Capitolo 8

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" Continuarono ad amarsi, di nascosto, finché un giorno la matrigna di lui, gelosa del marito, la vendette ad un sultano. Ma prima di separarsi i due innamorati si promisero di non amare nessun'altro all'infuori di loro stessi, ed il principe le fece dono del ciondolo che ... "

Thanatos guardò il quadro e Leida pensò:

«Porta al collo nel quadro...»

Ma la risposta del tiranno la stupì:

" Porti al collo da quando sei nata "
Leida sgranò gli occhi.

"Come ha detto? "

Ma lui sembrò non accorgersi della sua domanda:

" Lei purtroppo non è mai arrivata alla corte del sultano... La moglie del re trucidò il suo corpo straziandolo e bruciandolo, ed infine sparse le sue ceneri al vento. Tutto il suo corpo venne bruciato meno che la mano, che venne riportata a palazzo e posta in uno scrigno. Il giovane principe, un giorno, per combinazione aprì lo scrigno e vi trovo la mano, che riconobbe. Ma la sua più grande meraviglia fu nel veder il ciondolo che celava, che neanche le fiamme erano state in grado di distruggere. Nulla era stato in grado di distrugger il loro amore! Il principe formulò un incantesimo quel giorno, col quale ci sarebbe stata la possibilità di ritrovar la sua amata, ma non in quella vita. Al termine dell'incantesimo mise un pugnale nella mano della donna, sul quale si uccise! "

Leida, mentre ascoltava, senza rendersene conto si era appoggiata alla spalla del suo signore, finche il sonno non la raggiunse, e tra la veglia ed il sonno disse:

" Un'altra vita? ... E quale? ... Questa... "

Leida, nel sonno, sorrise schiudendo le labbra scarlatte sulle quali Thanatos posò un lieve bacio.

Lei strinse le dita al suo corpo, quasi per non lasciarlo andar via da lei.

Il principe la condusse al suo letto, le baciò le labbra:

" Dormi mia dolce schiava... "

Si allontanò, e avvoltosi nel proprio nero manto, usci dal palazzo per sposarsi con la nebbia notturna, che lo avvolse dagli occhi arditi delle stelle.

Alle prime luci dell'alba, Leida si svegliò, sentendo dei passi correr fuori dalla stanza.

Si alzò dal letto, e non vedendo nessuno si affacciò alla finestra, sentendo il nitrir di un cavallo. Era il suo re in sella al suo stallone che rientrava a palazzo.

«Chissà dove sarà stato, è un troppo tardi per rientrar ed è troppo presto per uscire...»

...Alzò lo sguardo e vide una delle ultime stelle risplender nel chiaro cielo.

" Stellina, stellina, perché tremo d'avanti a lui? Perché ho sempre voglia di sentire le sue mani sul mio corpo per percuotermi e per essere abbracciata? Perché vorrei risentir le sue fredde labbra? Ti prego mia stellina, fa che non mi veda solo come una delle sue tante schiave "

" Ma l'hai sentita la nuova sgualdrina del padrone? Non fa altro che invocar un uomo che la salvi da lui, dai suoi baci, dalle sue mani. Lo odia ... E poi non fa altro che gironzolar vicino alle stanze del principe. L' ho trovata aperta e ho mandato il capitano a controllare. Se crede di derubare il nostro signore si sbaglia "

Thanatos al suo rientro udì queste parole provenir dalle chiacchiere delle sue due concubine.

Leida, finita la sua preghiera, si voltò a guardare la stanza e vide luccicar sul tavolino un anello d'oro con pietra di rubino.

Lo prese e l'osservò:

«E questo ora da dove salta fuori? E se... oh no, sarebbe troppo bello per essere così ma... no, cosa vado a pensare, non può esser stato lui, anche se...»

Mentre la fanciulla sorrideva a tal pensiero, il capitano delle guardie irruppe nella sua stanza:

" Bene, ti ho presa con le mani nel sacco, ora si che il padrone mi lascerà giocare con il tuo bel corpo, puttanella "

" COSA STA SUCCEDENDO QUI?! "

Thanatos era appoggiato allo stipite della porta con aria severa.

" Mio signore, ho scoperto la schiava con quest'anello fra le mani "

Il tiranno si avvicinò a Leida e prese le mani che celavano l'anello fra le sue.

Lui la guardò con aria fredda.

«Se ciò è vero anche ...»

senza rivolgerle lo sguardo disse:

" Portatela nelle segrete "

" NO!! Vi prego, dovete credermi, non l' ho preso io l'anello, l' ho trovato sul tavolo... "

Lo sguardo del principe era più tagliente di mille lame conficcate nel cuore di Leida, si voltò e andò via.

Ti amero' per sempre Cherida Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora