Capitolo 09

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Primi pericoli


Isis si era materializzata davanti a me ed io non mi ero nemmeno accorta che fosse entrata nel cortile reale.

Ma che ci fa lei qui?  Mi chiesi, dopo il racconto di Athem, non capivo come mai, anche la sera precedente, era a palazzo.

"Allora mi rispondi si o no? Ti ho fatto una domanda" mi sollecitò spazientita dal mio silenzio.

"Si è una bella vista" dissi, titubante, non capisco, dove vuole andare a parare? 

Troppe domande mi facevo ormai, ma Isis era una ragazza capace di mettermi terrore solo fissandomi coi i suoi occhi neri e profondi, che mandavano fulmini e saette nella mia direzione,adesso però sapevo il perchè della sua ostilità nei miei confronti.

"Bene, spero te la godrai finchè rimarrai qui, perchè non credo che resterai a lungo, sinceramente. Ti do tempo un anno e vedrai che il principe ti manderà via, fa così con tutte" disse.

Davvero con tutte o solo con te?

Mi ritrovai a pensare, ma trattenni la lingua, non volevo farmi nemici già i primi giorni.

La frase che mi disse, però, non la ignorai del tutto.

"Cosa vuoi dire?" chiesi invece, con ingenuità.

"Dico solo che non sei la prima e non sarai certamente l'ultima. Non t'illudere, tutto quello che ti dirà non lo dice solo a te, essendo il futuro faraone, tratta così più di una donna" disse e divenne triste, lo capì perchè abbassò il capo e i capelli corvini,caddero sul suo viso, coprendolo.

Immaginai a cosa si riferisse: le abitudini che aveva appreso dal faraone,raccontatemi da Nefer poco prima, non dovevano essere un segreto per nessuno.

Si avvicinò a me e, senza mai voltarsi verso di me, rivolse tutta la sua attenzione, lontano, sempre e solo verso il deserto.

Ad un tratto non sembrava più arrabbiata, ma persa nei suoi pensieri.Triste e malinconica, come se la sua stessa frase le avesse portato a galla un ricordo spiacevole.

Il cambiamento d'umore delle persone mi lasciava sempre esterrefatta e con un sacco di punti interrogativi.

"Credo che Athem ti abbia già detto tutto di me, vero?" mi disse tranquillamente.

"Si,mi ha raccontato come vi siete conosciuti" mi limitai a dire, non volevo dirle tutto quello che sapevo. Non adesso che sembrava essersi calmata.

In tutta risposta, nemmeno io non volgevo il mio sguardo su di lei: da una parte mi sentivo intimorita dal fatto che potesse scoprirmi e arrabbiarsi di nuovo, dall'altra preferivo non guardarla e basta.

Mi limitavo a rapide occhiate furtive, giusto per assicurarmi che non cambiasse di nuovo umore da un momento all'altro.

"Già, immagina la mia sorpresa sapere chi fosse lui in realtà. Sapere che un giorno lui sarà il mio Faraone, mi aveva lasciato senza parole. Da amico si era trasformato in questo per me. Anzi io non l'ho mai visto come amico e credo che tu lo abbia capito, in fondo sei una ragazza" disse e a quel punto si voltò, le sue labbra sorridevano, i suoi occhi no.

Si sapevo cosa provava per lui perchè era palese. Solo per quello lo avevo capito.

Si era creata una sorta di confidenza e non capivo ancora cosa avesse voluto dirmi prima e nemmeno adesso lo capivo.

O forse voleva solo espormi il suo dolore per farmi capire che per lei, Athem era molto importante su tutti i punti di vista e che io dovevo stargli alla larga il più possibile.

La Ragazza ed Il Principe d'Egitto || #Wattys2017Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora