Stars of Midnight.

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《Ehi! Newt! Psst! Newt! Sveglia!》
Venni scosso leggermente.
Cosa...?
Mugugnai qualcosa che neanche io capii cosa.
Chi caspio era?
Girai pigramente la testa verso la voce.
Aprii lentamente, troppo lentamente, gli occhi.
《Tommy? Cosa caspio ci fai qua?》
Chiesi con la voce impastata fal sonno.
Sbadigliai e mi tirai a sedere.
《Voglio farti vedere una cosa.》
《Ma sei serio?》
Guardai il mio orologio, e sospirai.
《È quasi mezzanotte, siamo in pieno luglio, fa un caldo della madonna, e stavo dormendo mezzo nudo. Mi spieghi cosa cacchio vuoi?》
Ero davvero seccato.
Era da giorni che non riuscivo a chiudere occhio!
E quando finalmente ci riesco, viene a svegliarmi lui.
《Vestiti e vieni.》
Sbuffai, ma mi alzai e mi misi velocemente una maglia e dei pantaloni.
Infilai le scarpe e lo seguii fuori dalla finestra.
《Tommy, mi spieghi cosa c'è? Sei piombato a caspio in casa mia, alle undici e mezza di sera. Cosa c'è?》
Incrociai le braccia al petto e lo guardai male.
In risposta ebbi solo una scrollata di spalle.
《Dai, vieni. Sono venuto in bicicletta. Devi salire sul portapacchi.》
Lo fulminai con lo sguardo.
《Chi ti ha detto che voglio seguirti?》
Mi si avvicinò un pó. Anzi, mi era vicinissimo. Sembrava quasi volermi baciare...
A quel pensiero rabbrividii, nonostante ci fossero si e no trenta gradi.
Cosa...?
Cosa era appena successo?
Perchè ero rabbrividito?
Insomma, Tommy era il mio migliore amico da sempre... Non di più. E poi io ero completamente etero.
Giusto?
Intanto Thomas si era avvicinato ancora di più.
Il suo viso era a qualche centimetro dal mio.
Ero arrossito violentemente.
Per fortuna che non c'era molta luce e non poteva vedermi, nonostante i lampioni.
Sarei sprofondato dalla vergogna.
《Non hai ancora risposto alla mia domanda. Chi ti ha detto che voglio venire con te?》
《Bé, ti sei vestito e sei venuto fuori. A me pare un sì.》
Si voltò e andò ad una bicicletta lì vicino.
Avvertii una sensazione di vuoto, come se quando lui mi era vicino, fossi completo...
Thomas montò sulla bici.
《Allora? Sali?》
Mi guardò con aria di sfida.
Ed io la accettai molto volentieri.
Salii sul portapacchi, tenendomi ai bordi di esso, e Thomas partì.
Andava abbastanza veloce, per essere su una bici.
Più volte rischiai di cadere, facendo prendere un colpo sia a lui che a me.
La mia mente però continuava a tornare a poco prima. Quando Thomas mi si era avvicinato in quel modo... Quasi speravo che mi baciasse...
No. No no no no no no no. No.
Era sbagliato pensare quelle cose.
Insomma, Thomas era il mio migliore amico. Mi avrebbe tirato un pugno in faccia a sapere quello che stavo pensando.
Dopo l'ennesima volta che rischiai di cadere, mandai al diavolo tutti i miei pensieri.
Cinsi con le braccia i fianchi di Thomas, e appoggiai la testa sulla sua schiena.
Lui sussultò al contatto, e per poco non lo feci cadere dalla bici.
Me ne fregai, e continuai a stare in quella posizione.
Era così dannatamente bello.
La sua schiena mi mandava un senso di calore piacevole, nonostante si morisse dal caldo.
Avevo chiuso gli occhi. Dopotutto, stavo ancora morendo di sonno.
Rimasi fermo lì non so per quanto tempo.
Poi ci fermammo.
