Prendendo in considerazione l'amore

V capitolo

"Vieni Andre t-ti prego"

Dopo qualche minuto arrivò con ancora il fiatone per la corsa e mi fissò sbalordito nel vedermi in quelle condizioni.
"Ele, chi cazzo è stato a ridurti così?!" Gridò infuriato, non facendo troppi caso al fatto che fossi completamemte nuda.
"N-niccolò" dissi scoppiando nuovamente a piangere.
"Giuro che lo ammazzo quel bastardo, lo giuro." Disse stringendo i pugni e la mascella. Poi mi fece alzare e si spogliò, cosa che mi fece paura perchè pensavo voleva ripetere la stessa cosa che aveva fatto Niccolò. Percepì il mio disagio e la mia paura e così mi abbracciò sussurrandomi all'orecchio "non avere più paura, ci sono io qua. Ora ci facciamo una doccia calda e poi ti preparo io la cena." Riuscii solo ad annuire. Così entrammo insieme in doccia e cercai di concentrarmi solo sul getto d'acqua calda che ricopriva entrambi. Stavo così bene in quel momento. Solo io e Andre, in un momento di intimità piacevolissimo. Dopo circa 30 minuti di relax e baci decisi che dovevamo uscire e mi avvolsi in un accappatoio e a lui ne diedi uno pulito. Così ci diedimo un ultimo lungo bacio che servì a calmarmi ulteriormente. Poi gli diedi dei vestiti puliti comodi che dovevano essere quelli di mio padre e io mi misi vestiti caldi e confortevoli per stare anche io comoda e rilassata. Lasciai i capelli sciolti, dopo averli asciugati e andai in cucina da Andrea, il quale aveva preparato una 'zuppa' a base di carote e melanzane.
"Amore, questa di aiuterà a tranquillizzarti e a scaldarti." Detto questo mi diede un bacio sulla fronte e mi portò in braccio fino al divano. Poi prese un vassoio ocn stuzzichini al formaggio e verdure varie e lo appoggiò su un tavolino. Infne prese una coperta e la mise in modo tale che ci coprisse interamente. Finita la cena eravamo così sfiniti che ci addormentammo accoccolati sul divano.
La mattina dopo mi svegliai che erano le 11.15 e Andrea stava ancora dormendo. Così gli lasciai una serie di baci sul collo e potei percepire la sua erezione. Così mi staccai e andai a preparare la colazione:uova con bacon. 15 minuti dopo tornai da lui e lo svegliai dandogli baci ovunque;
"Buongiorno anche a te amore" mi disse sorridendo. Andai in cucina e portai la colazione, che finimmo in un secondo talmente era buona.
Poi scattai in piedi gridando "cazzoa oggi è lunedì e c'è scuola!" Lui alzò le spalluccie e corse verso di me prendedomi a testa in giù e così iniziammo a fare la 'lotta' che alla fine si trasformò in lunghi baci passionevoli.
"Non mi interessa della scuola quando posso avere te." Dio se lo amavo. Dopo qualche minuto sentii bussare alla porta e così mi diressi, temendo che fosse di nuovo Niccolò e Andrea mi accompagnò per sicurezza. Aprii cautamente la portai e tirai un sospiro di sollievo vedendo che era solo il postino. Mi consegnò una lettera indirizzata a mia mamma e mi augurò una buona giornata; ricambiai.
"Che strano, le uniche lettere che mia mamma riceve in genere sono bollette, e questa non ha proprio l'aria di essere una bolletta." Poi lessi sul retro di questa busta e lessi 'Brake street 47, Miami". Wow, da Miami. Ma comunque la misi giù e tornai da Andrea. Gli dissi che avevo paura perchè Niccolò mi aveva "avvisata"che sarebbe tornato per un secodno round. Aquel punto Andrea si infuriò, si vestì e uscì di casa. Sapevo dove voleva andare, ma io non volevo che si facesse del male, anche se sapevo che il suo fisico era assai più allenato di quello di Niccolò.

Nota autrice
Ciao a tutti, scusate se ho fatto il capitolo più corto del solito ma c'è un senso logico. Il prossimo capitolo sarà semplice e con solo cose belle ma, vi preannuncio che il settimo capitolo ribalterà completamente la storia. Coninuate a visualizzare e a lasciarmi qualche stellina☆☆☆
Un bacio♡
Manu.