Finalmente anche il giorno della partenza è arrivato e ne sono completamente emozionta. Purtroppo Scarlett non è potuta venire perchè malata. "Margot" mi richiama mia madre "Vieni di sotto, devo parlarti di qualcosa di davvero importante". Cosa c'è di così importante da dirmi proprio oggi? "Margot, quel cristallo che porti al collo rappresenta la tua vita. Porta al suo interno la tua energia vitale e se te lo prendono ti sentirai innanzitutto più debole e moriresti se il cristallo venisse distruto". Fisso attentamente il cristallo pendere dal mio collo: come può un oggetto così piccolo avere così tanto potere? "Inoltre sta attenta se si illumina: potresti essere in pericolo di vita e tra questi pericoli c'è anche l'innamorarsi. Ogni uomo di cui ti innamori e a cui affidi quindi la tua fiducia è un tuo potenziale assassino" continua facendomi sobbalzare. Come può essere possibile una cosa simile? Fatto sta che con questo racconto, rischiamo di fare tardi all'aereoporto.
Dopo diverse ore arriviamo in un paesino di una regione inglese vicino al Galles, Holmes Chapel. Per mia sfortuna, a differenza di Scarlett, Michael è riuscito a venire e ho intenzione di fare di tutto pur di capire cosa gli sia successo. "Ehi fata turchina!" mi richiama Ashton, un ragazzo della stessa classe di mio fratello per cui ho una cotta. Adoro quando mi chiama così, sembra così dolce con il suo lieve accento irlandese e la sua voce acuta. "Ehi Ash, ti dispiace se vado subito? Il viaggio mi ha stancata molto" gli rispondo timidamente ricevendo come gesto di comprensione uno dei suoi sorrisi migliori, di quelli dove sfoggia le sue meravigliose fossette e un augurio di buonanotte. Arrivo alla mia stanza, di fianco a quella di Luke, come mia madre aveva richiesto, dove mio fratello mi aiuta a portare all'interno le valige.
Nel mentre, sento dei singhiozzi e una voce familiare, sembra parlare al telefono. "No, non dovrebbe smettere la chemio! Lui...Vi prego". Mi avvicino e intravedo Michael seduto per terra, con il suo cellulare in mano e le lacrime che scorrono sulle sue guance pallide. "Ehi" sussurro sedendomi accanto a lui. "Vattene" afferma di risposta dopo alcuni secondi di silenzio. "No. Sono qui per aiutarti". "Non puoi" risponde cercando di essere freddo, ma nella sua voce si riesce a percepire il dolore. Dopo altri interminabili secondi, Michael scoppia a piangere e mi abbraccia. "Il mio migliore amico, Calum. Sta rischiando la vita per un cancro" riesce a biascicare tra i singhiozzi mentre gli accarezzo i capelli di un rosso acceso. "Va a dormire, le tue lacrime ti porteranno ad un sonno più tranquillo" consiglio facendolo alzare da terra con il mio sostegno per poi vederlo scomparire nella stanza accanto alla mia.
Mi accomodo sul letto mentre, con indosso il mio morbido pigiama grigio e blu, mi spazzolo i capelli blu, ripensando all'esclamazione di Ashton quando mi ha vista e alla mia mano tra i morbidi capelli di Michael per poi posare la spazzola sul comodino, togliermi la collana e andare a dormire.
"Stupida ragazzina. Non dovresti lasciare così incustodito il tuo cristallo" le accarezza i capelli. "Benvenuta Margot, mia principessa".
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The crystal of your eyes
FanfictionNoto il cristallo della mia collana illuminarsi prima di alzare gli occhi sul ragazzo davanti a me. La luce del cristallo nei suoi occhi sembra più brillante e, concentrata sui i suoi occhi, non sto facendo caso la luce proveniente dal suo petto.