Sans e Papyrus, i "cacciatori" di umani.

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Uscii da una seconda porta e mi ritrovai davanti a un luogo molto particolare.

Nonostante fossi sotto terra, in questo luogo c'era un bosco molto fitto e nevicava.

Era uno dei posti più misteriosi e belli che avessi mai visto.

Davanti a me proseguiva una stradina che si estendeva all'interno del bosco.

Iniziai a percorrerla, con la spalla che magicamente era guarita, come se le lacrime di Toriel mi avessero in qualche modo aiutata.

Poco dopo mi sentii di nuovo seguita da qualcuno e mi fermai per un attimo.

Mi venne in mente quella figura che avevo visto il giorno prima.

Poteva essere lui?

Ancora non lo sapevo.

Continuai a camminare e, poco più avanti, trovai un ramo a terra.

Pensai: "Non calpesterò questo ramo così vedrò se veramente qualcuno mi sta seguendo o è solo una mia sensazione.".

Superai il ramo e camminai ancora per il sentiero e poco dopo sentii il ramo venire calpestato.

Mi fermai, immobile e tremante, mentre la neve scendeva a grandi fiocchi e molto lentamente.

Sentii dei passi di qualcuno che si avvicinava a me.

Si fermò appena prima di potermi sfiorare la schiena.

Sentii la sua voce per la prima volta:
"Ciao." Mi disse con tono freddo.

Mi girai, impaurita, verso di lui e lo guardai dalla testa ai piedi.

Era uno scheletrino, poco più alto di me, abbastanza paffutello, indossava una t-shirt bianca sotto un giubbotto blu con il cappuccio caratterizzata da una striscia di pellicciotta bianca alla sua estremità, dei pantaloncini che gli arrivavano al ginocchio con delle linee bianche per tutta la lunghezza di essi, due calzini bianchi e due pantofoline rosa e pelose, sporche di neve fresca appena calpestata.

Infine lo osservai in faccia e...
aveva esattamente quegli occhi bianchi che avevo intravisto nella stanza buia.

Mi stava sorridendo.

"Mi chiamo Sans, molto piacere." disse mentre mi porgeva la mano, per presentarsi.

Gli strinsi la mano e... mi fece lo scherzo della puzzetta nella mano.

"Hehehe scusami ma sono un tipo molto scherzoso." continuò con un grosso sorriso.

"Comunque... tu sei un'umana, vero?"
Annuii, divertita e allo stesso tempo incantata.

Per essere uno scheletro era molto carino... ancora di più dei ragazzi umani.

Poi disse, guardandomi negli occhi: "In questo momento sto cercando degli umani...".

Immediatamente ero nel panico e restavo immobile, tremando leggermente e senza dire niente.

"Ma non preoccuparti... non ne catturerò nessuno... anche se mio fratello, Papyrus, è un cacciatore di umani fanatico e ne vorrebbe catturare uno. Lui è quello laggiù... vieni con me e attravesa quel ponte poco più avanti. Mio fratello ha cercato di chiuderlo ma... ci passa chiunque!".

Superammo il ponte e vedendo che Papyrus stava arrivando, Sans mi disse di nascondermi dietro a una lampada li vicino.

Papyrus arrivò tutto arrabbiato: "Fratello, sono passati giorni e tu non hai ancora risolto il problema nel tuo puzzle!!!! Sei sempre in giro a bighellonare invece di risolverlo! Ora che diamine stai facendo?" chiese.

Sans, con tutta calma gli rispose: "Sto osservando quella lampada... non credi sia bellissima? Guardala da più vicino.".

Pensai che fosse un idiota totale ma non fu così.

"Non ho tempo per queste sciocchezze, Sans! Che cosa succederebbe se un umano arrivasse? Io devo essere l'unico, il primo a catturarlo! E poi potrò ricevere tutto quel che merito...

Rispetto...

Fama...

E potrò finalmente far parte della guardia reale di Asgore. Poi le persone chiederanno di essere miei amici!!" Disse Papyrus ancora più arrabbiato di prima ma determinato a raggiungere il suo obbiettivo.

Sans disse: "Forse questa lampada ti aiuterà!".

"SAAAANS!! Non mi stai per niente aiutando! Sei solo un pigrone che ogni giorno sta a dondolare! Diventi più pigro ogni giorno che passa!" disse poi Papyrus.

"Ma fratello, io ho fatto un sacco di lavoro oggi... un lavor-osso!" Disse Sans per rallegrare la situazione.

Mi fece ridere ma, feci piano per non farmi sentire.

Papyrus urlò: "SAAAAAANS!!!!!!".

"Dai, lo so che stavi ridendo!" disse Sans che, senza farlo notare al fratello, mi stava guardando ridere dietro la lampada e le sue guance divennero leggermente bluastre, una specie di rossore.

"Perché uno grande come me deve lavorare così tanto per un po di fama..." continuò Papyrus.

"Sai..." disse poi Sans "... sembra che tu stia lavorando parecchio... ma stai all'osso!".

Mi fece ancora ridere. Era troppo divertente!

"Torna al lavoro con i puzzle e cerca di metterci più impegn-osso!" finì Papyrus andandosene, ridendo.

Sans mi disse di uscire allo scoperto.

"Meglio che tu ti muova prima che torni o dovrai subire altri miei scherzetti!" continuò facendomi l'occhiolino.

Io ancora ridacchiando per le battute andai nella direzione in cui sparì Papyrus ma Sans mi fermò ancora.

"Aspetta, umana. Potresti farmi un favore? Sai mio fratello è un po giù di morale e non ha mai visto un umano in vita sua." disse.

"Potresti farti vedere da lui? Tranquilla! Non è pericoloso anche se cerca di esserlo!".

Accettai, anche se avevo ancora un po di paura, ma la determinazione mi mandava avanti.

Ricominciai a camminare e trovai un bivio con al centro una cassa.

La aprii.

All'interno trovai dei guanti e li indossai.

Avevo molto freddo lì.

Andai nella strada a sinistra e trovai un fiume e, sulla mia sponda, una canna da pesca.

Avevo anche un po fame e provai a prendere un pesce, ma sull'amo c'era un numero di telefono di un mostro e la scritta "chiamami" e decisi di non farlo.

Tornai al bivio e presi la strada a sinistra e lì, trovai i due fratelli chiacchierare di una certa Undyne.

Cercai di indietreggiare ma feci rumore con la neve sotto i miei piedi.

Papyrus mi sentii e mi guardò.

Fan fiction Undertale (ita)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora