Quanto mi mancano...

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...quei periodi. Quando con la scuola si andava nella piscina comunale per avere lezioni di nuoto. Quanto mi mancano quegli spogliatoi. Quanto mi mancano i miei vecchi amici...
Ma era tutto normale, c'era il solito confronto che fanno i bambini di quell'età, un innocuo gioco col corpo. Gioco che con lui, L., il mio migliore amico di quel tempo, continuavano anche all'esterno. A casa mia. A casa sua. A casa di altri. Non so perché, ma era uno dei nostri principali passatempi.
Nello stesso periodo ricevetti il mio primo computer, me ne innamorai. Ero fortunato, in quanto disponevo di una connessione internet, quasi un privilegio per allora. Due ragazzini, che frequentano le scuole elementari, un computer e l'arrivo della pubertà ci spinsero a conoscere il mondo della pornografia. Eravamo ingenui, non sapevamo niente a riguardo, e la nostra fonte di felicità era data da quelle poche immagini di nudo che si trovavano su Google immagini dopo la ricerca "donne nude". Mi piacevano davvero tanto. Era una forma di trasgressione verso la monotonia di quelle giornate.
Si iniziò a parlarne pure a scuola, con i compagni, con le maestre. Sui nostri primi telefoni girava qualche immagine di donnine scambiate con persone più grandi tramite bluetooth. Era una gioia. Davvero.
...

Passò del tempo e, F

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Passò del tempo e, F., il più "ribelle" dei miei compagni, e forse quello che ne sapeva di più sull'argomento, venne con questa nuova tecnica che gli portava una strana sensazione di piacere. Ci stava istruendo sulla masturbazione. Spinto dalla curiosità, in una giornata senza nessuno in casa, provai a cercare qualcosa di più di una semplice immagine. Trovai questo video raffigurante una scena di sesso, stavo contemporaneamente provando due cose nuove. Era un qualcosa di magico. Andandone fiero iniziai a istruire a mia volta altra gente.
In breve quel passatempo con il mio amico diventò meno frequente, forse a causa mia, ma quelle lotte sul letto, quelle in cui la mano scendeva ed andava a parare limiti prima invalicabili, quelle non cessarono neanche a distanza di anni.
Caro L., quanto rimpiango tutta quella repressione sessuale e quel pudore che ho avuto nei tuoi confronti...
Un altro anno era passato, un'altra ragazza era stata lasciata e le vacanze estive erano imminenti.
Quanto mi mancano quei periodi.

Mio spazio:
Scusate se non ho più pubblicato ma sono stato impegnato con gli esami integrativi che, fortunatamente, ho passato a ottimi voti. Mi rendo conto della stranezza di questo capitolo ma non potendo essere troppo esplicito su alcune parti, mi è venuto davvero difficile scriverlo.
Detto ciò, al prossimo capitolo.

Simply myself and I. Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora