26) Travel and Shopping

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Quella mattina mi sveglia di soprassalto, fuori pioveva a dirotto con fulmini e lampi.
Mi rimisi nel letto e cercai di riaddormentarmi ma ogni tentativo fu vano.
Mi rialzai, presi la pillola da sopra il comodino e andai in camera di Harry che dormiva beatamente.
L'osservai.
I suoi riccioli scompigliati gli scendevano sulla fronte, le labbra socchiuse e le guance leggermente rosse.
Dormiva nella sua solita posizione: con la pancia all'insu, una mano sotto la schiena e una sotto il cuscino.
Non avrei mai capito come faceva.
Mentre ero assorta dai miei pensieri non mi accorsi che Harry si era svegliato.
"ehi tesoro, come mai stai qui?"domandò lui con la voce impastata dal sonno,
"io... Io non riuscivo a dormire"risposi singhiozzando,
"no piccola non piangere" mi dise Harry facendomi segno di andarmi a sedermi affianco a lui e così feci.
"devi essere forte, non devi piangere, vedrai che con la pillola si rimetterà tutto bene. Non diventeremo genitori, non ora." mi disse mettendo un braccio intorno alle mie spalle, asciugai le mie lacrime e abbracciai Harry, posai una guancia sul suo petto e lui mi accarezzò la testa lasciandomi dei piccoli baci sui capelli.
Mi addormemtai cullata dai suoi baci e dal suo profumo.

[...]
"tesoro svegliati" mi sussurrò Harry vicino all'orecchio, io mugulai.
"devi prendere la pill...." continuò ma io lo interruppi.
"non me la nominare, passami il bicchiere che hai sul comodino"lui me lo porse, ne bevvi un sorso, mi misi la pillolina rosa in bocca e la ingoiai.
Harry mi abbracciò e io contracambiai.
"Allora quando hai il prossimo ciclo?" mi domandò,
"io... Beh" dissi arrossendo,
"Helena sono tuo fratello e il tuo ragazzo, dai su, non ti preoccupare"
"Io... Dopo domani"
"benissimo così sappiamo subito se sei inci..." lo interruppi bruscamente,
"non lo dire nemmeno!" gli urlai contro.
Harry abbassò lo sguardo e si diresse vicino al comò, prese un paio di boxer e una maglietta nera e si diresse verso il bagno.
In quei giorni eravamo scossi, molto.
La paura di diventare genitori ci assaliva, noi eravamo troppo giovani per avere bambini e poi eravamo fratelli.
Sentii che Harry aveva aperto l'acqua allora andai in camera mia a prendere il cellulare.
Stranamente non c'erano messaggi.
Ritornai in camera sua per scusarmi, il suo cellulare vibrò.
Andai a leggere i suoi messaggi anche se sapevo che non o dovevo fare.

Da: Louis
Che succede Harry, sei diverso.

A: Louis
No niente.

Da: Louis
Ti conosco troppo bene Harry.

A: Louis
Ho fatto l'amore con Helena, sono venuto dentro di lei e ho perso dello sperma dentro di lei.
Mi sono dimenticato il preservativo.

Da: Louis
Le hai fatto prendere la pillola?
Se si non ci saranno problemi.
Pure con El è successo, le ho fatto prendere la pillola e il ciclo è arrivato, regolare.

Quello era stato l'ultimo messaggio arrivato da Louis, anche Eleanor aveva rischiato di rimanere incinta.
Ma perchè se lo dimenticano quel fottuto preservativo, almeno se lo usano non c'è il rischio di diventare padre, io non sopporto questa frivolezza degli uomini.
"Hele che ci fai qui?" mi domandò Harry entrando, io guardai il pavimento e arrossii.
"io... Io volevo scusarmi per prima, sai io sono molto agitata"dissi, lui si avvicinò a me e mi alzò il mento e mi guardò negli occhi e notai i suoi verdi spenti.
"ti capisco perfettamente, io pure ho paura, siamo giovani, troppo. Siamo fratelli e io non so come possono reagire mamma e papà, tutto è successo per colpa mia." disse lui mentre una lacrima amara gli percorse il viso, io gliela asciugai con il pollice e gli accarezzai la guancia con il palmo, lui sembrò rilassarsi e i suoi occhi ripresero un po' di luminosità.
Amavo quel verde smeraldo, mi metteva felicità, spensieratezza.
"Harry se io rimango, beh, hai capito, non mi lascerai sola giusto?" domandai mentre le nostre fronti combaciavano perfettamente
"non lo farei mai" rispose lui, mi strinse la mano e io sorrisi ancora più felice.
"Questa sera Zayn da una festa a casa sua, ci ha invitati, ci vogliamo andare?" mi domandò, io annuii sorridendo.
"come ti senti?" continuò
"bene perchè?"
"beh, la pillola potrebbe darti fastidio" disse poggiandomi la mano sulla pancia e facendo dei cerchi immaginari, io sorrisi e misi la mia testa nell'incavo del suo collo.
"Harry ho paura" dissi prendendogli una mano,
"ti capisco, non ti preoccupare, c'è una bassissima percentuale che succeda" mi rispose, io chiusi gli occhi e lo strinsi forte, respirai a pieni polmoni il suo profumo e poi gli riaprii.

