~3 capitolo~

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Sono sdraiata nel mio letto che guardo il soffitto facendomi mille domande in testa ma non ricevendo alcuna risposta.

Sono passate almeno tre ore da quando ho saputo tutto.

Decido di alzarmi dal letto e vado al piano di sotto cercando mia sorella.

Caroline è seduta nel divano che guarda la tv, mi siedo vicino a lei e dico senza entusiasmo "ehi..."
"Ehi..."risponde lei allo stesso modo, la guardo e dico "dov'è il mio telefono?"

Caroline si alza, entra in cucina, ritorna da me con il mio telefono in mano dicendo "le tue amiche ti hanno inviato una marea di messaggi..."

Sbuffo non entusiasta.

Caroline si siede vicino a me, mi porge il telefono e controvoglia lo prendo sapendo che le mie amiche mi avranno assillato di telefonate e messaggi.

Accendo il telefono, trovo 15 chiamate perse da Amy, entro dentro i messaggi del gruppo whatsapp e inizio a leggere.

Amy: Come stai Emily?!
Amy: Sono preoccupata per te!!
Amy:Chiama al più presto possibile!
Victoria: Forse non può rispondere Amy! Fagli prendere del tempo per se stessa... Non capita tutti i giorni di svenire, soprattutto il giorno del proprio compleanno! Emily se stai leggendo questo messaggio appena puoi chiamaci.

Sorrido per il messaggio di Victoria.

Victoria mi ha sempre capita meglio di Amy... Diciamo che Amy è sempre assillante e impaziente... Ma la voglio bene lo stesso e io e Victoria la sopportiamo ogni giorno!

Emily: appena posso vi chiamo. Vi voglio bene <3!

Poso il cellulare sul tavolino d'avanti la tv, mi alzo dal divano e vado in cucina.

Faccio scivolare le mani sui miei fianchi, sospiro e dico ai miei genitori "cosa dovrei fare?"

Mamma sussulta di nuovo dallo spavento dato il mio arrivo improvviso.

"Scusa..."dico rivolta a mia madre.

Papà esce dalla tasca della sua camicia un pezzo di carta, lo poggia sul tavolo e dice "quel giorno in ospedale tua madre mi lasciò un foglietto sul letto prima di sparire. Nel foglio c'è scritto un nome e un indirizzo, credo che sia il suo nome e il suo indirizzo di casa"

"Come si chiama?"domando curiosa.
"Cassandra Dallas e abita fuori città"risponde.

Annuisco e dico convinta "perfetto! Potremo andare a trovarla e farci dare delle spiegazioni, ci state?"

"Mi ha dato questo foglietto 17 anni fa... Non credo che abita ancora lì"dice mio padre con lo sguardo basso.

"Papà noi proviamo ad andare in quel posto, poi se non troviamo nessuno ci arrangeremo"dico avvicinandomi a lui.

"Va bene..."risponde lui.

-

Sono appena uscita dalla doccia, entro in camera con l'accappatoio avvolta nel mio corpo, apro il mio armadio, esco dei leggins neri è un maglione blu largo.

Indosso i vestiti e metto le superstar bianche e nere ai piedi, prendo il telefono dal mio comodino e vedo che ore sono: le quattro del pomeriggio.

Prendo la mia borsa ed esco dalla mia stanza, scendo al piano di sotto e vado nel soggiorno.

"Tesoro sei sicura di andare a vedere se abita lì?"domanda mia madre, annuisco convinta, usciamo io, i miei genitori e Caroline di casa ed entriamo in macchina.

Mio padre fa partire l'auto e inizia a guidare.

C'ho l'ansia... E se lei non vuole vedermi? E se pensa male di me?! Cavolo Emily quanto dei ottimista...

~My life as a werewolf ~Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora