Torno a casa, salgo in camera mia e chiamo subito Martina.
"Marti, mi ha invitata ad uscire! Mi ha invitata ad uscire!"
"Silvia, cosa è successo?" chiede lei.
"Ivan mi ha chiesto di uscire da sola con lui questa sera e prima a casa sua mi ha..." non riescono ad uscirmi le parole.
"Ti ha?" dice lei euforica.
"Mi ha baciata" dico in un secondo.
"O mio dio! Finalmente si è deciso. E come è stato? È durato tanto? Ti è piaciuto? Vi siete messi insieme?"
"Oh, calma!" la blocco "Mi è piaciuto, ovvio, e no, non stiamo insieme".
"Questa sera vestiti elegante e non come un maschiaccio!"
"Tranquilla. Ma secondo te mi dirà qualcosa?" le chiedo io.
"Forse" dice lei "adesso devo andare a preparare la tavola. Tienimi aggiornata"
" Ovvio. A dopo" e chiudo la chiamata.
Inizio a prepararmi. Metto un vestitino nero, un paio di scarpe aperte e mi trucco. Prendo le chiavi del motore.
"Torna prima delle due" urla mia madre che è seduta nel divano intenta a guardare uno dei suoi soliti film strappa-lacrime.
"Tranquilla" le rispondo ed esco di casa.
Avevo appuntamento con Ivan alle otto e mezza e per la prima volta arrivo in anticipo.
"Come mai sei già qui?" dice ridendo.
"Non essere stupito, scemo!" rispondo e lo saluto.
Indossa una camicia azzurra e un paio di pantaloncini di jeans. È bellissimo.
"Che ne dici di comprare una pizza e di andare a mangiarla in spiaggia?" mi chiede.
"Si, va bene."
Entriamo in pizzeria e troviamo tutti i suoi amici.
"Ivan si dà da fare." grida uno di loro.
"Sto solo uscendo, mica baciandomi o facendo una proposta di matrimonio" risponde lui un po' infastidito.
Prendiamo la pizza e usciamo subito dal locale per poi andare in spiaggia.
"Sei molto elegante questa sera" dice lui ed io arrossisco.
"Grazie, anche tu lo sei!" rispondo dopo un momento di imbarazzo.
Sbraniamo in tre secondi la pizza e dopo ci sdraiamo sulle pietre.
"Sono scomodissime" brontolo.
"A chi lo dici!" risponde.
Avrei voglia di baciarlo, ma lui inizia a buttare pietre nel mare. Quando ad un certo punto mi dice: "Devo dirti una cosa".
Giuro che gli svengo davanti se mi dice che io gli piaccio.
"Sono ormai sei anni che ci conosciamo e sai tutto di me come io so tutto di te. Solo una cosa però non sai ed è arrivato il momento di dirtela. Silvia, io..." squilla il suo telefono e lui risponde.
"Ei, piccola mi manchi!" dice lui.
Mi sta per crollare il mondo addosso. Dopo pochi minuti chiude la chiamata.
"Allora, ti stavo per dire che.."
"Ho già capito tutto" lo blocco "potevi anche dirmelo prima che mi sarei tolta dai piedi fin da subito!"
"Volevo dirtelo, ma non sapevo come" dice lui imbarazzato dopo la mia reazione.
"E il bacio di oggi? Perché mai me lo avresti dato? Per farmi pensare che tu mi volessi e dopo farmi sapere tutto questo?" grido.
"Il bacio volevo dartelo da tanto tempo, ma non ho mai avuto l'occasione giusta!" ribatte.
"Sei uno stronzo! Dovresti vergognarti per ciò che hai fatto. Mi hai solo illusa" grido ancora più forte.
"Io non ho illuso nessuno. Non mi sono messo mica con te. E poi perché stai reagendo in questo modo?" chiede.
"Perché mi piaci, ma adesso hai rovinato tutto." gli rispondo. Mi alzo e me ne vado senza nemmeno salutarlo.
Me lo sarei dovuta aspettare. In fin dei conti nessuno si innamorerebbe di una come me.