7 Capitolo

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Dalila correva, per i viali del giardino pubblico, erano le 9.00 del mattino e correva già da più di un'ora, sentiva i muscoli della gambe bruciare.
Alle orecchie due auricolari collegate al suo iPhone , ascoltava la voce di Adele che rimbombava nella sua testa. Quella canzone l'aveva sempre caricata di un'insolita energia, una sorta di rabbia, che non aveva mai avuto il coraggio di buttar fuori.

"The scars of your love remind me of us
They keep me thinking that we almost had it all"
Conosce quelle parole a memoria, ormai da tempo, accelera la sua corsa fino a che non sente cedere quasi le gambe, dopo di che rallenta fino a fermarsi.
Si incammina verso casa, sta ancora ascoltando della musica, sente nel suo cellulare il suono di una notifica.
"Marco?"   pensò " a memorizzato il  suo numero nel mio cellulare. Ma che scemo. "
Stranamente non si irritò per quel gesto, ma gli venne quasi da sorridere pensando alla prepotenza con cui era entrato nella sua vita.
Lesse il messaggio:
MARCO: Buongiorno gattina, stasera mi devi una cena!
DALILA:  Non ti devi nulla! Poi perché hai il mio numero? Chi ti ha autorizzato?
MARCO: Mi ha autorizzato la mia bellezza disarmante! Comunque ci vediamo sta sera alle 20.30. Mando la posizione del ristorante su whatsapp.
DALILA:  Sei assurdo! Ma sta volta mi dai tutto. Niente giochini e poi addio!!
MARCO: Ok gattina , ma non mi graffiare! :)
Dalila rimise il cellulare in tasca , non aveva intenzione di continuare a  parlare con lui,  era stata molto chiara quel giochino finiva sta sera.

Erano già le 18.00 ed ancora doveva cominciare a prepararsi, era appena uscita dalla doccia entrò in camera ed aprì l'armadio, non sapeva cosa  mettere ma optò per un jeans e una maglietta molto semplice voleva stare comoda non era un appuntamento,  non c'è motivo di mettersi in ghingheri .
Cominciò a vestirsi quando entrarono Anna e Luisa in camera - Ma tu non dovevi uscire con il tizio dell'altro giorno?-  disse Luisa guardando schifata la scelta di abiti dell'amica
- Si,perché?-
- Dai vestiti che hai scelto sembra che tu  stia andando alla sagra della salsiccia - disse Anna prendendo con due dita la maglia che aveva scelto, come se potesse trasmetterle una qualche malattia
- Non esagerare! E poi non è un appuntamento ti ricordo -
- Appuntamento o no tu da qui così non esci- disse Luisa - ti sei depilata? Almeno ? -
- Si, Luisa. Da quando in qua sei così interessata alla mia ceretta? -
- Da sempre cara, da sempre - disse con fare mistico, poi guardo Anna - Anna va a prendere qualche cosa nei  nostri armadi, e per favore brucia questa- e le tirò la maglia di Dalila, ad Anna si illuminò lo sguardo come se le avessero dato una missione da cui dipendeva la specie umana, ed uscì dalla stamza
- Ok è ufficiale, mi fate paura. Poi vi vorrei ricordare che a me i vostri vestiti non entrano-
- Ssshhhhh non dire sciocchezze, per favore -
Luisa ed Anna , per un attimo mi sembrano Carla Gozzi  ed Enzo Miccio in una interminabile puntata di "Ma come ti vesti". Guardavano il mio corpo in Intimo mentre io annoiata leggevo un libro
- Sei sicura di voler indossare quel intimo della nonna ?-
- Sono sicura che non lo vedrà nessuno quindi si!-
Anna entrò con una montagna di vestiti sulle braccia - Allora prova questo - disse porgendo Mi una vestitino rosso
- Niente vestiti , vado in moto -
- Mamma mia che sei difficile, allora prova questi -
Dalila guardò il jeans modello skin ,e un top blu con uno scollo a cuore e due sottili bratelle
- Non mi entrerà mai sta roba, sono una 42 - osservo Dalila
- Taci - la intimarono le amiche .
Dalila provo u jeans e chiuse il bottone sul ventre piatto , si guardò allo specchio, non le stavano male ma mettevano in mostra il suo sedere
- Ho il sedere troppo grande per questi jeans - protesto Dalila
- Io , non so cosa farei per avere il tuo corpo. Quei pantaloni sembra che te li abbiano cucito addosso, prova il top!-
Il top le sembrò troppo scollato, ma aveva paura di scatenare l'ira di delle ragazze se si fosse lamentata .
Anna trucco Dalila sotto le sue numerose proteste, quando ebbe finito , prese una sciarpa e un giacca di pelle, scelse uno stivaletto con il tacco ed uscì di casa .