《Newt? Ci sei? Non ti sei addormentato, vero?》
Tommy mi fissava da sopra la sua spalla. E io feci finta di russare.
Poi alzai la testa e lo guardai.
Ci fissammo negli occhi, e poi scoppiammo a ridere.
Scesi dalla bici e guardai dove ci eravamo fermati.
Eravamo all'inizio di un boschetto.
Caspio, Thomas aveva pedalato tantissimo per portarmi lì.
Lo guardai e vidi che aveva un leggero fiatone.
《Cosa dovevi farmi vedere, Tommy?》
Lui mi guardò con un sorrisetto, e poi si voltò verso il bosco.
《Non siamo ancora arrivati.》
Poi si incamminò dentro di esso.
Io lo seguii per quelle che parvero ore.
《Tommy, sul serio, dove caspio stiamo andando?》
Nessuna risposta.
《Mi rispondi, pive?》
Niente.
《Tommy? Tommy! Dove cacchio siamo?》
Poi mi fermai.
《Thomas Edison.》
Lui si voltò. Aveva un'espressione annoiatissima sul volto.
《Ehi ehi ehi, da quand'è che sono 'Thomas' e non 'Tommy'?》
Alzai un sopracciglio.
《Da quando non capisco perchè mi hai portato in un cacchio di bosco a mezzanotte.》
Lui sbuffò e si rigirò.
《Siamo quasi arrivati, pive.》
Alzai gli occhi al cielo e lo seguii.
Cosa aveva in mente, proprio non ne avevo idea.
《Eccoci. Sei contento ora, Mister Dove Cacchio Siamo?》
Gli tirai un leggero pugno sulla spalla e lui rise.
Eravamo in un pezzo di bosco senza alberi.
《Te lo richiedo per l'ennesima volta, Tommy. Cosa volevi farmi vedere?》
Per un'altra volta, non ebbi risposta.
O una specie.
Perchè lui si distese in mezzo all'erba.
Lo guardai interrogativo.
《Vieni, Newt.》
Mi distesi affianco a lui, e mentre mi distendevo, le nostre mani si toccarono.
Rabbrividii ancora una volta.
Mi distesi e fissai Thomas.
《Allora?》
Lui osservò il cielo.
《Guarda.》
Poi puntò il dito verso l'alto.
《Le stelle.》
Guardai dove mi stava indicando, e osservai affascinato quello spettacolo immenso.
In città non me n'ero accorto. I lampioni toglievano l'opportunità di vedere le stelle.
Io le gurdai incantato.
Erano così belle...
Sembrava che qualcuno avesse preso miliardi di pietre luccicanti e le avesse lanciate sul mantello nero della notte.
Si intravedeva anche l'opaca linea della Via Lattea.
Era mozzafiato.
《Wow. Le stelle a mezzanotte. Niente di più bello.》
Riuscii solo a dire.
Continuai a contemplare quello splendore, quando mi sentii osservato.
Mi voltai verso di Tommy, e vidi che mi stava fissando.
《Vuoi un autografo o una foto?》
Lui rise leggermente, e risi anche io.
Era bellissima la sua risata. Mi faceva stare bene.
Fancaspio. Io non sono gay. Vero?
Osservai Thomas. Mi stava ancora fissando.
《Tommy, toglimi una curiosità.》
Lui annuì.
《Sì?》
《Perchè hai voluto far vedere tutto questo a me? Insomma, avresti potuto farlo vedere a qualcuno di più speciale. Insomma, ecco...》
Lui mi scrutò.
Sembrava cercasse di leggermi dentro. Come se fossi un libro.
《Sai Newt, io in realtà devo dirti una cosa.》
Lo guardai interrogativo.
《Cosa, Tommy?》
Quel contatto fra le nostre mani, che prima era stato involontario, adesso divenne voluto.
Thomas mi aveva preso la mano.
Un ennesimo brivido percosse la mia spina dorsale.
《C-cosa Tommy?》
Ripetei.
