cap 6 -Gaia

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Il giorno dopo quando tornai da lei andai subito in camera sua, dormiva ancora, allora incomincia a guardare la foto sul comodino , era una foto davvero spettacolare, raffigurava Gaia con lunghi capelli biondi al vento, mentre inseguiva spensieratamente delle bolle di sapone. Era meravigliosa; qualcos'altro però attirò la mia attenzione c'era un'altra foto, però quest'ultima era rivolta a faccia in giù, come se la bambina non volesse più vedere la foto, ma perché?
Decisi di guardare, ma proprio quando la stavo alzando, una voce mi interruppe.
-Ciao, ieri non mi hai detto come ti chiami sai-
-Buongiorno, hai ragione che sbadata mi chiamo Aischa
Ma qui non viene mai nessuno?-
- Mio fratello è sempre occupato con la scuola, ma viene comunque tutti i giorni a trovarmi, mentre mia zia lavora molto, ma appena può corre subito qui.
I miei genitori sono morti.-

Volevo sapere qualcosa di più, ma lascio perdere perché sento che non ha molta voglia di parlare ulteriormente

-ti va di fare una passeggiata?-
-Siii è da molto che non esco, a volte non riesco a fare a meno di odiare questo posto, voglio giocare e saltare come gli altri-
- Va bene, chiedo all'infermiera e fuggiamo via per vivere la nostra avventura.-

L'infermiera dopo avermi fatto firmare alcune pratiche e avermi ripetuto all'infinito che dobbiamo stare all'interno del giardino, sempre sotto la visuale della addetto alla sicurezza e che la bambina non deve stancarsi, acconsente.

Quindi con la sedia rotelle Gaia e io andiamo a divertirci in giardino.
Raccogliamo fiori, intrecciamo bracciali di fili d'erba e parliamo.
Poi le indico il cielo e le chiedo:
-Sai perché adoro il cielo?-
-No perché?-
-Perché il cielo ha tante storie da raccontare di tante persone che non ci sono più, di tante persone volate in cielo, e poi la mattina il suo azzurro è così limpido che guardandolo riesce ad alleggerire ogni pensiero mentre la sera cambia sfumature in un blu intenso in contrasto con le stelle luminose, le quali in cuor tuo ti ricordano che nella vita bisogna riuscire brillare come loro.
Inoltre, il cielo mi ricorda me stessa, così imprevedibile e così repentina nei cambiamenti, un giorno sto lì a piangere, altri sono serena e altri ancora mi sento vuota e assente, come il cielo nei giorni grigi, ecco perché mi perdo a guardare il cielo.-
-E il mare? A tutti piace il mare-
-Nha il mare è limitato, non so bene come spiegartelo, ma è meno bello.
Lo sai perché mi piacciono tanto i tuoi occhi?-
- Perché?-
- Perché mi ricordi il cielo.-

Quel pomeriggio fu davvero memorabile, ne avevamo bisogno entrambe.
Tornammo nella sua stanza perché nessuno oltre a lei veniva in biblioteca.
Li passammo il resto della giornata a leggere una storia, finché non ci addormentammo nel suo letto d'ospedale troppo grande persino per noi due.
Mi addormentai non sapendo che in realtà qualcuno ci stava osservando.

Spazio autrice: Buonasera❤ vorrei qualche opinione nei commenti, se la storia è interessante almeno...(?)
Comunque grazie a tutti i miei lettori e chi ha lasciato qualche stellina nei capitoli precedenti;)
Buonanotte ledies and gentleman

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