30.

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'Ele, spegni quella maledetta cosa che suona'
Ma che bel risveglio...

Mi alzai per andare a tirare al muro il mio adorato cellulare ma subito dopo mi accorsi che quel rumore assordante non proveniva dal mio cellulare ma bensì dal cellulare di colui che si lamentava.

Mi avvicinai cautamente al suo cellulare e vidi che a chiamarlo era una certa 'Alison'.

'Guarda che è il tuo cellulare che fa questo rumore assordante' dissi con tono infastidito

Lo sentii mugugnare qualcosa di incomprensibile per poi vederlo rispondere e uscire dalla stanza.

'Chi era?' chiesi infastidita quando rientrò in stanza

'La ragazza di ieri sera' rispose sedendosi sul letto e iniziando a fissare un punto fisso

'E che voleva?' Chiesi vedendolo sorridere

'Nulla, questo pomeriggio ci vediamo'
Spiegò e lo guardai con uno sguardo omicida

'E tu ci andrai?' Domandai

'Non so, penso di si' rispose sorridendomi

'Bene, divertiti' esclamai arrabbiata uscendo dalla stanza.

Forse mi sarei dovuta controllare un minimo... Non mi sarebbe dovuto importare delle sue uscite ne della compagnia... In fondo non sarei dovuta neanche arrabbiare...

'Gelosa?' mi chiese abbracciandomi da dietro

'Arrabbiata' risposi levando le sue mani dai miei fianchi

'Perché mai Principessa?' domandò e pensai solo due cose... O era stupido oppure era Idiota.

'Ieri, già che c'eri potevi benissimo andare a baciare anche altre ragazze dopo aver baciato la sottoscritta' spiegai innervosendomi più di quanto non lo fossi già.

'Allora da adesso bacerò soltanto te, va bene?' Disse scherzando
'Certo, scherza...' Dissi oramai piena d'ira

'No, non scherzo' Disse avvicinandosi e facendo incontrare il nostre labbra, dando vita ad un bacio lento e pieno di "bene"?

'Guarda, puoi baciare mezza città ma non mi devi più toccare' sussurrai stanccandomi improvvisamente lasciando spazio nel suo viso ad un'espressione mista tra il divertimento e lo stupore.

'Lo sappiamo entrambi quello che hai detto non è ciò che pensi' disse facendomi ridere di gusto

'Sei proprio sicuro? Guarda, ti lascio nella tua convinzione' dissi acida andando verso la cucina.

Per mia fortuna non mi seguí, così passai una mezz'ora in santa pace.

'Buongiorno' dissero in coro i due 'ragazzini' quando entrarono in cucina

Amami |Federico Rossi|Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora