Chapter 6.

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Nella settimana dopo il ballo di fine anno, dove mi era stato comunicato che io e Luke eravamo stati eletti re e reginetta del ballo, avevamo imparato a convivere quasi del tutto pacificamente durante le nostre lezioni.

Il fine settimana era quasi alle porte e nonostante avessi programmato di partire per Houston solo in serata, decisi di anticipare il viaggio e quindi dopo pranzo mi misi in partenza per raggiungere Zenden.

Solo le mie amiche sapevano della nostra relazione e per questo avevo detto a mia madre che andavo a frequentare un corso di tre giorni di preparazione al college.

Io e Zenden ci siamo conosciuti durante uno shooting fotografico. Abitava a Houston mentre io ero di Austin. Aveva 21 e per questo le ragazze erano leggermente preoccupate. Mi ribadivano che quattro anni erano tanti per una relazione, ma ovviamente io non la pensavo allo stesso modo.

La cosa che preoccupava me, all'inizio della nostra conoscenza, era la diversità, non solo sull'aspetto ma anche caratteriale. Io non ero abituata a dare confidenza ai ragazzi, mentre quando ci siamo conosciuti lui cambiava ragazza ogni giorno.

Proprio come Luke.

Suggerì il mio subconscio. Scacciai via quel pensiero su di lui e tornai concentrata sul viaggio.

Ero molto titubante sulla nostra relazione proprio per questo motivo, e soprattutto sulla distanza che c'era tra di noi, ma avevo deciso di fidarmi di un uomo, almeno una volta.

Dopo qualche ora di viaggio, parcheggiai la macchina davanti una villetta circondata da un recinto di mura.
Suonai diverse volte il campanello, senza alcuna risposta, così cercai le chiavi che mi aveva lasciato nella borsa ed aprì il cancello, entrando con la macchina.

Quando entrai in casa trovai tutte le luci spente, tranne quella della camera da letto.

<<Zenden, sono arrivata!>> Urlai cercando di usare il tono più sensuale possibile, dirigendomi verso la camera da letto.

Non avrei mai immaginato, neanche lontanamente quello che mi stava per aspettare.

La camera da letto era vuota, con il letto sfatto e le luci accese. Dopo qualche istante, vidi uscire dalla porta del bagno una ragazza con addosso solo una camicia.

<<Tu chi sei?>> Scandì bene le parole per farmi sentire e soprattutto per farmi notare dalla tipa bionda tinta.

<<Scusami, ma come hai fatto ad entrare? E chi sei tu?>> Con la sua voce stridula iniziò a squadrarmi da testa a piedi.

<<Si da il caso che io sia la ragazza di Zenden. Tu chi cazzo sei?>> Iniziai ad alterarmi, alzando la voce, non volendo credere a ciò che stavo scoprendo.

<<Non sapevo che Zenden avesse una ragazza, ma ben per te, è davvero sorprendente a letto.>>

A sentire le sue parole, scoppiai di rabbia, probabilmente ero rossa in viso.

In quell'esatto momento sentì la porta d'ingresso aprirsi; mi tolsi velocemente l'anello e lo posai su un banchetto lì vicino.

<<Marisol, sei già arrivata. Ti aspettavo per domani mattina. Non è come pensi tu.>> Lo sentì dire con voce strozzata dalla preoccupazione.

<<Risparmiati le spiegazioni.>> Troncai velocemente, lanciandogli un occhiata, per poi prendere la borsa ed uscire da quella maledetta casa.

Riuscì a trattenere le lacrime per la maggior parte del viaggio di ritorno. Sapevo che in quel momento la rabbia stava prendendo il sopravvento e che il giorno seguente, una volta essermi resa conto di quello che era successo, la malinconia e la tristezza si sarebbero fatte largo in me.

Mancava circa un'ora per arrivare a Austin e decisi di fare una pausa in un'area di servizio.
Comprai qualche snack e qualcosa da bere. Mi fermai qualche minuto in bagno per darmi una sistemata.
Così, ancora abbastanza incredula, tornai alla macchina per rimettermi in viaggio.

Dopo aver provato e provato e riprovato e provato ancora una volta a mettere in moto la macchina, niente. Non dava nessun segnale di vita.
Anche lei aveva deciso di abbandonarmi.
Mi sedetti su un marciapiede in preda all'ira. Avevo appena scoperto un tradimento da parte del mio ragazzo, la macchina semi nuova mi aveva appena abbandonato ed avevo finito tutti o soldi per comprare schifezze con il quale ingrassare per non pensare alle pene d'amore.

Iniziai a pensare alle varie alternative. Così iniziai a cercare un autofficina vicino all'area di servizio, ma essendo le due di notte, erano tutte chiuse. Per non parlare dei carro attrezzi.

In quel momento mi venne in mente che non avevo neanche un posto dove andare. I miei genitori sapevano che il mio rientro era lunedì, e quindi non potevo neanche chiamare un taxi per tornare a casa.

Luke. Chiama Luke.

Ecco nuovamente quella vocina odiosa nella mia testa che mi suggerì l'idea meno giusta di tutte le altre.

Iniziai a comporre il suo numero sul telefono, per poi cancellarlo e scriverlo di nuovo.

Potevo davvero chiamare Luke? E come ci sarebbe arrivato fino a qui? Aveva già preso la patente? Quante pene avrei dovuto passare dopo il suo aiuto? Lo avrebbe detto a mia madre?
Smisi di farmi tutte quelle domande, senza ovviamente pensare alle risposte, e capì che chiamarlo era l'unica soluzione.

<<Sol, sono le due, cosa vuoi? È successo qualcosa?>> La sua voce impastata dal sonno mi aveva già tranquillizzato.

<<Luke, scusami se ti ho svegliato, ma la mia macchina ha deciso di abbandonarmi in un area di servizio. Non è che potresti venire a prendermi?>>

<<Ma dove sei? Non dovevi essere a Houston da quel tipo?>> Chiese schiarendosi la voce.

<<È una storia lunga, ti racconterò. Stavo tornando a casa, ma i miei sanno che sto fuori fino a lunedì. Ho bisogno sia di un passaggio, sia di un posto dove stare.>> Spiegai titubante, aspettando una risposta.

<<Dimmi dove sei. E preparati, ho preso la patente da un mese.>> Disse ridendo prendendosi gioco di me.

<<Sulla A2 al km 34>> Spiegai sorridendo leggermente.

<<Un'oretta e sono da te. Chiuditi dentro la macchina e non dare confidenza a nessuno, è notte inoltrata ormai.>> Sorrisi al suo tono preoccupato per me.

<<Ti ringrazio tanto. Ti aspetto.>> Lo ringraziai e chiusi la chiamata.

Mi misi in macchina, chiudendo gli sportelli con la sicura, aspettando Luke.

*Zenden in copertina.*

Io senza te.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora