Capitolo 9

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ELISABETTA
Mi avvicinai con calma e vidi Mattia che piangeva e chiamava il 118 e la polizia. Aprii la portiera dell'auto, Gabriele sanguinava dal naso e dalla testa, mi inginocchiai vicino al mezzo e urlai piangendo.
Da un albero comparve il ragazzo con la moto che Gabry per non travolgerlo si è fatto da parte, era Tony...mi comparve una tale rabbia che pregai papà di farlo morire!
"Tu! Lurido bastardo! Per causa tua Gabry rischia la vita! "
"Il tuo amichetto...oh.. sono mortificato"
"No, non è vero! Bugiardo!"

I soccorsi arrivarono, l'ambulanza lo mise su una barella con dell'ossigeno per farlo respirare, purtroppo non mi fecero salire sul mezzo, perché non portano ne parenti ne amici, ma un attimo prima gli presi la mano e dissi...
"Ti vogliamo bene, torna presto da noi, ti... ti prego"
"Elisab... ti...ti amo"
"Gabry! Gabry!"
"Signorina lei deve stare qui, non può salire"
Mi accasciai e nella disperazione abbracciai l'agente.
Pregai mio padre per il mio amico!
Arrivò presto il carratrezzi che ne portò via l'auto, io tornai a casa con Matty e ci assicurammo che all'ospedale ci chiamassero per qualsiasi cosa.
Aprii in fretta e furia la porta di casa e in camera mia urlai.
"Padre!... Padre!"
"Papà non c'è, Elisabetta ma ciao"
"Fatellone?"
"Esattamente!"
"È bello conoscerti"
"Anche per me, papà arriverà tra poco, dimmi cosa ti serve?"
"Devo ammazzare un mio coetaneo! Lo voglio morto!"
"Come mai?"
"Ha fatto fare un incidente stradale a un mio amico!"
"Capisco... brava inizieremo appena rientra papino"
"Bene!"
"Ahahaha" rise e sparì nell'ombra

LA FIGLIA DEL MALEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora