Chapter 4.

27 5 4
                                    

Avevo appena passato un intera giornata chiusa nel centro commerciale, cercando di trovare un vestito adatto per la serata.

Uscendo da un negozio, passai davanti ad un parrucchiere e presa dalla voglia e dallo spirito di cambiare qualcosa in me stessa, decisi di farmi schiarire i capelli.

Si dice che quando una donna vuole fare cambiamenti nella propria vita, stravolgera e riniziare tutto da capo, inizia proprio da quelli.

Sentivo che in quel momento così importante della mia vita, la fine delle superiori e da lì a pochi mesi, l'inizio del college, dovevo prendere decisioni diverse, e progettare gran parte del mio futuro, e perché non iniziare proprio dall'aspetto?

Quando tornai a casa, corsi velocemente al piano di sopra sia per non farmi vedere da mia madre, sia per fare una doccia fredda e prepararmi per la serata.

Non appena uscì dalla doccia, iniziai a truccarmi non troppo pesantemente sugli occhi, evidenziando però le labbra con un rossetto rosso acceso.

Infilai il vestito, color cipria con le spalline, comprato poco prima al centro commerciale e ci abbinai delle scarpe aperte con il tacco nere.

Quando guardai l'orologio appeso sul muro della camera, mi accorsi che da lì a cinque minuti sarebbe arrivato Luke a prendermi.

L'idea di andare al ballo di fine anno con un ragazzino che poco o quasi per niente sopportavo, non mi rendeva molto entusiasta, soprattutto se ero sotto ricatto.
Cercai di pensare positivo, alla fine cosa sarebbe mai potuto succede? Andavo al ballo con lui, qualche ora di finto divertimento e poi sarei tornata a casa, alla mia vita normale, e per fortuna al ballo non sarei stata sola.

Scesi al piano di sotto, dove ad attendermi c'erano Magdalena e Christopher, ovvero i miei genitori, che sobbalzarono leggermente dal divano quando videro il mio nuovo look.

<<Ma quando è successo tutto questo?>> Domandò mio padre con voce quasi strozzata, indicando il mio nuovo colore di capelli.

<<Li ho fatti oggi pomeriggio al centro commerciale.>> Non poté neanche ribattere che qualcuno, anche se sapevamo già chi fosse, suonò alla porta di casa.

Lasciai mia madre ancora incredula nel salone e mi avviai verso la porta, fermandomi prima a prendere la pochette.

<<Wow, sei bellissima.>> Furono le prime parole che Luke riuscì a dire non appena uscì di casa.

<<Grazie, lo so. Possiamo sbrigarci ora?>> Chiesi velocemente andando verso la Limousine che ci avrebbe portato al Fire House.

<<Allora, chi è questo misterioso ragazzo da cui andrai la prossima settimana?>> Chiese il mio accompagnatore una volta saliti in macchina.

<<Si chiama Zenden, ma non è nulla che ti riguarda quindi fatti gli affari tuoi e tieni la bocca chiusa.>> Dissi troncando velocemente il discorso, lanciandogli un occhiata.

Dopo un veloce ma snervante viaggio, la macchina si fermò davanti al locale dove si sarebbe tenuta la festa.

Stupendomi, Luke scese dalla portiera destra e venì ad aprire la mia aiutandomi a scendere.
Mi appoggiai a lui, ringraziandolo con un sorriso tirato ed entrammo nella sala, lasciando che gli occhi di tutti fossero puntati proprio su di noi.

Nessuno, a parte le mie amiche che ne erano già a conoscenza e probabilmente qualche compagno di Luke, si aspettava di vederci arrivare lì insieme.

Eravamo una coppia all'opposto. Partendo dal fatto che lui aveva due anni in meno di me; era conosciuto come uno dei ragazzi più attraenti della scuola, nonostante l'età ma soprattutto era considerato un ragazzo di quelli che cambiava tipa almeno una volta a settimana.
Io, invece, non davo confidenza a nessuno. Mi tenevo alla larga dai ragazzi della mia scuola ed avevo poche amiche ma buone. Ero sempre stata una ragazza molto diffidente e distaccata con chi non conoscevo.
Nonostante molti tipi ci provassero con me, rifiutavo sempre qualsiasi tipo di proposta, anche perché in questo periodo avevo un impegno con un'altra persona. Avrei rifiutato anche l'invito al ballo di Luke, se non fosse stato per il suo ricatto.

<<Almeno per questa sera, lasciati andare e smettila di essere acida con me. Potremmo divertirci.>> Si avvicinò al mio orecchio dicendomi queste poche parole, prima di trascinarmi completamente dentro la pista.

Ma per una volta decisi di ascoltarlo, lo seguì in pista e iniziai a ballare di fronte a lui.
Alla fine la serata non stava procedendo male, se non fosse stato per quell'incessante farfugliare delle persone.

Per la maggior parte della serata, dopo essermi ricongiunta anche con le mie amiche e i loro accompagnatori, mi lascia travolgere dalla musica alta e potente che rimbombava dentro la sala.

Ero talmente persa nella musica, rilassandomi e divertendomi che non mi accorsi di avere delle braccia lungo i fianchi che mi stringevano leggermente.
Mi voltai vedendo il viso di Luke a poca distanza dal mio, e realizzai che stavamo ballando insieme da non so quanto tempo.
Mi girai, portando le braccia intorno al suo collo, facendo unire i nostri movimenti a ritmo di musica.

Forse, per la prima volta dopo tanto tempo, mi stavo lasciando andare, lontana dai pregiudizi verso gli altri e soprattutto verso il ragazzo che avevo di fronte, pensando solamente a divertirmi e godermi quel momento.

*Marisol la sera del ballo in copertina.*

Io senza te.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora