Ennesimo litigio.
Ennesimo schiaffo in faccia.
Ennesimo sguardo schifato.
Camila si sentiva oppressa,le girava la testa e non riusciva a ragionare bene.
Corse,corse tanto.
Non sapeva nemmeno lei dove andare.
Continuava a correre,e correre,e correre.
La pioggia le andava addosso con tale violenza, ma nemmeno se ne accorgeva.
Riusciva a pensare solo a quello che era diventata.Pianse,pianse molto,ma poco importava.
Lei era diversa,lei era sbagliata,lei era la rovina di tutti.
Lei era la pecora nera della famiglia.
Tutto questo per colpa del suo orientamento sessuale.Sua madre faceva finta di nulla,ma Camila lo sapeva,oh si che lo sapeva.
Si era accorta di tutte le notti passate a piangere perché aveva una figlia..sbagliata.Suo padre la disprezzava,si divertiva a prenderla per il culo,per qualche malsano motivo.
Voleva smetterla,smetterla di pensare,voleva svuotare la mente.
Andò nel suo posto preferito,dio,solo là era se stessa.
Un grande cancello contornava il piccolo lago cristallino.
Degli scalini bianchi erano messi sotto di esso,per permettere di salirci.
Accanto era presente una statua,anch'essa bianca.
Raffigurava la madonna con Gesù bambino in braccio,che guardava dritto il lago.
Camila si sedette su uno degli scalini e distrattamente iniziò a muovere a destra e sinistra l'acqua.
Sospirò, mentre le lacrime che poco prima avevano solcato i suoi occhi si asciugavano
"Perchè non posso essere normale? Avere una famiglia normale,o che ne so,qualche amica. Perché sono così.. Sbagliata?" parlò senza ricevere risposta.
"Rispondimi,Colin." alzò gli occhi al cielo
'di che sta parlando?' vi chiederete voi.
La storia è abbastanza buffa da spiegare,diciamo. La capirete presto.
L'acqua si alzò in una grande onda,mostrando l'ombra dell'oggetto di interesse di Camila
"Eccoti!" sorrise felice per poi sbuffare
"Sei sempre di poche parole,Colin,ma ti perdono." L'ombra alzò le spalle con fare menefreghista
"È successo ancora sai?" chiese Camila e l'ombra annuì "Ah beh,ovvio che lo sai,dimenticavo." disse scuotendo la testa
"Mi dirai mai se sei maschio o femmina?" chiese speranzosa.
L'ombra scosse la testa e disse solo un "non serve che tu lo sappia"
La voce non la si poteva classificare,non era ne femminile ne maschile. Era solo..una voce.
La ragazza sbuffò "lo scoprirò prima o poi" affermò facendo ridere l'ombra
"Mi piace la tua risata,sai? Mi piacerebbe di più se sapessi di che sesso sei ma okay" alzò le spalle sorridendo "Ti piace la mia?"
"È semplicemente perfetta." sussurrò appena.
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Colin.»Camren Jaurello
FanfictionDove un angelo custode diventa qualcosa di più. [Idea by i miei sogni da drogata, ah okay.] goals: #95 in storie brevi: 23/10/16 AIUTOOO