vacanze con i Wilder .9

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Le settimane passarono veloci e il Natale ormai era alle porte.

Le vacanze erano appena incominciate e stava andando tutto a gonfie vele, o meglio, quasi tutto.

Avevo impresso nella testa il viso di Matthew che si prendeva cura di me quella notte dopo la festa, anche se mi ero ripromessa tante volte di non pensarci ma comunque era inevitabile.

Praticamente non ci parlavamo quasi più.

Lui non c'era quasi mai nell'appartamento del college ed io, quando c'era, cercavo di andare a dormire a casa di Eva che abitava per lo più alla stradina accanto casa mia.

-Se non mi passi i nastri come pensi io possa addobbare l'albero?- Sbraitai contro Jonas ch'era intento a giocare alla play.
Oggi sarebbero tornati Riccardo, Jordan e Sarah e poi il resto della truppa i giorni seguenti.

Fare la femmina di casa non è mai stato il mio forte, e pensare che mia madre questo Natale sarebbe stata assente in casa mi metteva un'ansia irreperibile.

Il telefono squillò e mi affrettai a rispondere.

-Eva!-
-Mica è un problema se passo da voi? Ma...c'è Jonas in casa?- Risi.

Eva si era lasciata con Camel due giorni dopo la festa venendo a sapere che lui le aveva messo le corna, ma questo non distaccò nessuno dei due, nemmeno dal gruppo.

Ma lo scoop era ben altro, Eva si era presa una sbandata, e bella grossa, per mio fratello Jonas.
La cosa era al quanto preoccupante perché mio fratello era un tipo per molti versi come Matthew e il suo gruppetto di amici del basket della scuola.

Ma ad Eva non importava nonostante io le ripetevo che non era il tipo per lei.

-Sì, gioca alla play, che drogato.- Sentì una risatina timida e poi agganciò.

Dopo esattamente 5 muniti suonò il campanello. Convinta fosse Eva aprì subito la porta con non chalance, ma quando mi ritrovai il viso di Matthew rabbrividì.
- Cerco tuo fratello, è in casa?!- Non risposi, ero imbambolata a fissare quegli occhi spenti.

Mi spinse ed entrò dentro casa salutando mio fratello con un colpetto alla spalla e poi scomparvero tra le scale che dividevano il primo piano dal secondo.

-Mi fai entrare Aliis o mi lasci fuori tra la neve ed il freddo?- Rise sbattendo i piedi sul tappetino fuori la porta così da non sporcare il pavimento.
-O...oddio scusami i-o!- Non Feci in tempo a finire che mi sussurrò "C'è Matthew, afferrato" mi fece l'occhiolino e tornò seria.

Io le sorriso e per certi versi potrei dire che fosse un sorriso forzato e chiusi la porta alle sue spalle.

-Mi aiuti a finire di addobbare l'albero? Tra meno di due ore torna qualche mio fratello e non voglio presentare una casa sporca e senza albero tre giorni prima della vigilia di Natale!- Affermai e lei anuii.

-Pensi che avrò qualche speranza con tuo fratello?- Abbassò lo sguardo e sospirò.
-Perché non glielo chiedi Vincent?- Matthew era appoggiato sul bordo della porta e scoppiò in una risata più cattiva che altro.
-Perché non ti fai i cazzo tuoi e smetti di origliare invece?- Si fece subito serio alle mie parole.
Sbuffò sprofondando in un ghigno e si diresse verso l'uscita di casa.

-Si saluta imbecille!- Sentenziai e notai Eva che trattene una risata.
- Non saluto le schizzate come voi, Stevens- E dopo questa affermazione si allontanò.

Che persona orribile, il demonio in persona.
Insopportabile.

L'avrei dimenticato e penso che sarebbe stato più difficile del previsto se continuavano a punzecchiarci in quel modo, ma era inevitabile.
- Gli dai testa Aliis e ti dico di più secondo me lo infastidisci cosi tanto che vorrebbe sbatterti ad un muro!- Fece un sguardo malizioso e si toccò i capelli.
Scoppiai in una risata sonora tanto che Jonas si affrettò a rimproverarmi ma non gli diedi troppa importanza.

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