Capitolo XIII

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Cap 13: Che l'inventore dei corsetti sia osannato se poi succedono queste cose!

Appoggiai le mani sui fianchi e cercai di fare il punto della situazione, osservai camera mia nel disordine più totale. Feci un paio di passi scavalcando i vestiti buttati a terra nel tentativo di trovare il mio abito di Halloween, ma quest'ultimo sembrava essere sparito. Gonfiai le guance e poi sbuffai sonoramente, quando improvvisamente dietro di me sentii qualcuno correre e così mi voltai, osservando fuori dalla porta una cascata di capelli blu muoversi rapida. Inarcai un sopracciglio quando vidi Wendy scappare via mantenendo sotto il braccio un pacchetto nero. Ridussi gli occhi a due fessure e decisi di seguirla, nel tentativo di scoprire qualcosa e capire il perché di tutta quella fretta. Con due calci decisi feci volare le ciabatte lontano, sfruttando il silenzio che mi conferivano le mie fidatissime calzine antiscivolo. Adagiai una mano sul muro, percependo le increspature della vernice sotto i polpastrelli. Poi poggiai i piedi a terra silenziosamente, complimentandomi con me stessa per le mie doti da spia.

Se l'avessi detto ad alta voce sarei stata presa in giro fino alla morte per la mia incapacità. Meglio solo pensarlo.

Svoltai l'angolo e la osservai infilarsi nella sua camera, così aumentai il passo e raggiunsi la sua porta, ma quando feci per affacciarmi questa venne sbattuta con forza. Per poco non ci rimisi nuovamente il naso per mano di un altro Dragneel.

Infilai le mani nelle tasche della felpa e delusa feci per tornarmene nella mia stanza. Quando alzai lo sguardo notai una figura al centro del mio angolo personale. Entrai in punta di piedi, cercando di non farmi sentire, poi chiusi con forza la porta. Lo vidi sobbalzare e voltarsi sbarrando gli occhi.

«Adesso violiamo anche la privacy?» sibilai.

Natsu si passò una mano tra i capelli con fare nervoso. «I-io... Stavo cercando mia sorella.»

Un leggero soffio dalle narici e un sorriso appena accennato, falso. «Nella mia stanza? Hai le idee un po' confuse, menomale che questa è casa tua. Mi raccomando di non perderti in giro per la mia questa sera allora.»

«Non accadrà, ora vado a preparami.» biascicò.

Il rosato camminò a passo spedito e fece per aprire la porta, ma io fui più rapida e ci sbattei una mano sopra, chiudendola nuovamente con troppa forza.

«Prima o poi la distruggerai.» borbottò.

Lo ignorai. «Cosa ci facevi qui?»

Osservai i suoi denti intrappolare il labbro inferiore, con la pressione immediatamente il colore di quest'ultimo divenne più intenso. Mi costrinsi a spostare lo sguardo, puntandolo nei suoi occhi cangianti. Quando i suoi denti interruppero quella lenta tortura, le sue labbra si schiusero, ma ciò che le mie orecchie udirono non provenne da lui.

Un urlo, femminile, riverberò tra le pareti della casa.

Wendy.

Natsu ne approfittò per spalancare la porta e scappare per raggiungere sua sorella. Imprecai, se l'era cavata anche questa volta.

"E se lo minacciassi ancora con la mia carabina?"

Ci pensai su, forse non era il caso. I miei non erano al corrente del fatto che mi fossi iscritta al poligono, era meglio che non lo sapessero grazie a Natsu.

"Tornando alle cose importanti... dove cacchio ho messo l'abito per la festa?!"

Sbuffai e facendomi nuovamente strada su quel pavimento totalmente coperto da oggetti la cui - a volte - natura sfuggiva persino a me che ero la proprietaria, cercai di guardarmi nuovamente in giro. Mi avvicinai al letto e afferrai il cellulare, pigiai sul registro delle chiamate e feci scorrere il dito sul nome della mia migliore amica.

Scommettiamo? || Fairy TailDove le storie prendono vita. Scoprilo ora