Capitolo VII

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Gomen nasai 🙏🏻 so che era già da un po' che questo capitolo doveva uscire ma non l'ho scritto a causa dell'altra storia, le vacanze e (le vere motivazioni) ero pigra e non sapevo cosa scrivere.
Ma finalmente è uscito, meglio tardi che mai, no? (^∇^)
Spero che questo capitolo vi piaccia quindi...Buona Lettura!

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Nella mia testa ormai c'era solo quella frase 'Kageyama è mio!'.
Non me lo sarei mai aspettato da Hinata. Non riesco più a guardarlo in faccia senza arrossire ormai e credo che lui, per quanto stupido sia, si sia accorto che faccio di tutto per evitarlo.

È già passata una settimana da quando ho iniziato ad allenarmi con gli altri ignorandolo e lui ha incominciato a mettere il broncio. Se, per caso, i nostri sguardi si incrociano lui gira la testa dall'altra parte offeso, sbuffando. Cos'è un bambino!?! E dire che è stato lui per primo ad ignorarmi!
Finiti gli allenamenti mi cambiai e m'incamminai verso casa. Anche se ero solo sentivo lo stesso il flebile rumore della bicicletta di Hinata un paio di metri dietro di me, così, dopo un po', mi fermai e mi voltai. Ci guardammo seri per vari minuti.<Perché mi segui?> dissi infine.
<Non ti sto seguendo> rispose.
<Si invece, so per certo che casa tua è dall'altro lato, avresti dovuto girare nel vicolo di 5 isolati fa>
Abbassò lo sguardo e rimase in silenzio.
<Allora mi dici perché mi stai seguendo?> continuai.
<Io...volevo solo fare pace..>
<Eh?>
<..sembri piuttosto arrabbiato in questi giorni e pensavo fosse colpa mia> disse sempre con lo sguardo basso. Iniziò a piangere. Un pianto muto, senza singhiozzi ne niente. Solo le calde righe di lacrime sulle sue guance.
<Hina->
<Ti prego non ignorarmi!> disse con voce bassa e tremolante, interrompendomi <Ogni volta che lo fai sento delle fitte al cuore. Spiegami perché, su spiegamelo! Io...non voglio che succeda ancora, io voglio stare al tuo fianco!>.
Mentre sentivo queste parole sentivo un mix di emozioni infinite che mi facevano sperare in un finale diverso dall'ultima volta che mi ero dichiarato. Non ero l'unico a sentirmi così, anche Hinata provava la stessa cosa, i miei stessi sentimenti. Ma dalla faccia di Hinata deduco che non si è minimamente accorto di aver appena fatto una confessione in piena regola.
Mi avvicinai fino ad arrivare a pochi centimetri da lui.
<Sorridi> dissi.
<Eh?>
<Ho detto, sorridi...sei più carino quando lo fai>
<Ah...Io...> mentre Hinata balbettava divenne tutto rosso e un piccolo dolce sorriso apparve.
Ormai avevo oltrepassato il limite, non potei più trattenermi così mi avvicinai lentamente.
Gli stampai un bacio puro, contenente tutti i miei straripanti sentimenti.
Dopo un po' chiesi l'accesso con la lingua, datomi poco dopo da un Hinata  titubante. Le nostre lingue si legavano l'una all'altra come se non aspettassero altro. Più che conoscerci sembrava che stessimo iniziando a ricordare chi fossimo, come uno strano deja-vù.
Ora anche uno stupido avrebbe capito questi sentimenti.

Stupid smile~KageHinaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora