•Serpents• [Neck Deep]

Capitolo 8

-Ehi svegliati piccola,sei in ritardo- sento una voce interrompere i miei sogni
-Mamma,ancora dieci minuti dai- dico girandomi dall'altra parte
-Char devi svegliarti ora,sei in ritardo per scuola- riconosco la voce solo dallo "Char", ma che ci fa Dani a casa nostra alle 7 del mattino?
-Dani? Che ci fai qui?- apro lentamente agli occhi per non permettere alla luce di accecarmi
-Stavo aspettando tuo fratello per andare alla prigione e mi ha detto che stavi ancora dormendo,così ti ho svegliata-;
-Grazie- senza volere gli do un bacio leggero sulle labbra. Non mi sono resa conto in effetti di quello che ho fatto ma,ho troppo sonno per pensare.

-P-prego- balbetta.

Entro in bagno e mi faccio una veloce doccia al corpo e poco dopo sono in camera a vestirmi.

Mi vesto sempre allo stesso modo,maglietta di una delle band che amo,pantaloni neri e vans bordeaux. Le persone mi dicono che sono monotona ma,a me piace come mi vesto e deve piacere a me non agli altri.

Entro a scuola con cinque minuti di ritardo,sono ancora tutti fuori dalle classi. Katherine mi raggiunge saltellando -Ehi persona del tutto sconosciuta ho una notizia per te- gli faccio segno con la testa come per dire "Continua" -Fil è single un'altra volta- mi giro di scatto appena sento il suo nome

-Lo so già-;
-Come fai? Si sona lasciati ieri-;
-L'ho sentito parlare con mio fratello-;
-Ah,sei una stalker-;
-Lo so,ci vediamo dopo-.

Cammino nel corridoio finché non mi sento mancare la terra sotto i piedi. Cado rovinosamente a terra e urto con il labbro il bordo del mio libro provocandomi un taglio abbastanza profondo che inizia,inevitabilmente, a sanguinare.

Una risata generale mi si fa largo in testa,un ragazzo con un sorriso maligno mi guarda soddisfatto. Batte il cinque ad alcune persone sghignazzando.
-Ti sei fatta male,per caso?- mi chiede falsamente compiaciuto
-Lasciami,lasciami stare- gli grido con le lacrime agli occhi
-Potevi guardare dove mettevi i piedi,ragazzina maldestra-.

Deve avere sempre l'ultima parola. Sempre e comunque.
-Sei un...proprio un...vai a...- non riesco a finire nessuna delle frasi che inizio
-Un cosa? Non sai neanche parlare,tuo fratello ha proprio ragione-.

Lo fisso dritto negli occhi con rabbia.

-Sei solo una stupida ragazzina ingenua-.