1. Rosa bianca.

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Dietro alla casa di campagna di madre Louise c'era un piccolo giardino. Delle bellissime rose rampicanti si diramavano e si intrecciavano intorno al cancello e a tutto ciò a cui potevano aggrapparsi, creando così un perfetto arco di intrecci di petali e spine, un cielo cremisi con un intenso profumo di primavera.
Madre Louise dopo i suoi 54 anni di servizio presso la casa e dimora di Dio decise di ritirarsi nella casa di famiglia in Scozia, nelle Highlands, in Inverness dove sfocia il fiume Ness. Il vero nome di madre Louise era Aileen Scott Mac Gregor, il padre morto di tubercolosi, la madre suicidata e il fratello si stabilì in India.
'Come facessero le rose a sbocciare nel giardino della signora Aileen in un posto così freddo non lo so' pensò Heaven.
Heaven Margot Scott era la bambina che 17 anni prima venne portata davanti alla porta dell'orfanotrofio dove prestava servizio Aileen, arrivò lì senza identità, cresciuta in un istituto, sviluppò eccezionali doti nell'arte e una passione irrefrenabile per i misteri, "tutto si può risolvere secondo la logica" era il motto di Heaven. Aileen la chiamò Heaven all'età di 7 anni, quando la all'ora Margot Scott iniziò a prendersi cura dei suoi compagni di orfanotrofio cantando per le strade di Whitechapel, ove i ricchi amavano introdursi per vedere la malavita dei poveri, si sa, i soldi, la perfezione annoiano. Heaven anche perché i capelli di Margot ricordavano a Aileen la luce nei dipinti del Paradiso, Heaven perché Margot era speciale, era nata speciale, bianca, bianca e pura come una rosa bianca.
Nel giardino, nello scorso inverno, Heaven aveva piantato dei semi di rosa bianca, ma solo una era spuntata, fragile e piccola, ma bella e delicata rispetto a tutte quelle rose rosse passione. Heaven si trasferì nella casa di campagna di Ms. Aileen come la chiamava lei 2 inverni fa, con la scusa che Madre Louise aveva bisogno di una aiutante per i futuri lavoretti della casa, ma la verità Heaven doveva ancora scoprirla, non era mai stata brava nei lavori e nelle pulizie, perché proprio lei?
A Heaven piaceva quel luogo, così isolato dal mondo, così lontano dalla grigia e rivoluzionaria grande Londra, li trovava ispirazione per i suoi dipinti, studiava le piante e gli animali del bosco, andava al fiume per pensare e per leggere, conosceva solo due lingue; l'inglese e il francese, insegnatole da Aileen stessa. Era una ragazza affascinate, non bella, belle sono le ragazze belle piene nei punti giusti e con bei capelli biondi o castani, insomma, colorati. Lei era di una bellezza ibrida; come se la natura si fosse fusa con lei sotto forma di inverno, strappandole i colori dal corpo, rendendola pallida come la neve e meravigliosa come l'inverno.
I suoi occhi erano talmente scuri da sembrare neri, ma in realtà di un intenso blu cobalto, senza fondo e calmi, non vivaci, calmi e inquieti, le lentiggini col tempo si erano affievolite.
Heaven era una ragazza magra, non molto alta, ma sembrava più piccola per via della sua fragile costituzione, i capelli traslucidi le arrivavano a toccare la vita, arricciandosi alle tempie e creando ricciolini alle punte, da due anni ci intrecciava i fiori di Erica, dando un po di colore al suo viso avorio, il nasino all'insù e le labbra rosse per il clima mai caldo. La rosa bianca nel giardino di rose rosse.

The marble princess.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora