4. Confusione

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Sono davanti al Big Ben, ma è diverso
ora, non vedo né prati né pittori; persone vestite in modo strano hanno in mano strani marchingegni rivolti verso il grande orologio. 'Che sta succedendo?' 'Come mai mi trovo a Londra?' Provo a calmarmi e ad analizzare la situazione. I miei vestiti non sono gli stessi, indosso dei strani pantaloni stretti ed elastici neri e una sorta di maglia larga di lana Bordeaux,
stivaletti imbottiti simili a quelli che uso in Scozia durate gli inverni e i capelli sciolti. Sono confusa, mi sento nuda, come se non avessi niente addosso, e fa freddo, intorno a me vedo passare scatoloni rossi enormi con dentro delle persone e scatole più piccole; sembrano automi colorati, progettati nelle più svariate forme per trasportare i civili. A Londra iniziavano a esserci marchingegni simili, ma non così strani. Due anni che non torno a Londra ed è cambiata così tanto? Impossibile, è sicuramente un sogno, ora mi sveglio e sicuramente mi sono addormentata mentre leggevo 'I viaggi di Gulliver' di J. Swift; seduta sull'altalena appesa a un ramo di ciliegio nel giardino di Ms Aileen.
Un ragazzo sta venendo verso di me, io lo fisso, oddio dove sono finite le buone maniere? Cerco di distogliere lo sguardo ma ormai è vicinissimo; si ferma davanti a me e dice: "aranel Luna ben tornata".
Cosa? "Perdonatemi monsignore, ma non so di cosa stiate parlando, il mio nome non è Aranel Luna, avete sicuramente sbagliato persona" gli dico. Ma lui insiste:" principessa. Aranel nel Quenya, linguaggio delle fate vuol dire principessa, e Luna è il vostro nome signorina".
'Sto qua deve aver sbattuto la testa' penso tra me. Mi guardo intorno in cerca di qualcuno a cui chiedere aiuto, ma tutte le persone sembrano strambe quanto lui; vestite in modo strano e con strani marchingegni in mano, che faccio ora? Mi rivolgo allo sconosciuto, chiedo:"Monsignore potreste indicarmi la stazione ferroviaria? Dovrei tornare a casa in Scozia". Il ragazzo mi rispose: "aranel davvero non vi ricordate di me? Sono il frutto della vostra rinuncia di 18 anni fa, è grazie a voi se sono ancora vivo. Mi chiamo Henry; quando voi decideste di distruggere il seme della luce, per non alterare l'equilibrio tra bene e male". Sto qua è pazzo penso, ma lui continua: "sono un demone, e voi siete un ibrido; mezza angelo e mezza fata, figlia della luce e della natura, principessa figlia della regina delle fate Mab e dell'angelo della Morte Azrael, l'unica che è riuscita a entrare nel cuore degli inferi e a schierarsi con il Male. Davvero non ti ricordi di niente? Nemmeno di me?"
'Basta' penso, sta veramente esagerando, sto per girarmi per andarmene, ma lui mi prende il polso e con la disperazione nella voce mi dice:" 18 anni fa hai sacrificato la tua vita per gli umani, perché ci fosse l'equilibrio tra bene e male, tutti si schierarono dalla parte del bene, gli inferi stavano perdendo, ma te, te, per amore della Vita, del mondo e dei suoi esseri viventi, hai tradito i Cieli distruggendo il seme del Bene, riportando l'equilibrio nell'universo". Sta esagerando, faccio l'unica cosa che potevo fare, gli tirò un calcio in basso e scappo via, mi precipito in mezzo alla strada ma uno di quei macchinari mi viene addosso, poi non vedo più nulla.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Sep 02, 2016 ⏰

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