II capitolo

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Come previsto, la mattina seguente Alice passò a prendermi e ci incamminammo insieme verso scuola mentre conversavamo riguardo a cosa avevamo fatto la sera precedente. Arrivate davanti a scuola un gruppo di ragazzi la salutò e così lei si avvicinò, trascinando anche me. Doveva essere la sua comitiva. Potei vedere che era un gruppetto formato da 4 ragazzi maschi, il che mi preoccupava in anticipo. Alice ci presentò:"Raga, lei è Eleonora"
"Eleonora, loro sono Alessandro, Giulio, Federico e Andrea." Mi salutarono affettuosamente, così ricambiai. Notai che Andrea continuava a fissarmi e mi sorrideva dolcemente.
Alice mi salutò perchè doveva correre in classe, visto e considerato il fatto che il suo professore di educazione fisica li voleva in classe 10 minuti prima, e insieme a lei andarono Federico e Giulio, mentre Alessandro andò da una ragazza che subito pensai fosse la fidanzata, ma che poi  si rivelò essere sua cugina. Alice prima di andarsene mi propose di vederci nel pomeriggio e io annuì.
Andrea ed io rimanemmo soli e così iniziò a parlarmi:"Ele, so a quello a cui tu stai pensando."
"E cioè?"
"Beh, sciuramente ti starai chiedendo perchè prima ti stavo sorridendo. E comunque lo stavo facendo perchè sei davvero bella e la tua timidezza mi attrae." Si, forse era stato troppo frettoloso, ma era dolcissimo!
"Ah, grazie" Cavolo, ma si può essere così stupidi?! Gli avevo risposto con un "Ah grazie"?! Non credo alle mie parole.
"Comunque oggi pomeriggio, penso Alice te lo abbia preannunciato, usciamo tutti."
"Si, me l'ha detto."
"Ecco...penso che non uscirò con loro. Se ti va possiamo uscire insieme io e te...ma solo se hai voglia..."
"Uhm si, penso che Alice non se la prenda, quindi va bene." La nostra conversazione finì così perchè a breve sarebbero incominciate le lezioni e lui, prima di andarsene, mi diede un bacio piccolo ma tenero sulla guancia, il chè mi stupì assai.
Scrissi un messaggio ad Alice:"Ali, spero non ti dispiaccia ma oggi pomeriggio uscirei con Andrea."
Dopo pochissimo trovai un suo messaggio:"uuuuuuuh, appena arrivata e già cinquisti!;)"
"Nooo cosa hai capito? Hahah. Solo amici:)"
"Se vabbèèèè c:"
"Daaii, comunque se ti va stasera puoi venire a dormire da me e se vuoi mangiamo anche insieme, perchè mia mamma non è a casa per le prossime 2 settimane per lavoro. Poi domani è sabato!"
"Va bene! Non vedo l'ora♡ buon appuntamento in anticipo (piccioncini*-*)♡♡"
"Aaah la solita"
Dopo scuola andai da Andrea:
"Ciao Ele!"
"Ciao Andre!"
"Allora? Puoi uscire?!"
"Si, ho già scritto ad Alice."
"Perfetto." Detto ciò mi prese per mano e mi portò in una piadineria che preparava piadine eccezionali e poi mi portò a casa sua. Non c'erano i suoi genitori perchè, come mia mamma, lavoravano anche all'estero.
"Hai voglia di guardare un film?" Mi chiese.
"Si, va bene."
Così mi fece accomodare sul suo enorme e comodissimo divano e il film che scelse era "The maze runner".
Portò due tazzoni con cioccolata calda e una coperta che potesse coprirci entrambi. Essendo un po' piccola per due persone, dovetti stargli molto vicina. Lui ovviamente ne approfittò per tenermi la mano e, a circa metà del film, potei percepire che mi stava guardando. Involontariamente mi girai e i nostri sguardi s'incontrarono. Così lui mi prese per la vita e mi fece sdraiare completamente su di lui e incrocai le mie gambe con le sue. Iniziò a baciarmi lentamente e questo bacio al cioccolato si fece sempre più appassionante. Sentivo le nostre lingue esplorare la nuova bocca e ad assaporarla. Iniziai a mordicchiare il labbro inferiore di Andrea, così lui mi diede piccoli morsetti sul collo e mi resi conto che nel frattempo mi aveva fatto due succhiotti.
"Cazzo, ma sei pazzo? E se lo vedono gli altri?"
"Non mene frega, io ti aml Eleonora. Ti amo e non lo nego. Ti amo dal primo fottuto momento che ho incontrato il tuo sguardo. Ti amo."
"Andrea, anche io ti amo, ma penso di non essere alla tua altezza..."
"E invece lo sei. Lo sei solo nel senso che sei più bassa, ma ti cresco io non preoccularti. Sei piccola, la mia piccola."
Così ricominciammo a baciarci appassionatamente fino a farci venire il fiatone, perchè nessuno di noi due voleva rompere quel magico momento."
Purtorppo alle 18.30 fui obbligata a separarmi da Andrea.
"Che c'è? Sei già stufa?"
"No, no, ma devo andare a preparare cena perchè Alice viene da me a cena e a dormire." Poi mi comparse un sorriso a trendatue denti sulla faccia perchè avevo avuto un'idea geniale. Sotto lo sguardo interrogatorio di Andrea presi il telefono e chiamai Alice e, parlando a bassa voce per non farmi sentire da Andrea, le chiesi se attualmente aveva una cotta e così mi disse che si sentiva con un certo Niccolò. "Perfetto, invita anche lui stasera."
"Cosa hai in mente, Ele?"
"Invitalo e basta."
"Hahahah okk. Sei tutta pazza te!"
"Lo so. A tra poco."
Così mi misi le scarpe e il trench e presi lo zaino.
"Andre, rivestiti"
"Perchè?"
"Rivestiti e basta!"
"Ah va bene". Uscimmo di cada e ci dirigemmo verso la mia.
"Si può sapere cosa hai in mente?"
"Andre, io ho bisogno di starti vicina perchè ti amo come non ho mai amato nessuno, quindi stasera ceni e dormi da me, ti va?" Sulla faccia gli si dipinse un sorriso enorme.
"No, non ci pensare nemmeno. Ci saranno anche Ali e un suo 'amico', quindi scordatelo." Ci rimase male, così gli diedi un bacino sulla guancia e sembrò subito sentirsi meglio.

Prendendo in considerazione l'amoreDove le storie prendono vita. Scoprilo ora