Karoline story

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Sto pedalando come una matta.
Abbiamo deciso di andare con le bici perché con la macchina non  è sicuro.
Loris sa dove si trova Zara ma non mi ha detto dove,non mi ha detto chi è stato e perché.
Non so nemmeno come faccia a sapere dove si trova,cosa sta accadendo.
Come fa a stare al corrente di tutto?
Già lo sapeva e non ha fatto nulla per intervenire?
Queste domande mi riempiono la testa.
Mi volto verso Loris,distraendomi per un secondo dalla strada. Lo vedo pensieroso.
Questa cosa non mi piace.
Distolgo lo sguardo da lui continuando a guardare la strada.
Stiamo 'viaggiando' da mezz'ora.
Non so dove ci troviamo,Loris mi sta tenendo all'oscuro di tutto e ciò mi da sui nervi!
So solo che siamo lontanissimi dal nostro quartiere.
Non che abbia paura però a quanto pare il quartiere in cui andremo è pericoloso...quindi si,ho paura.
K•L-loris tra quanto arriveremo?
Urlo ansimando dalla fatica senza staccare lo sguardo dalla strada.
Loris fa un sospiro e tira su con il naso.
Mi volto.
Sta piangendo.
La cosa è grave.
Da quando conosco Loris ho capito che lui sta così quando succede un  qualcosa di molto grave,che lo fa preoccupare.
Brividi mi percorrono le spalle.
Mi stringo nelle spalle per cercare di 'eliminare' la sensazione di freddo,a causa del vento,e delle spalle scoperte.
Si volta verso di me ed i nostri sguardi si incrociano.
I suoi occhioni verdi intenso si intrecciano nei miei.
Distolgo lo sguardo e ritorno a guardare la stada.
Di fronte a noi,in lontananza si vede il mare.
Sento la brezza marina già sulla pelle.
Il venticello scorre fluido tra i miei mossi capelli castani.
Per un attimo mi distraggono della strada pensando a come sarebbe stato bello andare a mare con Zara.
Non vedo l'ora che questa situazione si risolvi.

L•Karol,siamo arrivati.
Annuisco fissando il grande capannone che ci troviamo di fronte.
Intorno a noi non c'è niente e nessuno.
Siamo in un posto,isolato da tutti e tutto,che se ci uccidono,nessuno ci troverà e per di più c'è un pazzo che vuole uccidere la mia migliore amica. Bene!
Ci sono alberi secchi,foglie per terra,vento freddo.
È un'atmosfera troppo inquietante.
Rabbrividisco.
Loris mi picchetta la spalla facendomi sobbalzare.
L• hahaha guarda che non ti faccio nulla eh.
Lo sento ridere. Sfoggia uno dei suoi migliori sorrisi.
E...nulla. Rimango incantata.
Ha un sorriso favoloso.
Lo continuo a guardare mentre prende il cellulare dalla tasca e comincia a digitare.
Osservo ogni suo movimento.
Si aggiusta il ciuffo con le mani facendolo alzare.
I suoi occhi sono ancora incollati al cellulare.
Con la coda degli occhi vede che lo sto guardando.
Distolgo lo sguardo imbarazzata.
L• guarda che così mi sciupi.
K• spiritoso.
Faccio la finta offesa abbassando lo sguardo ed incrociando le braccia.
L• dai non fare così.
Lo sento avvicinarsi.
Il cuore esce dal petto.
Batte all'impazzata.
Mi abbraccia.
Ricambio l'abbraccio sentendomi protetta.
Come lo ero con Cameron.
Come quando ero felice con lui.
Come quando ridevo e scherzavo con lui.
Come quando ci baciavamo.
Ci abbracciavamo.
Ed ora che lui non è più con me,mi sento persa.
Senti l'affetto che provi per una persona solo quando la perdi.
Io l'ho perso.
Ho perso l'amore della mia vita per colpa del mio orgoglio.
Beh,lui è venuto a cercarmi,abbiamo parlato. Ma il mio stupido orgoglio l'ha respinto.
E lui ora è felice con un'altra ragazza.
E io sono sola.
Una parte di me non c'è più.
La parte più bella di me lui l'ha fatta evaporare,andando via da me.
Ed io mi sento una stupida.

