Capitolo 2.

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-Quindi voi due siete gemelle con gli occhi diversi???- chiedo sbalordita alle ragazze identiche davanti a me.
-Esatto.- rispondono in coro.
-Perché?-
-I nostri genitori hanno gli occhi così e per sbaglio siamo nate... Beh... Appunto con gli occhi diversi. I medici non sono riusciti a spiegarcelo. Ma va bene così. Noi li amiamo e siamo contente di averli diversi.- spiega Karol.
-Ah...- riesco a dire solo questo.

Abbiamo finito i pasticcini da 3 ore e adesso è quasi ora di cena. Ho già sistemato tutte le cose nell'armadio e nel letto. La mia camera è perfetta. È proprio lo stile che cercavo.
-Che ne dite se andiamo in centro a mangiarci qualcosa?- propone Caitlyn.
-Per me è okay.- rispondo
Karol fa un saltello da una parte all'altra della stanza dall'euforia. Sembra una bambina sotto l'albero di Natale pieno di regali e con la neve fuori. Da quello che ho visto in questo pomeriggio posso definire che sembra una dura però ha l'animo di una bimba. È molto simpatica e siamo quasi diventate amiche? Anche con Cait è lo stesso. Lei è una ragazza dolcissima e si vede che non farebbe male ad una mosca. Però sa essere molto crudele se serve.

Da quello che mi hanno raccontato so dire che ne ha fatte passare a tanta gente. Anche Karol. Quest'ultima infatti ha fatto interrompere una rissa mettendocisi anche lei e colpendo i due "concorrenti". I ragazzi sono andati in ospedale perché a quanto pare hanno avuto un colpo più forte da Karol che da loro stessi. Invece Caitlyn ha mandato in carcere le ragazze più importanti della loro High School. Perché? Storia lunga... Magari ve ne parlerò dopo...

Ci siamo cambiate. Io ho messo una t-shirt grigia corta con la stampa di un alieno sul petto a sinistra e dei pantaloncini neri di jeans strappati. Ai piedi invece ho le mie amate Vans nere. Mia mamma non sa che ho dei vestiti del genere, però nell'ultimo periodo -appunto perché sapevo del trasloco- ho comprato tantissima roba simile e l'ho nascosta direttamente in valigia. Karol ha un top nero semplice, dei pantaloncini a vita alta bordeaux e ai piedi le All Stars nere. Invece Caitlyn indossa gli stessi abiti di Karol ma con colori differenti. Ha il top rosa baby, i pantaloncini bianchi a vita alta e le All Stars rosa. Devo ammettere che entrambe si vestono molto bene e mi piacciono gli abbinamenti di colori.

Siamo uscite ora dall'appartamento e scendiamo verso la fermata dell'autobus. Appena arriva ci sediamo nei posti in fondo perché sappiamo che il viaggio non sarà breve. Dopo due fermate noto che sale un ragazzo. Ha i capelli leggermente lunghi e mossi castani. Ora si è girato verso di me. Ha le cuffiette nelle orecchie e ha... Oh cazzo. Ha gli occhi color vetro azzurro. Quegli occhi mi stanno fissando da minuti ormai. Un occhio si chiude velocemente e quel bel faccino mi mostra un sorriso che... Wow.
-Ti ha fatto l'occhiolino.- mi sussurra all'orecchio Cait.
-Ma di chi stai parlando?-
-Di mister occhietti azzurri e bel faccino.- commenta facendomi un sorriso sghembo.

-Oh ma piantiamola. Non mi ha nemmeno guardata.- bugia.
-Ma che scherzi?- continua.
-Okay va bene come vuoi tu.- rispondo seccata.
Suoniamo il campanello e usciamo. Solo ora mi accorgo che é uscito anche il moro dagli occhi azzurri.
Mi sta ancora guardando. Oddio ma è bellissimo... Mi fa un segno della mano e io sorrido impacciata.
-No no non ti guarda.- scherza Karol. Molto sicuramente ha ascoltato la discussione di prima tra me e Caitlyn. Il ragazzo misterioso va dalla parte opposta alla nostra. Troviamo un sushi bar e ci sediamo sugli sgabelli alti. Prendiamo i nostri piatti e iniziamo a mangiare. Non avevo mai mangiato il sushi ma devo dire che mi piace tantissimo. Verrò a mangiare qui più spesso.

Finita la cena andiamo in giro per i negozi. Ne trovo uno che vende elettronica. Mi viene in mente che devo comprare il telefono. Fortunatamente ho abbastanza soldi qui con me. Ne ho presi quanto 10 stipendi di un operaio. Non si sa finché non troverò lavoro. Quindi ne ho presi in abbondanza.
Ho in mano un iPhone 6 bellissimo. È argento, ne ho sentito parlare in giro. Dicono che è comodissimo ed è pratico. Penso prenderò proprio questo. Mi dirigo alla cassa con le mie amiche alle spalle che stanno giocando con gli iPad. Che bambine.

Hi. I'm Nash.||Nash Grier (#Wattys2016)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora