Capitolo 1

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ELISABETTA
"Tesoro alzati!"
"Ancora cinque minuti,mamma" dissi assonnata
"Sbrigati, che sei in ritardo"
"D'accordo, d'accordo, mi alzo" sfortunatamente era arrivato, il così atteso primo giorno di scuola.
Feci uno spuntino velocemente, presi lo zaino e la bicicletta e mi diressi verso la mia prigione.
Vidi Tony, il ragazzo che mi piace, insieme a Zoe la mia migliore amica.
"Ciao ragazzi!" Li salutai
"Hey Elisabetta, come stai?" Mi abbracciò
"Tutto bene, voi?"
"Tutto perfetto, ci chiedevamo se ti saresti presentata! Ahaha"
"Divertente Zoe! Tu Tony?"
"Ciao Elisabetta, tutto a posto, è bello rivederti"
Gli sorrisi ero davvero felice che me lo avesse detto, anche se la scuola, non è per tutti rose e fiori, infatti c'è un gruppo che spesso e volentieri mi insulta e mi prende in giro e adesso che inizia l'anno sarà difficile da tenere a bada.
La campanella suonò ed io e miei amici entrammo, mi diressi subito al mio armadietto, lo aprii con la combinazione e presi il libro di inglese e matematica insieme al diario e l'astuccio. Ad un tratto una mano chiuse lo sportello dell' armadietto violentemente, mi girai e chi poteva essere se non Stella e le sue amichette!
"Hey guardate chi c'è, la sfigata!"
"Ma perché non mi lasci in pace!"
"Sentito ragazze, il micetto tira fuori gli artigli, sarà un anno memorabile" mi rise in faccia poi se ne andò.
Allo stesso tempo si fece avanti Stefano il suo fidanzato, senza preavviso mi tirò un pugno nello stomaco, mi piegai dal dolore e mi inginocchiai, con forza mi afferrò per i capelli e mi tirò su la testa per guardarlo, quegli occhi grigi, consumati dall'odio e quelle labbra che sapevano solo insultarmi.
"Sta attenta ragazza! Ti odio e se solo parlerai a Stella, ti ammazzo insieme a tutti i tuoi amichetti"
"Stefano?" Disse una voce dietro di noi.
"Cazzo vuoi sfigato, non vedi sono impegnato!"
A quelle parole Tony gli si avvicinò e gli diede una testata, Stefano cadde all'indietro e gli uscì sangue dal naso, si rialzò e sferrò un gancio al mio amico che lo colpì alla mascella, io ero ancora dolorante a terra con vicino Zoe e Camilla.
"Tony" dissi in un sussurrò
"Elisabetta" rispose piano
"Ti prego, basta, fermatevi"
Stefano sferrò un altro pugno che spaccò completamente la parete, provocandogli crepe e un buco.
Il mio migliore amico lo prese per il colletto e gli diede altri due pugni.
"Rivolgile ancora, una singola parola e ti uccido!"
Con naso rotto, lividi e occhio nero Stefano se ne andò, poi mi avvicinai a Tony e insieme ci dirigemmo verso l'infermieria.
"Cos'è successo!? Già il primo giorno e fate risse" Chiese Maria la nostra bidella e infermiera.
"No niente affatto, è il solito bullo" dissi mentre gli curava il taglio sul labbro del mio eroe.
"Stefanino, suppongo!"
"Stefanino?"
"Ah il soprannome da presa per il sedere per lui, anche noi bidelli siamo furbi, che pensavate!"
"Tony? Grazie"
"Figurati"
Dopo averci medicato, le ore passarono in fretta e senza altri malintesi.

LA FIGLIA DEL MALEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora