Capitolo tre

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Capitolo tre

Alla fine, le quattro ragazze si erano sistemate per la notte in quella stanza per gli ospiti con annesso un piccolo bagno. C'era chi aveva dormito sul letto, come Lucy e Levy, chi si era addormentato sul puffo verde senza essersene reso conto, per esempio Erza, e poi c'era chi, tipo Lluvia, si era addormentato sul tappeto con solo una manciata di asciugamani a farle da cuscino.

La prima a svegliarsi fu Lluvia, seguita da Erza e poi dalle altre due che si svegliarono quasi in sincronia. -A Lluvia fa male la schiena- biascicò la Lockser sgranchiendosi le braccia e sentendosi come una vecchia.

-Io ho dormito benissimo- disse carica la Scarlett rimettendosi i tacchi della sera precedente. Lucy le avrebbe portate a casa, tutte e tre. Infatti, Levy non conviveva ancora col fidanzato, siccome preferiva stare da Lucy fino a quando lei e lui "non avrebbero trovato una casa più grande per loro". Bella scusa, quella, peccato che, anche se a lei non era mai stato chiarissimo, lo avevano notato tutti che era una frase detta solo per non vivere con Jet. Ogni tanto stava da lui, ma finiva sempre che esso si accampava nella camera degli ospiti o sul divano in salotto. Era chiaro che non volesse dormire con lui.

-Io ho dormito in modo normale...- sussurrò Lucy per poi fare un sonoro sbadiglio. -Sono ancora distrutta, però...-

-Ti conviene tornare a dormire appena entri a casa- le disse Erza alzandosi e sembrando comunque bellissima seppur con l'abito maltrattato, il trucco disfatto e i capelli disordinati.

Lucy guardò i suoi tacchi con orrore. No, non li avrebbe rimessi, tanto aveva le sue calze semi-trasparenti e sarebbe tornata con la macchina. -Pronte?- domandò alle sue amiche ed esse annuirono.

Con sommo piacere di Levy, Jet stava dormendo e non c'era nessun altro a casa. Neppure i genitori, o qualche altro parente, di lui che erano venuti appositamente per l'evento. Sarebbe stato difficile affrontarli dopo essere mancata alla sua stessa festa di fidanzamento...

Che situazione...

Ringraziava il cielo che suo padre fosse un chirurgo e che avesse un intervento proprio per quel giorno e che sua mamma avesse perso l'aereo.

Salirono tutte in macchina e Lucy accompagnò la turchese e la rossa alle loro abitazioni, per poi tornare a casa con Levy. -Su, vedi che le cose si sistemeranno, Levy-chan- la rassicurò entrando nella sua camera e togliendosi il suo abito bianco.

La McGarden prese un pacco di patatine e un libro e si accomodò sul divano. -Non credo, Lu-chan...- sussurrò per poi arraffare una gran quantità di cibo e infilarsela in bocca. Mugugnò qualcosa di incomprensibile e iniziò a leggere.

Dopo oltre un'ora la Heartphilia uscì dalla sua camera con indosso i suoi tipici abiti da lavoro e perfettamente sistemata. -É tardi. Passo a lavoro per sistemare alcune cose per il viaggio- spiegò, riferendosi al fatto che sarebbero partite due giorni dopo e la bionda ci teneva a preparare tutto per evitare casini mentre sarebbe stata via.

Levy la ascoltò solamente, immersa nel suo libro, che al contrario dei tomi complicati che leggeva di solito, era un semplice romanzo d'amore della sua coinquilina. "Voglio anch'io innamorarmi" pensò, ragionando che, se fosse stata innamorata di Jet, tutto sarebbe stato perfetto.

***

Erza, dopo essere tornata a casa, si diede pure lei una sistemata e andò a lavoro. Fortunatamente, Kinana, una cameriera che lavorava con lei, l'aveva coperta e perciò il capo non se l'era presa con la povera Scarlett.

Ogni volta che vedeva un cliente dai capelli azzurri, sussultava appena, credendo che fosse Gerard. Si sentiva un po' stupida per quel comportamento, ma non poteva farci nulla. Voleva rivederlo e sperava di averne la possibilità durante quei quattro giorni a San Diego.

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