MIRIAM
L'età della spensieratezza sta per tramontare, domani a quest'ora, starò facendo gocciolare il mio sangue in una grande coppa piena di acqua limpida. Eruditi. Questa sarà la mia scelta.
Non importa quale sarà il risultato del mio test attitudinale, la decisione è già stata presa. È la fazione in cui sono nata e cresciuta, la conosco e non dovrei essere nervosa, ma lo sono.
Dentro di me c'è qualcosa che scalpita e scalcia, e una voce mi sussurra che, quello che sto facendo, non è quello che desidero davvero.
È la verità. Non sono stata io a scegliere di rimanere negli Eruditi, è stato il mio ragazzo, Eric, a decidere per me. Ha detto che questa è la fazione giusta per me, ma io non sono d'accordo.
La fazione giusta per me è Eric.
Lui ha deciso di trasferirsi negli Intrepidi e mi ha vietato di seguirlo perché sono troppo esile e, anche se ho passato l'ultimo anno ad allenarmi con lui, non sono riuscita a raggiungere i suoi stessi strepitosi risultati.
Ha detto che sono fisicamente troppo debole, che rischierei di non superare l'iniziazione e finirei tra gli Esclusi.
Ho provato a convincerlo in tutti i modi a restare, ma lui ha detto che deve trasferirsi, che è molto importante, non solo per noi, ma anche per la nostra fazione. Credevo che noi fosse più grande e importante di tutte le fazioni. Ho cercato di farmi dire il motivo della sua scelta forzata, ma lui non me l'ha voluto rivelare, per il mio bene era meglio che non lo sapessi.
Cosa ne sa di cosa è bene per me? Non riesco a credere che Eric non riesca a capire che io sto bene solo quando sono con lui e che separarci mi farà andare in pezzi.
Non posso dirti di più, fai quello che ti ho detto, è per il tuo bene.
È questa la frase che ho sentito più spesso dire da Eric da quando, un anno fa, ci siamo messi insieme.
Lui nasconde un grande segreto ma non si fida abbastanza per confidarmelo e così, ogni volta, mi liquida con quella frase.
Ci conosciamo da quando eravamo piccoli e sono stata l'unica che è riuscita a sopportare il suo caratteraccio. Dispotico, orgoglioso e testardo fino quasi alla stupidità ma, se si ha abbastanza pazienza e si riesce a superare le sue mille barriere, si scopre che in fondo è solo un ragazzo che cerca il suo posto nel mondo.
Eric è molto autoritario ed è competitivo fino all'ossessione, e questo l'ha portato ad essere evitato quasi da tutti. Io sapevo che in fondo non era cattivo come sembrava, che la sua aggressività derivava dal un desiderio di approvazione. Eric ha bisogno di sentirsi potente perché fondamentalmente è una persona insicura, ma purtroppo nessuno ha voluto conoscerlo così a fondo per scoprirlo.
Sono preoccupata, col suo carattere rischia di mettersi in guai seri, gli Intrepidi non sono rachitici cervelloni come gli Eruditi, sono forti, sanno lottare e usare le armi.
Mi angoscia il pensiero di me al sicuro negli Eruditi e lui tutto solo in una fazione di gente con molti muscoli e poco cervello. Sono certa che si farà nemici sin dal primo giorno e sarà solo, non avrà nessuno con cui sfogarsi, nessuno che si prenderà cura di lui.
Due settimane. Mi ha detto che dovrò sopportare il grande vuoto della sua assenza solo per il periodo dell'iniziazione, poi potremo rivederci. Mi ha promesso che mi verrà a trovare tutte le sere e resteremo insieme anche se siamo in due fazioni diverse.
Una vita fatta solo di brevi e clandestini incontri, è davvero questo quello che desidero?
No, io voglio stare con lui tutto il tempo e non importa se si arrabbierà, io lo seguirò e riuscirò a superare l'iniziazione, gli dimostrerò che sono più forte di quanto immagina.
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FACTIONLESS
FanfictionDopo la firma della Grande Pace, Chicago è suddivisa in cinque fazioni consacrate ognuna a un valore: la sapienza per gli Eruditi, il coraggio per gli Intrepidi, la gentilezza per i Pacifici, l'altruismo per gli Abneganti e l'onestà per i Candidi. ...