Prefazione

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Una cornetta. Un telefono. Un filo sospeso.

E' nata da questa immagine la storia ma soprattutto l'idea che è alla base di questo libro,se è possibile definirlo tale. Il termine più appropriato sarebbe in realtà ''esperienza''. Insomma,un termine che faccia riferimento ad un'avventura,ad una scoperta,alla felicità,alla gioia di vivere. Questa storia è stata partorita da quell'irrefrenabile voglia di cambiare. Principalmente di cambiare vita. E' proprio da questo che ho accolto poi,in me,quella necessità di scrivere . Di scrivere,piuttosto che parlare. Di mettere per iscritto quelle che possono essere le mie emozioni,i miei disagi e le mie paure. Quindi,un compito importante. Non è stato difficile abbandonarmi alla fantasia e viaggiare con essa. E' stato tragico,invece,ritornare sulla terraferma. Ritornare su quel pianeta predisposto ad essere bello ma che alla fine non lo è mai stato. Forse solo con alcuni. Per questo ho avvertito quella necessità di scappare su un altro. Su uno che rispettasse il suo canone di bellezza e tutti i suoi ideali. Questo pianeta di per sé non esiste,ma esiste dal momento in cui io riesco a pensarlo nella mia di mente.

Scegliere i nomi dei vari personaggi non è stato poi così difficile. E' stato difficoltoso dare vita a quest'ultimi e farli entrare nel vivo della storia,in ''medias res''. Alcuni dei nomi rispecchiano la realtà altri invece abitano sul mio pianeta immaginario. Ho cercato di creare una sorta d'alleanza tra il reale e il surreale e ho cercato di fondere questi due aspetti: il vero,dato dai personaggi,con il surreale,dato dagli eventi improbabili e alquanto strani.

Niente,spero vi piaccia. Buona lettura.

V

La chiamata del destinoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora