17° Capitolo

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Dopo aver pagato,con quell'ultimi spiccioli che c'erano rimasti,uscimmo dalla pizzeria e guardando l'ora su un tabellone di una farmacia mi resi conto di dover scappare. Il mio esame cominciava mezz'ora prima di quello di Sara. Ma alla fine anche loro dovevano correre parecchio per essere ancora una volta puntuali. Le abbracciai. Sentì le lacrime di Sara posarsi sulla mia felpa. Per la prima volta ero riuscita ad avvertire il peso delle lacrime posarsi su di me. Queste lacrime pesavano proprio tanto. Erano colme di sofferenza e di volontà. Fortunatamente le mie riuscì a trattenerle. Ci guardammo e ci dividemmo.

Cominciai ad incamminarmi per la via che avrebbe dovuto poi condurmi di fronte alla sede dove sarebbe avvenuto il concorso. Avevo pochi minuti per poterci arrivare. Mi stavo agitando un sacco. Ma dovevo rimanere il più calma possibile per riflettere bene sulle domande del test.

Dopo svariati minuti di passeggiata avevo come la sensazione di non essere sola,proprio come se qualcuno mi stesse osservando o peggio ancora,seguendo. Mi fermai un po' anche per via del fiatone che avevo e non persi l'occasione di guardarmi intorno e di controllare la situazione. Tutto era tranquillo. L'ansia mi stava giocando brutti scherzi. Camminai per altri dieci minuti circa ed arrivai.

Chiesi informazione su come poter partecipare al test e mi fecero compilare un modulo con tutti i miei dati. Un modulo molto dettagliato. Lo compilai in pochi minuti nonostante fossero parecchi i campi da completare. Per un attimo lo sconforto padroneggiò in me. C'erano tanti ragazzi lì di un numero indecifrabile. Capì sin da subito che non c'è l'avrei fatta.

Infatti,cominciai dal quel momento a condividere il punto di vista di Sara. Ce n'erano alcuni che avevano proprio l'aria da saputelli e da secchioni. Difatti erano tranquilli perché erano certi delle loro ottime conoscenze. Poi c'ero io,con l'aria da sfigata che sperava in una grazia divina di poter passare il test.

Ci fecero accomodare sulle sedie con tanto di banchi uno dietro all'altro. Una fila che non finiva mai. Le persone venivano posizionate in ordine alfabetico. Ero più o meno al centro. Avevamo a disposizione un'ora e mezza e dovevamo rispondere correttamente a più domande. In tutto sarebbero passati solo cento fra noi. I nomi li avrebbero detti al termine del test dopo circa quindici minuti.

Cominciano a consegnare le schede. Dopo aver ricevuto la mia di scheda,do uno sguardo panoramico a tutte le domande che maggiormente sembrano essere abbastanza semplici,ma non scontate. Decido di impiegare tutto il tempo a disposizione e di riflettere bene su tutte le domande. Ora,il mio livello di concentrazione era massimo. Niente e nessuno sarebbe stato in grado di staccare i miei occhi da quel foglio. Sembra strano ma emano tranquillità.

Sento il mio orologio squillare. Voleva semplicemente avvisarmi di sbrigarmi perché un'ora era già andata via e mi restavano altre quindici domande. M'ero ripromessa di non rileggere il test ma di consegnarlo di getto altrimenti,come mio solito,avrei sicuramente cambiato tutte le risposte,sbagliandole.

Un mucchio di gente aveva già consegnato,ma non m'importava. Alla fine non era certamente una gara a tempo. Termino l'ultima domanda. Su alcune ero veramente molto indecisa ma non le rilessi. Consegnai e ringraziai il maresciallo. Mentre stavo uscendo,mi immedesimai invece nella sfilata e mi immaginai per pochi secondi Sara. Più bella di una dea. Perché Cris aveva comunque dei gusti eccellenti e non avevo certamente dubbi sul vestito che le aveva regalato. Mi accovacciai su un gradino aspettando l'esito. Fui pervasa nuovamente da questa sensazione che qualcuno mi stesse osservando,ma non avevo il coraggio di alzare gli occhi. Poi qualcuno si sedette al mio fianco. Continuai a tenere la testa bassa.

Ad interrompere il silenzio fu una voce:- ''Per quanto tempo pensi di tenere ancora la testa rivolta verso il basso?''. Lo guardai. Era Luca. Non dissi nulla,nonostante fossi contenta di rivederlo dopo un bel po' di tempo.

La chiamata del destinoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora