18/07/2016

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MILANO

UNA GIORNATA LUUUNGA

Mi sveglio alle otto, mi infilò le lenti e lo guardo dormire.

Parlo con Claudia, poi leggo il mondo di Sofia, rifilando a Smoke un paio di occhiate di tanto in tanto. Si muove sempre.

Penso che questa è la prima volta che non ho fatto incubi da Aprile. Quanto mi sta facendo bene questa vacanza? Per ora mi ha fatto smettere con le mie altalene alimentari, placato gli incubi, fatto riavvicinare a lui, e resa felice oltremodo.

Ho comprato le cose prima di partire e il cibo perché controlla che io mangi.

Sospiro, lo devo svegliare per forza. Così faccio. 

«Marco sono le nove e un quarto»

«Okay» 

... 

Fine.

Ah.

Aspetto un altro po', per la precisione mezz'ora.

Si sveglia, mi fai gli auguri, facendomi scoprire che è il mio onomastico e scende per fumarsi una sigaretta, e lasciarmi i miei spazi. Appena esce mi isso sulle lenzuola, e mi preparo rapidamente.

Però devo dire che sono stati simpatici quelli dell'albergo.

Ci hanno messo il letto matrimoniale...

Inizialmente io ero il panico, poi li abbiamo separati.

Quando torna mi sto truccando. È divertente, siamo perfettamente organizzati, o almeno così mi sembra..

Forse è così solo per me. Mi mordo il labbro mentre mi metto il mascara. Siamo pronti.
Io voglio vedere i Navigli, scendiamo, camminiamo un poco, sempre con pokemon go. Cerchiamo un bar, ne vede uno con i cappuccini vegani, me lo indica, e ci sediamo.
Mangiamo, parliamo di Marty e di quella cosa che mi doveva dire.
Andiamo via. Prendiamo il tram e arriviamo a piazza del duomo.  

Andiamo verso il Duomo, io lo prego:

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Andiamo verso il Duomo, io lo prego:

«Dai Marco, andiamo a vedere il Duomo»

Lui non obietta, vediamo e c'è la fila. Mi guarda e ci mettiamo in coda. Mentre la facciamo scherziamo insieme, dopo mezz'ora facciamo i biglietti. Sul mio c'è scritto che posso fare shopping al 30% di sconto, mentre sul suo c'è scritto che può adottare una guglia. Arriviamo alla seconda fila, non mi fanno entrare, dicono che ho i pantaloni troppi corti. Ma siamo matti?! Compro a due euro una casacca che sa di incerata di bassa qualità.
Poi facciamo una terza fila.

Ovviamente Marco ha riso fino alle lacrime e ha pubblicato la foto sul mio snapchat.

È una cosa umiliante anche perché quell'infame mi prende in giro e qui sono tutti convinti che io sia straniera.

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