via dal vento.

Si stava per schiantare a terra quando vide un paio di braccia circondarlo.

Dei lunghi capelli biondi, quasi bianchi, gli sfiorarono la pelle rovinata mentre un paio di smeraldi lo osservavano curiosi.

Rimasero sospesi per aria mentre il bimbo dai capelli neri chiedeva confuso:

<<Tu...chi sei?>>

Gli occhi della ragazza si spalancarono risplendendo sotto le luci della luna.

<<Io sono una fata! Il mio nome è Mavis. Tu chi sei?>>

Già, lui chi era? Ormai non se lo ricordava neanche più, era troppo abituato ad essere chiamato "mostro", "demone".

Si ricordò il viso dei suoi genitori mentre lo chiamavano affettuosamente per nome.

<<Io sono Zeref>>

<<Allora piacere Ze>>

Poi lei aveva sorriso e lui, sentendosi di nuovo al sicuro dopo molto tempo, si era addormentato tra le sue braccia.

**Spazio pazzoidi in libertà (vigilata)**
Salve, siccome ho poche cose da fare ho deciso di scrivere qualcosa su Fairy tail.
Della storia ho preso solo i personaggi rielaborando in parte le loro storie e il contesto generale in cui la storia si svilupperà.
Spero vi piaccia ^.^

Fairy Tail ||Cronache del regno di Fiore|| Prologo~ La fata e il demoneDove le storie prendono vita. Scoprilo ora