Sono battezzato. Cristiano cattolico per scelta dei miei genitori. Frequentavo quindi il catechismo, insieme a gente della mia classe, insieme a nuova gente, più grandi, più piccoli. Era un momento ricreativo, in cui eravamo soliti concederci (o per meglio dire ero solito veder concedere) una partita a calcio. Odio il calcio. L'ho sempre odiato. Ragion per cui me ne stavo in panchina a parlare del più e del meno con le ragazze del gruppo.
Si passò dal mio primo insulto, dovuto alla corporatura, alle prime vociferazioni sul motivo per il quale non praticassi il calcio.
Questo mi ha causato, e spesso anche di recente, numerosi problemi. Fottuto sport di merda.Mentre gli altri bambini nei pomeriggi scolastici si trovavano in oratorio a giocare a calcio, io preferivo invitare a casa le mie amiche più strette. La volta dopo era il contrario, ed ero io ad andare da loro. Insomma, passai un po il periodo dell'elementari rinchiuso in casa. Divertendomi tanto, ma in casa. Certo spesso questi inviti erano anche combinati da più persone, magari un amico e un'amica. Sta di fatto che come mi trovavo con le ragazze, non mi trovavo con nessuno, forse solo con L..
Nessun dubbio, era categorico che mi piacessero le ragazze. Quale altro motivo avevo di spendere cosi tanto tempo con loro? Del resto il fatto di aver giocato qualche volta con mia sorella o con mia cugina E. alle Barbie non mi rendeva un bambino strano o diverso(...).
Ne feci passare tante di ragazze, come amiche e come fidanzate. E ancora non mi ponevo nessun dubbio. Non ne avevo la ragione.
...
Era l'estate della quinta elementare, classica cena di fine anno. Era ora di riprovarci con I., quel no mi era pesato troppo, e poi durante tutti quegli anni ero diventato sempre più suo amico. Arrivò. Escludendo l'asilo, quello fu il mio primo bacio ad una persona a cui ero veramente legato. Ancora oggi non so perché lo ricevetti. Ma ne fui davvero felice. Un altro addio forse? L'ennesimo? Beh non mi importava, avevo ottenuto quel bacio che desideravo da ormai quattro anni.
...
In un batter d'occhio l'estate era quasi finita, il periodo elementari era un ricordo. Un bellissimo ricordo che tutt'oggi mi porto dentro. Era quindi ora di fare un altro passo verso il diventare grande. E quanto grande mi sentivo? Avrei frequentato le scuole medie. Ricordo che ero al grest quando mi comunicarono la sezione che avrei frequentato. La C. Quella in cui, secondo il parere dei vecchi alunni, non si sarebbe dovuto studiare tanto. Erano quelli della B quelli sfortunati. Tirai un sospiro di sollievo. E anche il grest, tra un insulto e l'altro (approfondirò...), finì.
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Simply myself and I.
Teen FictionSemplicemente la mia storia. Dalle origini del piccolo bambino timido e paffuto che, dopo sofferenze e pianti, ha ammesso la sua omosessualità rendendola pubblica al mondo intero. Buona lettura. :)