"Spesso la vita ti mette davanti a delle scelte fondamentali". Me lo aveva sempre ripetuto mia nonna. E proprio in quel momento stavo per decidere cosa fare del mio futuro.
Mi chiamo Silvia, ho 16 anni. Ho i capelli castani, gli occhi color verde e sono tutt'altro che una ragazza per bene. Sono una tipa sportiva, alla quale però, se dici di fare 3 giri di campo durante l'ora di educazione fisica in pieno maggio, sbuffa e si va a nascondere in un angolino in modo che nessuno la veda. Mi piace la musica, suono la chitarra da ben 7 anni e nel tempo libero compongo canzoni e melodie.
Diciamo che la mia vita fin dall'inizio non è mai andata bene. I miei genitori, dopo vari litigi, si sono separati quando io avevo solo 4 anni e da quell'età vivo da sola con mia madre.
Lei ha 40 anni, capelli neri e occhi castani. Ha delle lentiggini sul naso, come me, ed è un tipo indaffarata. Passa la maggior parte delle ore della giornata a lavoro e, quando torna a casa, non smette un attimo di pulire o cucinare.
Diciamo che il fatto dei miei ha un po' influenzato la mia vita poiché, non avendo una figura maschile in casa, mi ci sono calata io più volte, comportandomi da vero maschiaccio.
Ho molti amici, ma a nessuno di essi tengo in modo particolare. Anche loro sono tipi strani come me. La sera passiamo la maggior parte del tempo a ridere,scherzare e 'shippare'.
Frequento il quarto anno del liceo scientifico. Non chiedetemi perché abbia scelto proprio questa scuola superiore. Da grande avevo intenzione di fare l'architetto, mi affascinava la matematica alle medie e proprio in questa materia avevo ottimi voti. Ma alla fine, arrivando in terzo liceo, ho iniziato ad odiare la matematica e da pochi giorni ho maturato l'idea di andare all'accademia militare.
E proprio questa la scelta fondamentale che si è posta nel cammino della mia vita.
Mia madre non è d'accordo con me, mio padre come sempre non ha intenzione di dire la sua, mentre i miei amici hanno detto che, se è proprio questo ciò che voglio fare, devo inseguire il mio sogno.