Ritrovai i due fratelli poco più avanti, al di là di un altro puzzle, accanto ad una strana macchina che non osservai inizialmente con attenzione.
"Hey, umana!" mi urlò Papyrus "questo puzzle ti farà impazzire, perché è stato ideato dalla più grande dottoressa del Sottosuolo, Alphys! Vedi questo pavimento formato da piastrelle bianche? Quando premerò il giusto pulsante su questa macchina esse si illumineranno di diversi colori! Ogni colore ha un differente effetto." ed inizio a spiegarmi ogni singolo colore, ma facendo diversa confusione.
Non capendo bene, gli chiesi di ripetere ma fece ancora più confusione di prima, mischiando i colori.
Gli chiesi di ripetere un'ultima volta ma lui, sfinito, disse: "Sai cosa? Fallo da sola questo puzzle, ti lascio qui da leggere le istruzioni. Buona fortuna, nyeheheheh!" e si allontanò lasciando le istruzioni accanto alla macchina.
Attraversai il puzzle spento per andare a prende il pezzo di carta con le istruzioni mentre Sans continuava a fissarmi.
Presi il foglio per leggere le famose istruzioni ma erano scritte in una pessima calligrafia, che era quasi illeggibile.
"Ora capisco perché Papyrus non riusciva a spiegare bene." pensai.
Ad un tratto Sans mi toccò la spalla e mi girai verso di lui, notando che era più vicino del solito... molto più vicino.
"Ascolta..." mi disse, un po' in imbarazzo e bluastro sulle guance: "...ti va se ti accompagno per questo breve tragitto fino alla città vicina? Sai, ci sono tanti pericoli qui intorno.".
"Certo! Mi farebbe davvero piacere!" gli dissi sorridendo, felice di avere un po' di compagnia.
Lui in risposta mi prese inaspettatamente per mano: "Andiamo allora!" disse iniziando a camminare.
Gli strinsi la mano, arrossendo, e lo seguii senza dire altro.
Più avanti trovammo altre creature, vicino ad una baracca, che salutarono Sans amichevolmente chiedendogli se stava andando da Grillby's ma lui semplicemente disse no con un semplice cenno della testa.
Andammo più avanti, ancora mano nella mano, mentre superammo altre zone sempre innevate e piene di ostacoli.
Ad un tratto davanti a noi trovammo un puzzle ghiacciato, di quelli con le x.
Gli dissi si lasciarmi la mano, volevo trovare la soluzione senza aiuti.
"Se vuoi risolvere questo puzzle, fa attenzione. È tutto ghiacciato, si può scivolare facilmente verso i burroni che ci sono intorno e io non voglio che tu cada lì sotto..." mi disse un po' impaurito.
Gli strinsi la mano, fiduciosa: "Non cadrò, promesso." e mi sorrise, lasciandomi andare.
Iniziai a scivolare sul ghiaccio, come una pattinatrice provetta sotto lo sguardo del pubblico, che in quel caso era formato solo da Sans.
Stavo per risolvere il puzzle, mi mancava solo una x da premere ma persi accidentalmente l'equilibrio e scivolai verso il bordo del burrone.
"FRISK!" sentii gridare.
Per paura chiusi gli occhi, sentii il mio corpo prima leggero, come se volassi, poi pesante, trascinato in basso dalla gravità... stavo cadendo nel vuoto.
Improvvisamente sentii una mano prendermi, tirarmi su e qualcuno abbracciarmi.
Aprii gli occhi e vidi Sans che mi abbracciava stretta; aveva il respiro affannato ed era evidentemente spaventato.
"Ti avevo detto di fare attenzione a non scivolare, kiddo..." mi disse nascondendo il suo viso contro il mio collo.
Arrossii visibilmente e lo strinsi: "Grazie, Sans.".
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Fan fiction Undertale (ita)
FanfictionFrisk, una ragazzina umana di 16 anni dai capelli a caschetto e con un enorme potere nascosto dentro di sé, si ritrova accidentalmente nel mondo dei mostri chiamato Sottosuolo. Qui troverà qualcuno molto importante per lei e dei nuovi amici che la a...