Ed eccomi qua. New York University. Il logo viola colora le strade grigie e gialle per i taxi. Il venticello di settembre mi sferza i capelli. I chiacchiericci della gente fuori quel posto invadono la piazza davanti all'enorme edificio. Questa mattina mi sono svegliata prima delle altre perché sono troppo elettrizzata. Loro sono ancora a casa probabilmente. Sono le 7:15. Devo entrare a lezione di filosofia alle 8:30. Quindi ho più di un'ora per visitare il luogo e per fare una colazione decente.
Appena mi sono svegliata sono saltata dal letto, sono volata davanti all'armadio ho preso dei jeans a vita alta semplici e una maglia rossa con scritto "Maybe" e le mie amate Vans. Ho completato il tutto con un po' di fard rosa per dare un po' di colore alla mia pelle e un po' di mascar giusto per dare uno sguardo più serio e pulito.
Ho preso lo zaino e sono corsa per le scale dell'appartamento, non prima di aver preso un post-it con "Sono andata a scuola prima. Sento la tensione. Ci troviamo a filosofia." e averlo attaccato al frigorifero.La prima ora molto fortunatamente sono con le gemelle. Poi dopo sono solo con Caitlyn nell'ora di arte, mentre Karole ha geografia, poi sono sola nell'ora di linguaggio e nell'ora di scienze sono con Karole mentre Caitlyn ha informatica. All quinta ora abbiamo ginnastica insieme. Abbiamo molte lezioni in comune e ne sono contenta. Tutti i giorni così. Che meraviglia. Dovrò stare da sola solo nell'ora di linguaggio, poi avrò anche i corsi pomeridiani. E di quelli ho scelto matematica, inglese e letteratura. Caitlyn ha scelto storia, geografia e ginnastica alternativa, cioè uno sport in più. Karole invece ha informatica, epica latina e scienze. Tutte in quest'ordine.
Mi dirigo a passo svelto verso la caffetteria della scuola.
-Grazie.-
-Buon primo giorno di scuola.-
-Grazie ancora..- e mi siedo in un tavolino con la mia colazione che consiste in un cornetto alla Nutella e un caffè-latte.
Piano piano passeggio per la scuola. C'è un campo di football e una di ginnastica, un edificio più piccolo coperto, penso sia la palestra alternativa per la pioggia, un piccolo bar vicino ai campi, un'area svago con dei tavolini, cestini, alcuni alberi e delle panchine.
Iniziano ad arrivare degli studenti. Guardo l'orologio al polso e indica le 7:58. Devo iniziare ad andare in classe se voglio entrare puntuale. Anche perché la scuola non è piccola. Ci vuole un po' per attraversarla tutta. Poi devo ritirare in segreteria il foglio degli orari e quello delle classi e della scuola intera, così non mi perderò.
Cosa che potrebbe accadere subito.Chiedo informazioni in cortile a qualche studente su dove si trova la segreteria.
Trovo un ragazzo che sta fumando, ha un piede appoggiato al muro e la testa all'indietro. È alto, moro, dei capelli a ciuffo verso l'alto, non so nemmeno come spiegarlo... Una cresta morbida e mossa, occhi verdi e molto, ma molto carino. Sembra quasi un modello. Ha una maglia color verde militare con dei bottoni sbottonati al collo, uno zaino nero messo solo da una spalla, dei pantaloni grigio scuro larghi e delle scarpe lucide, sembrano quelle eleganti che si mettono i ricconi per uscire. E io ne so qualcosa.
-Ehm ciao scusa...-
-Ah sì dimmi.- risponde.
-Sai, dovrei cercare la segreteria, ehm sono nuova...-
Si guarda un po' intorno, si gratta la testa e dice imbarazzato -Beh... In realtà anch'io sarei... Niente. Andiamo.-
Non mi fido per niente. Ci perderemo sicuramente.-Che corso hai alla prima ora?- chiede.
-Filosofia.-
-Oh guarda un po', anch'io ho filosofia!- quasi urla.
-Shh..- gli faccio segno di abbassare il volume.
-Ah sì scusa.-
-Ah e ne, sono contenta. Ma quindi sei anche tu uno nuovo...-
-Ehm si... Non volevo dirtelo... Sei una ragazza e mi sembrato carino e educato aiutarti... Ma sei sola? Cioè non conosci nessuno qui?-
-Ah... Ho capito... No in realtà ci sono le mie coinquiline. Le gemelle Smith. Le conosci?-
-Oh sì mia cara. Tutti le conoscono. Sono tra le più belle della scuola. Non dico tra le prime cinque, ma tra le prime 30. Siamo in tanti qui a scuola. Quindi c'è una certa classifica di ragazze. E penso che... Anche tu potresti entrarci.- e mi fa l'occhiolino.
Arrossisco subito e per questo mi giro dall'altro lato. Cerco di evitare il suo sguardo.
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Hi. I'm Nash.||Nash Grier (#Wattys2016)
Fanfiction-Oddio scusa.- dico in preda allo spavento. -E di cosa bellissima?- dice il ragazzo dagli occhi color vetro. -Non attacca con me belloccio.- rispondo ipnotizzata da quegli occhi. Alza le mani in segno di resa. -Comunque. Ciao, io sono Nash.- La stor...