Capitolo 8

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-Tu cOSA?- Urlò Ariel dall'altra parte del cellulare. -Ma, ma. Tu sei Rose Dauzat? Quella che fino a qualche giorno fa non voleva avere niente a che fare con tutto questo?-

-Dai Ariel, falla corta.- Iniziai a ridere. -Ho le mie valide motivazioni.- Affermai convinta.

-Questa motivazione inzia con H e finisce con R?- Disse con voce maliziosa.

-Ma che cazz- ma cosa stai dicendo?- Risposi confusa.

-Dai lo sappiamo tutti che ti piace Hunter.- Iniziò seria.

-Ma.- Cercai di dire qualcosa senza successo.

-E indovina un po'? Ricambia!- Iniziò a urleggiare come una fangirl. -Solo che tu giustamente non sapendolo vuoi cercare di fare colpo su di lui anche se in realtà pende già dalle tue labbra.- Disse in modo ovvio.

-MA COSA CAZZO STAI DICENDO ARIEL!- Iniziai a ridere in una risata fragorosa. -Non avevi mica smesso di bere? Non mi interessa Hunter e tanto meno io interesso a lui. Ti sembra tanto strano che come una Teenager normale voglia anche io diventare famosa?- Dissi seria.

Non posso piacere a Hunter lui mi odia. Anche se è stato buono con me una volta non vuol dire che gli piaccia.

-È questo il punto Rose. Tu non sei una Teenager normale.- Affermò convinta Ariel.

-Ma cosa vuol dire?- Dissi piagnucolando.

-Ma visto che tu sei nuova in questo settore e vuoi diventare famosa solo per farti notare da Hunter anche se lui sapeva della tua esistenza prima ancora del tuo arrivo qui in California, va bene, starò al tuo gioco.- Affermò non considerando la mia domanda.

Sapeva della mia esistenza prima ancora del mio arrivo a scuola?  Punto uno, come fa a sapere queste cose. Punto due, non significa che gli interessi, molti sapevano dell'arrivo della "sorella di Dylan Dauzat".

-Ari, non pensi di farti troppe pippe mentali? Voglio seriamente imparare a fare i musical.ly!- Affermai cercando di essere il piú convincente possibile.

-Bla, bla, bla. Tranquilla Rose ho detto che starò al tuo gioco se ti fa stare piú tranquilla e sicura di te.- Disse sarcastica. -Sono da te alle 5.00 p.m.- Finí chiudendo la chiamata.

Guardai l'orogologio. 4.30 p.m.

Okay ho del tempo per riposarmi.

Mi misi le mani nei capelli pensando alle conseguenze di questa mia decisione per poi sdraiarmi sul letto.

-Ariel ha ragione.- Disse Brandon entrando nella mia camera.

-Ma sei scemo?!- Urlai per lo spavento. -Aspetta, che cosa ci fai in camera mia, anzi, CHE COSA CI FAI NELLA MIA CASA!- Lo presi per un orecchio accompagnandolo verso la porta.

-Ai, ai, Rose mi fai male.- Disse lamentandosi.

Ma non lo calcolai e strinsi piú forte la presa.

-DDYLAAANN- Urlò in cerca di aiuto.

Subito dopo vidi spuntare la chioma di quello scemo di mio fratello dalla cucina.

-Rose, cosa fai?- Mi rimproverò liberando Brandon dalla tortura alla quale lo stava sottoponendo.

-Io cosa faccio? LUI È ENTRATO NELLA NOSTRA CASA SENZA PERMESSO.- Urlai arrabbiata.

-L'ho fatto entrare io.- Disse tranquillo Dylan.

Lo guardai oltraggiata. -Ma cosa cazzo fAI?- Presi la rincorsa verso di lui per picchiarlo ma si scostò facendomi cadere a terra.

-Intanto calmati.- Disse alzandomi. -È venuto qui per la solita partita serale di Mario Kart e Sour Patch Kids. Brandina, questa sarà l'ultima volta che andrai a chiamare da solo Rose nella sua stanza.-

Mask. || Hunter RowlandDove le storie prendono vita. Scoprilo ora