Mask. || Hunter Rowland

Capitolo 4

Presi la borsa e camminai spedita verso casa Rowland.

Ma Dio banana ma perchè mi ha mentito.

Perchè sapeva che te la saresti presa.

Ovvio che me la sarei presa, sa quanto il canto sia solo un divertimento per m- Aspetta tu chi sei?

La tua coscienza cara Rose.

Oh perfetto, ci mancavi solo tu.
Qualcos'altro?

Delle gocce d'acqua incominciarono a bagnarmi il viso.

Dannazione piove.
TU FORZA SUPERIORE CHE STAI IN CIELO CHE TI HO FATTO?!

Incominciai a correre.

Baciata dalla sfiga proprio.

Sta zitta tu.
Arrivai sotto il portico di casa Rowland e mi avvicinai alla porta.

Bene cara, ora che sei bagnata fradicia qual è il tuo piano?

Mi si gelò il sangue a quel pensiero.
Perchè sono qua?
Diedi le spalle alla porta.

No, seriamente che cosa intendo fare? La mia coscienza ha ragione.
Sono venuta qui su due piedi, non mi sono preparata un discorso e non so neanche se è in casa.

Mi grattai la nuca nervosa dal non sapere cosa fare.

Meglio tornare a cas-

-Dauzat che ci fai qua?- Disse una voce a me familiare.

No ti prego, non dirmelo. Mi girai con malavoglia e O MIO DIO SE QUESTO È UN SOGNO NON SVEGLIATEMI.

Lo vidi a petto nudo cercare di mettersi una maglietta nera.

Rose ti ha fatto una domanda.

Sia lodato Gesù.

Hey?

Si sistemò i capelli in disordine e si stiracchiò insonnolito.
Bella tartaruga Rowland.

OH COGLIONA!

Mi risvegliai dal mio stato di trans e ringraziai mentalmente la mia coscienza.

-Cerco B-Brandon.- Dissi balbettando ancora scossa dalla visione stupenda di qualche secondo fa.

-Torna fra poco. È andato con mia madre a fare la spesa.- Mi squardò dall'alto in basso e si scostò dalla porta. -Vieni entra.- Mi fece gesto di venire dentro.

-Se vuoi intanto puoi asciugarti in bagno, credo tu sappia dove si trovi.- Disse molto probabilmente vedendomi fradicia per il diluvio universale che si stava manifestando tutt'ora fuori da questa casa.

Annuì solamente.

Embè? Il gatto ti ha morso la lingua?

Stai zitta tu. Alzai gli occhi al cielo.

-Hey tutto bene?- Chiese Hunter vedendomi infastidita.

-Ohw, si, si.- Salii velocemente le scale imbarazzata.

Che figura di merda.

Entrai in quello che doveva essere il bagno ma mi ritrovai in una camera da letto.
Le pareti erano beige, uno era addirittura ricoperto di cartelloni e disegni che ritraevano la faccia di Hunter.
Ad attirare la mia attenzione fu' una chitarra e una foto di credo sempre Hunter da piccolo con un microfono in mano.

Canti Rowland?

Riposai la foto sul comodino.
Meglio andarsene.
Aprì la porta e me lo trovai davanti.