Una lacrima mi riga il volto.
Il groppo che avevo in gola si scioglie,facendomi scoppiare in un pianto liberatorio.
Non so come calmarmi.
Singhiozzo ininsistentemente,le lacrime sgorgano sulla mia pelle chiara e liscia,cadendo sulla maglietta di Loris.
L• hey piccola andrà tutto bene,sta tranquilla.
Annuisco ancora singhiozzando mentre mi accarezza la guancia,asciugando le lacrime che cadono da sole.
Tiro su con il naso,staccandomi da Loris.
Pulisco il volto con le mani,aggiustò i capelli e mi volto verso Loris.
L• se non te la senti,vado solo io.
Nego con la testa,fissandolo negli occhi.
Ciò mi mette a disagio.
K• s-sto bene...
Accenna un lieve sorriso,per poi prendere la bici e camminare verso l'interno del capannone.
Mi fa cenno di seguirlo.
Questo posto fa davvero paura. Non tanto per l'aspetto del capannone,che a stento si  mantiene,ma per l'atmosfera creatasi intorno a noi.
Continuo a fissarmi in torno. Tronchi di alberi caduti sono sul terreno con ciuffi di erba secca.
Foglie ricoprono questo posto da capo a piedi.
Il rumore del mare si sente appena.
Un vento freddo comincia a soffiare colpendo violentemente la mia faccia.
I capelli cominciano ad oscurarmi la vista.
Voglio tagliarli ma non posso per via della danza,quindi mi tocca soffrire.
Più in fondo vedo un ammasso di un qualcosa che non si identifica bene da lontano.
Vorrei scappare a gambe levate ma devo salvare Zara.
Nella testa rimbombano ancora le parole di quel brutto bastardo.
Giuro che lo castro.
L•Karol,ecco ora dobbiamo entrare,prima però dobbiamo nascondere le bici. Annuisco.
Giriamo un poco intorno al capannone e troviamo una specie di garage, con dentro un auto,degli attrezzi ed un trattore più in fondo.
Sembra il salone di casa mia. Anzi il doppio.
È gigante.
Posiamo le bici in un angolo del garage e furtivamente usciamo,ritornando all'entrata.
Appena la porta si apre,ci troviamo davanti il vuoto più totale.
C'è un silenzio assordante.
Loris va avanti:io gli copro le spalle,lui mi protegge.
Ètotalmente buio.
Loris illumina il pavimento con il cellulare.
E ciò che vedo mi fa pietrificare.
Macchie di sangue fresco si dilagano per la stanza,fino a continuare in un'altra stanza in fondo al capannone.
Ho il cuore in gola.
Continuiamo a camminare in punta di piedi.
Loris illumina la stanza dove finiscono le macchie di sangue  con la torcia del telefono.
È in legno,consumato,sporca,di sangue...
Loris mi illumina il volto con la torcia. Si è accorto della paura che ho addosso.
Mi fa un cenno per chiedermi se voglio entrare anche io.
(Assolutamente no,mi sto cagando addosso.)
Annuisco.
Deglutisce per poi avvicinarsi alla porta e con un colpo secco la apre.
Sbianca.
Io non ho il coraggio di guardare.
Si volta verso me,con gli occhi colmi di lacrime.
Lo guardo, poi sposto lo sguardo nella stanza...

Mi accascio a terra piangendo....

Buh! Si,ho aggiornato.
Sono riuscita a finire quasi,dico quasi,tutti i compiti.
Ora sto sistemando i libri e cose varie e visto che ho un po più di tempo libero,ho aggiornato.
Allora?? Cosa sta succedendo a Karol e Zara?
Chi ha rapito Zara?
Spero vi sia piaciuto. Alla prossima. Baci!♥
(Ora come foto per l'inizio del capitolo,non metterò più foto sulla danza,visto che ora ci concentreremo di più sull'amore.)



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