MARCO

Marco si sistemò i capelli , guardandosi nello specchietto della sua MV AUGUSTA F4, si soffermò a guardare la moto parcheggiata vicino alla sua una BMW s1000r "bel giocattolino"  .
Era emozionato per quella cena, anche se Dalila aveva specificatamente detto che lo faceva solo per riavere le ultime cose che aveva in quella borsetta.
Aveva mandato la posizione del locale circa 1  ora prima , lei non aveva risposto, si incamminò verso il ristorante avvolto nel suo giubbotto di pelle nera.
La vide da lontano era già lì , era meravigliosa, le curve che aveva solo immaginato ora erano perfettamente segnate da quei vestiti.
Aveva i capelli sciolti ondulati sulle spalle, stava fumando e nuvole di fumo uscivano da quelle labbra rosso cremisi.
- Gattina - esordì - sei arrivata in anticipo , non vedevi l'ora di stare con me vero?-
- Questione di punti di vista ! Diciamo che non vedo l'ora che finisca questa storia. E non chiamarmi così!-
Marco sorrise , entrarono nel locale e si accomodarono in un tavolo per due.
Dalila si tolse la giacca e la sciarpa, si dovette impegnare parecchio parco per non fissarle la scollature come un sedicenne, arrivò il cameriere anche lui noto la scollatura di Dalila. Senti una fitta allo stomaco di gelosia " rimettere la sciarpa non eh? Ma a cosa sto pensando si può vestire come vuole. "
Ordinarono due pizze e due birre, scusa doppio malto per lei è una bionda per lui.

DALILA

" Oh Mamma, che silenzio imbarazzante"   decise di rompere il ghiaccio .
- Allora, oltre a stolkerare la gente. Cosa fai nella vita ?-
- Sapevo che non avresti resistito a conoscermi meglio - lei lo fulminò con lo sguardo - Scherzo scherzo, comunque mi sono appena laureato in Economia, ora sto scegliendo la specialista. -
Dalila guardo il  tatuaggio sul braccio, sembrava raccontasse una storia, anche se non riusciva a capire quale.
Era molto bello. Un'opera d'arte.
- Guardi il tatuaggio? -
-Si molto particolare-
- E' il mito di Amore e Psiche , lo conosci ?-
- Si certo! Beh ti aiuta a rimorchiare?-
disse Dalila ridendo
- Ovvio, anche se l' ho tatuato perché mia madre mi raccontava sempre questa storia quando ero piccolo - poi gli fece un occhiolino - se ti piace puoi venire a guardarlo più da vicino -
Dalila avvampò - No, grazie conosco la storia -.
La serata passo piacevolmente, parlavano a lungo,  Marco gli restituì le ultime cose e insiste per pagare il conto.
- Ti va un dolce ? - chiese Marco
- Il patto era solo per una cena - disse Dalila - e poi io domani devo andare all'Università -
" Non vedo perché dovrei passare altro tempo con lui "
- E meglio che vada a casa .-
- Ok ok ti accompagno alla moto-
- Non è necessario.  Vado da sola-
- La mia moto è pure in quella direzione, dovrei andare pure io in quella direzione in ogni caso.-
Camminarono insieme, ancora un altro pò, in silenzio dopo il rifiuto di Dalila sembrava che che Marco non avesse più tanta voglio di chiacchierare.
Dalila allungò il passo e si avvicinò ad una moto la guardava , come se avesse di fronte il Sacro Gral .
Marco si avvicinò e disse - Ti piace? -
Dalila lo guardo stupita - Mi chiedi se mi piace ? È una MV AUGUSTA F4 ! È fuori produzione , non sai cosa darei per fare un giro-
Marco sorrise - Si carina, la tua dove è ? - disse guardandosi intorno
- È questa qui, disse avvicinandosi alla BMW .-
- Beh anche tu hai un bel giocattolino!- Marco la guardò con un pizzico di stupore negli occhi , Dalila non poteva negare che gli aveva fatto piacere il modo in cui l'aveva guardata.
- Bene me la fai provare ?- disse guardandola
- Non ti farò mai toccare la mia bambina -
- Beh credevo avresti fatto di tutto per fare un giro su questa - disse prendendo le chiavi dell' Augusta
Una lampo attraverso gli occhi di Dalila, prese le chiavi della BMW e le tirò a Marco.
- Ok ci sto -

L'infinito all'improvviso Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora