Capitolo IV

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Dovevo trovare Sascha...Lui non avrebbe retto l'alcool...Non beve mai.

Schivai molte persone che ballavano tutte mezze ubriache e dopo qualche minuto, lo trovai."SASCHA!? MA CHE?!"
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{Sascha P.O.V.}

Ad ogni sorso di alcool, potevo sentire il calore travolgermi dalla gola allo stomaco.

Non ricordo come, però mi ritrovai a ballare con una ragazza. Doveva avere la mia stessa etá, almeno sembrava dal suo aspetto fisico.

"VUOI UN GOCCIO?" urlò per sovrastare la musica porgendomi l'oggetto in vetro.
La guardai poi risposi.
"SÌ!" afferrai la bottiglia che teneva in alto con il braccio che si muoveva a ritmo di musica.
"COME TI CHIAMI" chiesi dopo aver bevuto.
"VALENTINA! E TU?" mi riprese la bottiglia dalla mano portandosela sulle labbra.
Esitai un attimo prima di rispondere.
"SASCHA"
"PERCHÈ HAI UN NOME DA DONNA?!"
"NON È...DA DONNA!"
Sorrise in mia risposta.

Dopo un po' il ritmo della musica si fece più lento, più calmo, e così fecero anche i nostri cuori.

La ragazza si avvicinò sempre di più, fino a far toccare le nostre spalle, portando il suo petto attaccato al mio e le braccia attorno al mio collo; lasciando cadere a terra la bottiglia che si frantumò in mille schegge di vetro.

Allungai un braccio sul suo fianco, sfiorando con il palmo della mano opposta, la sua; le nostre dita si incrociarono. Fissai i suoi occhi scuri come una notte senza luna. Mi davano sicurezza, nonostante non li avessi mai visti prima...o almeno così credevo.

La distanza fra i nostri volti iniziò a diminuire. Ci sfiorammo delicatamente la punta del naso, alzando poco il mento per toccarci le labbra, ma una voce a me familiare, ci interruppe.

Era Stefano.
"SASCHA, MA CHE?!" la sua voce sovrastò la musica che nel frattempo diminuì il ritmo.

Mi girai di colpo, staccandomi da Valentina, come se mi vergognassi di ciò che stavo per fare.

Guardai la ragazza, la quale si passò una mano fra i capelli color mogano imbarazzata.

"Ehm...credo sia meglio lasciarvi soli...Sascha, alla prossima" riferì sorridendo, prima di scomparire tra la folla"

"Sascha sei ubriaco, altrimenti non ci avresti mai provato!" urlò Stefano avvicinandosi.

Gli rivolsi uno sguardo pieno di rabbia, che si spense subito lasciando un vuoto dentro i miei occhi.

"Andiamo." disse in tono più pacato facendomi segno di uscire.

Non dissi nulla. Mi limitati a seguirlo a testa bassa.

Entrammo in auto.

Lasciai cadere pesantemente la testa sullo schienale del sedile anteriore.

"Sascha, io non ti capisco, davvero. Perchè stavi per baciare quella ragazza?!"

"No ti sbagli, non lo avrei mai fatto!"

"Certo, perché ti ho fermato!"
"Non lo avrei fatto comunque! Va bene!? Ed ora portami a casa, guida te per favore!" sapevo che ciò che avevo detto non era vero, ma non volevo discutere con Stefano, lui non aveva nessuna colpa.

Ci fu qualche minuto di silenzio, finché Stefano calmò il tono:

"Se hai bisogno di sfogarti con qualcuno...io potrei essere quel qualcuno, se vuoi. Sai che puoi dirmi tutto."

Esitai un attimo, poi risposi cercando di essere il più dolce possibile nei suoi confronti:

"Grazie Ste, ma ora no, magari un' altra volta, ora voglio solo buttarmi sul letto".

"Come vuoi."

Per tutto il viaggio non parlammo, le ultime parole che gli rivolsi furono: "grazie per il passaggio, grazie di tutto."

Entrai in casa, ringraziai anche Salvatore che se ne andò dopo aver stampato un bacio sulla fronte di Mattia.

"Ehy Matty, sta notte dormi con me? Ne ho bisogno sai? Ne abbiamo bisogno entrambi."

Mi feci una rapida doccia e mi distesi sul letto tenendo il bambino fra il petto ed il bracco destro.

Chiusi gli occhi e senza accorgermene, iniziai a rimuginare su ciò che era successo quella sera. Mi chiedevo se avrei rivisto ancora quella ragazza; mi mancava quella sensazione. Quel mal di pancia che ti viene quando pensi a qualcuno e per la prima volta, dopo tanto tempo, non era per Sabrina.

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WEEE BELLA RAGAAAAA

EEEHH VOLEVATE CHE SMETTESSI EH!?

No, dai, seriamente, ci ho riflettuto molto e non mi è sembrato giusto interrompere così una storia che è diventata parte della mia vita.

QUINDI, METTETEVI L' ANIMA (ahahaha, anima-Sascha, oke no, la smetto) IN PACE, PERCHE' SI TORNAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA

PUONA GIORNATA

SCIAOOO SCIMMIETTTTTTTTTTTTTTTTEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEE <3

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