Capitolo 8: Il terremoto parte 2

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~Luca~
Quel vecchio acido continuava a fissarci, ed io rimasi fermo, non sapendo come reagire.
"Ah, lo spero per voi che abbiate quei soldi! Mi dovete comprare tutte le uova che avete toccato, quindi facciamo una ventina di euro, compresa una gallina, sapete, con questa crisi non sto passando dei bei momenti...". 
Avevamo preso una ventina di uova, non credo che sarebbero costate così tanto, ma l' idea di comprare una gallina da portare alla base mi allettava, avremmo potuto mangiare per un bel po' di tempo uova, non molte ma era pur sempre qualcosa. Poi non avevamo scelta, quello era un ricatto bello e buono!
Accettai la risposta e sborsai i soldi di tasca mia, e ci affrettammo ad uscire da quel posto squallido e in pessime condizioni.
Alberto ci raggiunse dopo un paio di minuti, con un' altra gallina in braccio.
"Come cavolo hai fatto?" gli domandammo tutti insieme.
"Quell' uomo non è stato molto simpatico con noi, quindi ho deciso di rubarne una, tanto non se ne accorgerà molto facilmente".
L' aveva fatto veramente, quasi non ci credevo. Ormai era fatta e ripercorremmo a ritroso il sentiero per ritornare da Beatrice e Filippo. Ero curioso di sapere come stava la sua gamba,  sempre se non si era suicidato prima, stando con Beatrice tutto il tempo.
Quegli esseri che portavamo tra le mani non la smettevano più di emettere i loro fastidiosissimi versi, facendo salire il mio istinto omicida: al nostro ritorno avremmo mangiato pollo se non avessero smesso. Poi in un istante Paolo cadde a terra.
"Terremotooooo!!". La terra si muoveva incessantemente, non era una bella situazione. Furono venti secondi di scosse. Ero a terra anche io. Avevo gli occhi chiusi e  quindi non vedevo nulla, avevo paura,molta paura e pensai subito alla mia famiglia, se stavano bene e cosa stava succedendo in paese. Poi tutto si fermò. Il terremoto finalmente ci diede tregua e la mia testa ritornò a preoccuparsi della mia situazione in quel momento. Aprii di scatto i miei occhi e solo una parte dei miei amici era con me. Gli altri erano scomparsi: una frana della collina ci aveva separato e non li vedevo più. ERAVAMO DIVISI! Noi, in una parte della foresta, con una gallina e ancora sotto shock per quello che era appena successo e gli altri dall'altra parte con l'altra gallina. Divisi, sì, ed ora in qualche modo bisognava ritrovarci e riunirci, sempre sperando che stessero tutti bene .......
--Spazio autore--
Quasi raggiunte le 300 visualizzazioni, davvero non so cosa dire. Ciao e a presto.💥

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