10// Protezione

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Era un nuovo giorno.

I raggi del sole mi accecarono anche senza aver aperto gli occhi, così sbuffando, cerco di alzarmi ma faccio tutt'altro; cado dall'amaca.

Tutti gli altri erano già svegli. Le amache tutte vuote tranne quella di Chuck;  lui ancora dormiva.

"Ehi Chuck."

Gli diedi dei piccoli colpetti sulla spalla, ma niente, non si svegliava.

"Chuck svegliati. L'orto ha bisogno di noi."

"Mh? Cosa...?"

Era così carino mentre si strofinava gli occhi: sembrava un piccolo bimbo assonnato e in un certo senso lo era, solo molto più robusto di me.

"Sbrigati, il lavoro ci aspetta."

"Tu va, io ti raggiungo a momenti."

"Va bene, a fra poco."

Mi allontanai dal dormitorio e mi recai all'orto dove tutti stavano già lavorando. Qui nessuno perdeva tempo, tranne io, stando a quello che dice Gally.

Newt stava pulendo le piante dei pomodori, Theresa stava innaffiando le piantagioni delle carote mentre il mio lavoro oggi consisteva nel controllare le cipolle e le zucchine, finire il lavoro di Winston che consiste nel nutrire il bestiame, controllare il procedimento dei formaggi al macello ed infine dovevo aiutare Frypan in cucina.

Notai che Thomas non era nei dintorni, forse è insieme a Minho nel Labirinto.

Lui è stato più fortunato di me. Dopo aver passato la notte in gattabuia per aver violato le regole, è stato eletto Velocista e adesso accompagna Minho e il resto della squadra nel Labirinto.
Alla fine del giorno torneranno qui alla Radura a dirci che anche questa volta non hanno trovato un'uscita ne un indizio che ci porti lì, ma so che  non si daranno per vinti.

Minho e il resto della squadra ci sono abituati a tornare con le mani vuote mentre Thomas crede fortemente, come me, che usciremo da qui un giorno e allora saremo sani e salvi.

Spero solo di non perdere le speranze.
Spero solo di uscire sana e salva insieme ai miei amici da questo posto.
Spero che Gally si renda conto un giorno di tutto questo e della verità che ha davanti che non vede perché accecato dalla rabbia.

Devo solo scoprire il perché.

"Giorno Thalia!"

"Theresa! Ieri ti cercavo."

"Ah si? Come mai?"

"Volevo ringraziarti per avermi svelato chi sono. Se non fosse per te non saprei niente di niente. Te ne sono grata, davvero"

"Avresti fatto lo stesso. Fra amiche ci si aiuta giusto?"

"Certamente."

"Stai meglio Thalia?"

"Si Newt, grazie."

Notai Theresa allontanarsi così rimanemmo solo io e Newt.

"Scusami per essermi comportato in quel modo ieri sera."

"Quando ti sei allontanato... Pensavo di aver perso anche il tuo appoggio, di aver perso un amico."

"Non mi perderai mai, stanne certa. Non sarò mai dalla sua parte se dall'altra ci sei tu, Thalia"

"Grazie per il tuo appoggio, sei l'unico qui dentro."

"Non ringraziarmi nemmeno, sciocchina" sorride timidamente.

Si avvicinò, e sempre sorridendo mi avvolse fra le sua braccia.

Newt ti fa sentire al sicuro quando ti avvolge fra esse e l'unica cosa di cui ho bisogno io ora è proprio la sicurezza.
Dopo tutto quello che è successo con Thomas non mi sento più al sicuro.
Con Gally e i suoi amici in circolazione, credendosi i padroni della Radura, non mi sento più al sicuro.
Newt è la mia protezione, Newt è essenziale.

Un verso mi distrae. Penso subito ai Dolenti e inizio ad innervosirmi. Mi accorgo di essere ancora abbracciata a lui, il suo nervosismo quasi sparisce.

Da come mi abbraccia penso che vorrebbe stare così per sempre e lo vorrei anch'io se solo fossimo fuori da qui; devo fare qualcosa per farci uscire tutti.

Risento il verso ma stavolta lo riconosco e non è di certo un Dolente.

È Newt, sta piangendo in silenzio.

Sollevo il viso dalla sua spalla e lo guardo; sta davvero piangendo.
Non l'ho mai visto piangere e vederlo in questo stato mi rattrista e allo stesso tempo mi sconvolge.

"Newt cosa hai? Non voglio vederti piangere."

"Ho molti motivi per farlo."

Gli asciugo le lacrime una ad una ma esse non finiscono.

"Quali?"

Mi accorgo solo ora di essere ancora avvolta dalle sue braccia, i nostri volti non sono molto distanti e riuscire a vedere la sua tristezza da così vicino è davvero sconvolgente.

Continuo ad asciugargli le lacrime.

"Te ne dirò solo uno, gli altri non aiutano per niente la situazione perciò evito."

"Parla, mi stai preoccupando."

"Spero con tutto il cuore di uscire da qui insieme a te e agli altri. Ma... Se non dovessimo farcela...?"

E i dubbi si fecero spazio nella mia testa.
Ero già parecchio spaventata di mio, sapevo benissimo che non sarebbe stato facile uscire da lì e ora Newt, che involontariamente peggiorava la situazione.

"Non posso prometterti che davvero ce la faremo, solo Dio lo sa. Ma ti prometto che metterò tutte le mie forze e il mio coraggio per farlo, sono qui per questo."

"Lo so e te ne sarò sempre grato per questo, spero di esserti di aiuto e non d'intralcio in qualche modo..."

"Non mi sei mai stato d'intralcio Newt, anzi, sei stato di aiuto e anche molto..."

Lo guardai sorridere.

Almeno ero buona in qualcosa: riuscivo a far sorridere Newt e questo in qualche modo mi faceva sentire fiera e soddisfatta.

Ma la tristezza ritornò come sempre a regnare nella mia testa.

"Newt..."

Il suo sorriso svanì appena vitte la mia triste espressione.

"Qualcosa ti turba?"

"Si ma non so cosa. Cosa potrebbe peggiorare la nostra situazione? Cos'è che ti preoccupa?"

"Delle sciocchezze, tranquilla..."

Sorrise nuovamente. Stavolta fingeva.

"Newt, sputa il rospo. Cos'è successo?"

"Non spetta a me dirlo, in fondo non mi riguarda neanche ma potrebbe far star male qualcuno a cui tengo."

"Così mi preoccupo anch'io! Cos'è successo?!"

"L-lascia perdere."

"Chuck? Sta male? Oppure Winston, gli è successo qualcosa? O te? Ti è successo qualcosa di brutto?"

"Ho visto qualcosa che non avrei voluto vedere e mi sento in colpa a non parlarne... Anche se quello in colpa dovrebbe essere qualcun'altro."

"Chi? Newt, ti prego dimmi che succede."

Sospirò e mi guardò dritta negli occhi

"T-Theresa..."

"Theresa? Sta male?"

"Lei sta più che bene. Ma quello che fa far star male qualcun'altro, credo..."

"Che cosa dici Newt? Theresa non farebbe del male a una mosca."

"Ti dico solo di non fidarti... Di nessuno. Fidati solo di me, Chuck e Minho."

"Va bene ma... Per quale ragione parli così, Newt?"

"Sto facendo quello che mi hai chiesto di fare; proteggerti."

Into The Maze.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora