18° Capitolo

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Aiutai Cris a portare il suo regalo e all'improvviso vidi evaporare anche Luca. L'avevo perso. Il solito sbadato. Ci sedemmo vicino ad Ilenia. Lei ci guardò. Voleva urlare ma Cris la fermò. ''Dopo due ragazze sfilerà lei! Ti ringrazio già da parte sua perché il vestito è fantastico e lei aveva sempre sognato un qualcosa di simile''. Cris diventò rosso. Era seduto accanto a me. Mi accorsi che cominciava a tremare. Cercai di tranquillizzarlo.

Improvvisamente mi ricordai della mia assurda notizia e così dissi ad Ilenia:- ''Devo dirti una cosa''. ''Anch'io'' rispose. Cominciai ad agitarmi. Non capivo cosa mai avesse lei di così importante da comunicarmi. La mia riflessione viene interrotta violentemente dalla voce del presentatore della serata che annuncia il suo nome. Stavo iniziando anch'io a tremare.

Un vestito nero lungo. Elegantissimo. Uno spacco lungo tutta la coscia destra. Un trucco meraviglioso. Non perché fosse mia cugina,ma era davvero imparagonabile a nessun'altra ragazza che aveva sfilato prima che uscisse lei. Appena termina la passerella parte un boato da parte del pubblico. Un applauso stratosferico. Oggettivamente al pubblico era piaciuta molto. Trascorrono ancora venti minuti prima della premiazione.

Vedo Cris allontanarsi. Vengono premiate le prime due ragazze. Ora manca il primo posto. Io ed Ile incrociamo le dita. Entra Cris. Copre i suoi incantevoli occhi con le sue mani. Questa era una sua specialità. Frattanto,il presentatore urla il suo nome al microfono e Cris scopre il suo viso. Sara si gira e vedendolo comincia a piangere per la forte emozione. Un abbraccio davvero commovente. La stringeva forte. Quasi come se avesse paura che il tempo un giorno li avrebbe nuovamente divisi. Cris ispirava una tenerezza unica. La prende in braccio e la porta dietro alle quinte. Non ci potevo credere. La nostra situazione sia economica ma anche sentimentale stava cambiando con un battito di ciglia. Era davvero sorprendente.

Ma il segreto importante è resistere sempre. Ma resistere ha senso solo se alla fine ne esci con qualcosa in mano. Ma resistere tanto per resistere è l'infelice condizione di milioni di persone al giorno d'oggi. Di persone che ormai non sanno più cosa pensare,cosa fare,ma soprattutto cosa mangiare. Dopo quest'altra intensa riflessione,cominciamo ad andare verso l'uscita e ad attendere la nostra modella. Dopo aver aspettato un bel po',escono assieme. Io ed Ile gli abbracciamo catapultandoci su loro.

Poi Cris dice:- ''Ma dove sono gli altri?''. Gli faccio velocemente cenno. ''Luca intendo...dov'è finito?''. In lontananza sentiamo:- ''Eccomi,eccomi''. Aveva un fiatone incredibile. ''Dove sei andato?'' domandai. ''Tu fai sempre troppe domande'' mi rispose scocciato. ''Seguitemi. Salite in macchina'' aggiunse.

Eravamo tutti davvero felici. Tutti,tranne qualcuna. Ilenia. Era palesemente contenta e soddisfatta per sua sorella,ma gli mancava qualcosa. Qualcuno piuttosto. Mi ispirava tanta tenerezza. Cercava di sdrammatizzare e di festeggiare con noi,ma lei,in realtà,era altrove. Perché in verità,noi sappiamo sempre cosa ci manca. Lo sappiamo anche quando non lo vogliamo sapere.

Non stavamo capendo,un po' per via dell'euforia,un po' per il mistero,dove stavamo andando. Fino a quando Luca non ci invita a scendere. Non era un parco,né tantomeno un ristorante e neanche un pub. Era una casa. Una bellissima casa. Un giardino accogliente. Dei fiori spaziali. Era senza dubbio la casa di Luca. Non pensavo avesse veramente così tanti soldi. Un'atmosfera incantevole. La certezza alla mia ipotesi: Luca estrae dalla tasca le chiavi della casa e ci invita ad entrare. Gli arredi erano unici. Stile contemporaneo. Casa dei sogni. Neanche il tempo di oltrepassare l'uscio della casa che parte una canzone. Una canzone nuova. Era di Marco.

Era la prima volta che l'ascoltavamo. Era veramente commovente il testo della canzone. Ad un certo punto la canzone va via. Vediamo scendere dalla scala a chiocciola Marco che continua a cantare a cappella il nuovo singolo. Rivolgendosi ad Ilenia canta: ''Perchè ti voglio bene veramente e non esiste un luogo dove non mi torni in mente. Avrei trovato molte più risposte se avessi chiesto a te ma non fa niente. Non posso farlo ora che sei così lontana''. Dopo aver smesso di cantare comincia a dire:- ''L'ho scritta per te! Sei tu la musa ispiratrice di questa mia nuova canzone''. Ilenia,soffocata dalle lacrime lo abbraccia e sussurra con voce tremolante:- ''Grazie''.