"ragazzi siamo ritornati!" urlò mamma dal piano di sotto, noi subito ci alzammo e scendemmo al piano di sotto, non vedavamo Des da più di due settimane e questa mattina mamma era andata all'aereoporto a prenderlo.
In mano aveva due lettere, una verde e una azzurro, ce le consegnò a seconda del colore dei nostri occhi, io esitai ad aprire e quindi aprii prima Harry.
Appena lesse il contenuto del bigliettino nella busta strabuzzò gli occhi, io mi affrettai ad aprirla e rimasi sorpresa, dentro c'era un biglietto da Londra all'Italia, precisamemte Verona.
Ohh Verona, la città degli innamorati, la città di Romeo e Giulietta.
Subito andai ad abbracciare Papà e con le lacrime agli occhi lessi la data di partenza, due giorni dopo.

Subito presi il cellulare, composi il numero e chiamai a Perrie.
"pronto!" rispose felice
"Perrie preparati che fra un quarto d'ora ti passo a prendere"dissi io agitata,
"ehi patata cos'è tutta questa agitazione?" domandò lei ridendo,
"papà ci ha regalato un viaggio di due settimane a Verona a me e a Harry, vorrei andare a fare shopping"
"vorrei?! DEVI!" urlò dall'altro lato della cornetta, io rosi ancora di più.
In quel momento non pensai alla possibile grazidanza, ero felice, papà mi aveva resa la donna più felice del mondo, e poi quella vacanza con l'amore della mia vita.
Era tutto perfetto.
"Harry deve assolutamente venire con noi!" mi raccomandò Perrie,
"perchè?" domandai curiosa,
"beh semplice, l'Italia è il paese dei bei ragazzi e non puoi comprarti cose da far girare la testa altrimenti Harry s'ingelosisce e rovina la vacanza"
"ah capisco" risposi, coprii il cellulare e mi rivolsi ad Harry,
"Harry oggi, cioè ora, tu vieni a fare shopping con me" lui mi guardò interrogativo,
"perchè Zayn accompagna Perrie almeno così non si annoia"continuai sparando balle, lui arreso annuì.

Corsi di sopra per prepararmi e in due minuti ero lavata, vestita e truccata.
Mentre Harry parlava con mamma e papà io scesi di sotto, lo presi per il braccio e lo trascinai fuori casa in macchina. Lui mi guardava e rideva alle mie mosse, gli tirai un leggero schiaffetto su una spalla e così mise il broncio, mi avvicinai vicino al suo orecchio e gli morsi il lobo,
"allontaniamoci da casa e faccio in modo che tu togli il broncio"dissi e lui mi sorrise maliziosamente ma non pensava che l'avrei solamente baciato.
Arrivammo davanti casa di Perrie che in quei giorni era in pausa dall'università, Harry fece suonare il clacson e dalla porta uscì una Perrie con un sorriso che partiva da un orecchio all'altro salii on macchina ai sedili posteriori.
"ciao Perrie" disse Harry rimettendo in moto,
"ciao Hele" disse lei, io mi girai e sorrisi,
"io non esisto" disse Harry rimettendo il broncio,
"ma Zayn?" continuò
"beh, lui non viene" rispose la bionda, Harry mi fulminò con uno sguardo, io sorrisi e feci spallucce,
"l'ho detto in modo tale che tu ci accompagnassi e ci aiuti a scegliere i vestiti, così non ti ingelosisci a Verona" lui rise e poi mi mise una mano nell'interno coscia, io emisi un piccolo gemito che Perrie sentii,
"ragazzi io voglio arrivare al centro commerciale intera" disse prendendo il braccio di Harry e mettendolo sul cambio.

Ci mettemmo tutti a ridere compresa lei.
Arivati al centro commerciale subito ci fiondammo da h&m, Perrie mi lanciò una decina di vestiti striminziti e Harry si sedette su una poltroncina vicino al camerino.
Li dovetti provare tutti e per fortuna Harry trovò un difetto su ognuno di essi, o erano troppo corti o troppo scollati.
Perrie riandò alla ricerca di vestiti ma io l'ammonii dicendo di fare solo completi con pantaloni e maglie lei triste non cercò più vestiti.
 

[...]
Passarono die ore di shopping assoluto, io e Harry eravamo stanchissimi mentre Perrie poteva andare ancora in 4 centri commerciali.
Avevamo preso: 2jeans attillati neri, 2 jeans attillati neri, un paio di jeans a vita bassa larghi sulle cosce e stretti sulle caviglie, 4 paia di shorts blu neri bianchi e rosa, canotte abbinate agli shorts, un paio di converse bianche e un paio di nike blazer nere e grigie; tutti questi vestiti li portava il povero Harry.
Lui, con l'appoggio di Perrie, mi costrinse a provare un vestito celeste chiaro, avava un corpino che comprendeva il seno fatto con delle fasce e poi sotto era a palloncino, aveva la scpllatura a cuore, le preferite di Harry.
"provalo, vedi, ha lo stesso colore dei tuoi occhi" disse per convincermi e io per farlo felice lo provai, era bellissimo e così lo comprai.
Sotto ci abbinai un paio di tacchi blu.
La mia valigia era piena, se poteva avrebbe sputato vestiti.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Aug 19, 2016 ⏰

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