《È da un pò che questa cosa mi preme. Io... Non ho idea di come la prenderai. Ma devo dirtelo.》
Mi fissò come a cercare una conferma, ed io lo incitai a continuare.
《Dimmi tutto, Tommy.》
Scrutò le nostre mani ancora intrecciate. Poi parve prendere coraggio e mi guardò negli occhi.
《Io ti amo, Newt.》
La mia reazione mi sorprese.
Perchè, in realtà, non ebbi nessuna reazione.
Il mio cervello non riusciva ad elaborare le informazioni.
Ero felice? Ero sconvolto? Sorpreso? Ricambiavo i suoi sentimenti?
Solo il giorno prima avrei detto di no.
Ora avevo dei dubbi.
Io, intanto, mi ero alzato a sedere, e avevo puntato lo sguardo dall'altra parte rispetto a dove era Thomas.
Gli avevo mollato la mano, e con le braccia avevo cinto le mie ginocchia.
Lui mi si avvicinò, e tentò di prendermi un braccio.
Il mio corpo reagì da solo.
Lo scacciai bruscamente.
Ero arrossito tantissimo.
Avevo bisogno di pensare.
《Newt, mi dispiace. Sono uno stupido, era ovvio che tu non ricambiavi. Ti ho solo fatto perdere tempo...》
Si mise a sedere e si prese la testa fra le mani.
《Ho rovinato la nostra amicizia. È tutta colpa mia...》
Ero certo che avesse gli occhi umidi.
《Mi dispiace...》
Aveva la voce rotta.
Si alzò e si diresse nella direzione da cui eravamo venuti.
《I-io ti aspetto alla bicicletta... T-ti riporto a casa.》
Thomas si incamminò.
Alzai la testa giusto per vedere il moro che si allontanava.
No no no no no no no no no...
Persi il controllo di me stesso.
Stavo correndo.
Ed era la cosa giusta.
Il tempo parve scorrere più lentamente.
In quello che sembrò un tempo infinito, raggiunsi Thomas.
Lui mi osservò stranito, e fece per parlare ma...
Non fece in tempo che lo baciai.
Dapprima sembrò sorpreso, ma poi ricambiò il bacio.
Gli misi le mani nei capelli.
Lui mi strinse in un abbraccio.
Mille emozioni diverse vorticarono nel mio cuore.
Mi accorsi di aspettare quel momento da un sacco di tempo.
Mi accorsi di essere follemente innamorato di lui.
Ci staccammo per prendere fiato.
《Sai, Tommy, prima ho detto che non c'era nulla di più bello delle stelle a mezzanotte.》
Lo guardai e sorrisi. E lui sorrise a me.
Poi lo baciai ancora.
《Ma mi sbagliavo.》
Gli baciai la punta del naso e appoggiai la mia fronte sulla sua.
Lui cominciò ad accarezzarmi i capelli.
《Se c'è qualcosa di più bello delle stelle a mezzanotte, quello sei tu, Tommy.》
Lui continuò ad accarezzarmi i capelli.
Io chiusi gli occhi.
Dio, mi piaceva un sacco.
Ad un certo punto smise.
E mi prese il volto fra le mani.
《Promettimi una cosa, Newt.》
Lo osservai.
Aveva tutti i capelli scompigliati, e un sorriso da ebete stampato in faccia.
《Qualunque cosa, Tommy.》
《Promettimi che rimarrai con me. Che non te ne andrai.》
Gli misi una mano sulla guancia.
Poi mi avvicinai al suo orecchio.
《Mai. Non me ne andrò mai.》
Sorrisi.
E lo baciai di nuovo.
Lui riprese ad accarezzarmi i capelli.
《Ti amo Tommy.》
《Anche io Newt.》





























Nota dell'autrice:
Ciao ragazzi!
Spero che vi sia piaciuta la mia idea.
Io vi saluto, e alla prossima storia.
Ciao!
- @PrimroseNewton

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