Poi Marco riprese a dire:- ''Io non posso assicurarti di farti sempre del bene. Delle volte,come è già successo,potrò sembrarti una brutta persona,sarò cattivo e soprattutto insopportabile. Purtroppo a mio malgrado,non potrò assicurarti sempre delle belle parole o dei bei gesti. Lo so che è brutto da dire,ne sono consapevole. Ma di una cosa puoi essere certa. Sono e sarò la casa dove puoi sempre,costantemente,tornare perché io ti aspetterò sempre a braccia aperte.'' La restante parte cominciammo a battere le mani. L'abbracciò forte e poi gli regalò un bacio sulla fronte,come senso di protezione.

In fondo è sempre il suo ''Guerriero'' e il suo compito è proprio quello di proteggerla. Ora era il turno di Cris. L'avevo capito da come le sue mani stavano sudando. Comincia il suo discorso dicendo:- ''E' vero. Fino a qualche giorno fa io non ero qui,ma dall'altra parte del mondo. Ma la verità è che quando un ragazzo desidera una ragazza,quando la vuole con se realmente,mette da parte tutto il resto del mondo. Dunque,non esistono le paure,non esistono le scuse,non esistono i problemi,i chilometri,le difficoltà. Non esiste niente. Perché se veramente si desidera qualcosa,non si ha neanche il tempo di pensarle tutte queste cose''. Appena terminato il discorso,corre da Sara e l'abbraccia. Quasi soffocandola. Secondo la logica,ora sarebbe il mio turno. Ma niente. Rimango quasi delusa. Ci invitano a salire per le scale. Sopra una mansarda da far venire la pelle d'oca. Una finestra panoramica quasi come se fosse una finestra astrologica. Accanto un enorme tavolo pieno di pizze. Molto semplice,ma veramente carino. Un clima davvero magico.

Ci stavamo sedendo,quando sento alle mia spalle Luca cominciare a dire:- ''Ed io. Io,invece le riconosco le ragazze come te,che prima ridono fino alle lacrime e poi un attimo dopo si fermano a fissare il vuoto. Lo fissano per un po' e pensano. Pensano sempre,ma nessuno se ne rende conto. Le ragazze come te,pensano e quando gli occhi stanno per colmarsi di lacrime,riprendono a ridere. Proprio come adesso''. Il suo meraviglioso discorso sembrava terminato,quando invece riprese la parola dicendo:- ''Io non sono il tipo che ti dirà che non posso vivere senza di te,perché non sarebbe vero. Nella mia vita ho fatto a meno di persone che credevo indispensabili,ho passato periodi in cui nemmeno io volevo farmi compagnia,sono sopravvissuto alla solitudine e ne ho fatto un mio punto di forza. Quindi,potrei vivere benissimo senza di te,la differenza è che non voglio''. Ora sì che aveva detto tutto. Ero allibita dalle sue parole. Poi,prima di sederci a gustarci la pizza,mi abbraccia calorosamente.

La serata prosegue a gonfie vele. Consumiamo la cena. Insomma,l'atmosfera s'era tranquillizzata fino a quando Ilenia fa cenno di dover dire qualcosa. Si ricrea l'ansia.

''Volevo condividere con voi il mio traguardo. Un paio di mesi fa avevo presentato il mio curriculum ad un negozio d'abbigliamento vicino al Duomo. Non ci speravo più in una telefonata. Però,oggi,poco prima di cominciare la sfilata ho ricevuto questa telefonata tanto attesa. Domani mi aspettano per firmare il contratto''. Parte un grande applauso e un mega abbraccio. Il mio turno è arrivato. ''Anch'io devo dirvi qualcosa. Qualcosa di molto simile. Come molti di voi sapevano oggi ho effettuato un test per poter entrare a far parte della polizia scientifica. Niente,ho superato il test.

Ora,grazie allo stipendio che riceverò mensilmente pagherò le tasse universitarie. Perché desiderio intraprendere una specializzazione su questo ramo''. Ed ecco che parte un brindisi e ancora una volta un applauso senza fine.

Dopo aver finito di cenare e di aver ripulito la casa,siamo pronte per andare via,tutte soddisfatte. Scendiamo le scale. Marco ci apre la porta. Usciamo. Il giardino è invaso da uno striscione appeso lungo tutto il muro. Una scritta gigantesca. ''Non siete delle principesse,siete delle Guerriere. Complimenti''. Dopo aver letto questa frase,non riesco più a trattenere le lacrime. Ancora una volta un abbraccio di gruppo. Poi però,prima di andare definitivamente via,Luca si avvicina a noi.

''Aprite le mani e chiudete gli occhi '' dice sorridendo. Allora tendiamo le mani senza esitazioni. Tutte insieme chiudiamo gli occhi. Sentiamo qualcosa di pesante e di importante posarsi sulle nostre mani. Sentiamo in coro dire:- ''Potete aprirli''. Che strano impatto. Delle chiavi sulle nostre mani. Sembrano le stesse chiavi che aveva Luca qualche ora fa. Non riuscivo a capire.

Fino a quando Marco comincia a dire:- ''Dovevamo pur farvi un regalo. E' vostra''.

Dopo averli più volte ringraziati e dopo averli congedati,decido di chiamare una persona importante per metterla al corrente.

''Pronto?'' mi disse preoccupato dall'ora.

''Papà,c'è l'ho fatta'' urlai con le lacrime agli occhi.

Lavita a Milano continuò proprio come da sempre avevamo sognato. Avevamo finalmentecominciato a vivere un sogno. Il nostro. 

La chiamata del destinoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora