Lux

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Le dita scorrono lungo il tuo busto nudo e mentre ti guardo arrossire, non posso fare a meno di regalarti un sorriso arrogante, amo vederti in queste condizioni a causa mia.
Le guance imporporate, gli occhi lucidi, il viso immacolato incorniciato da quel caschetto tutto scompigliato, sei così bella che mi sembri una stella, proprio come un astro brilli di lucepropria.
Il tuo corpo è scosso da tremiti e quel flebile -Sting-sama- soffiato tra le labbra rosa e morbide mi suscita una tale eccitazione da rendermi duro e voglioso, più di quanto il tuo corpo bianco e bello già non faccia.
In ginocchiato tra le tue gambe aperte le mani assaggiano ogni centimetro di pelle  e la vista si bea di questo spettacolo -Piccola  sei meravigliosa- ti sussurro con voce roca, sorridendo nel percepire i tuoi battiti di cuore, scalpitanti sono aumentati come il respiro.
Sento l'odore della tua eccitazione e afferrandoti i seni mi chino su di te per riempirmi le narici di quel tuo profumo di caramella, il naso si strofina contro il collo in maniera audace e fuori controllo ti lascio una scia di baci bagnati fino alla clavicola.
Ti sento gemere, mormorare qualcosa, mentre le dita titillano i tuoi capezzoli fino a farli inturgidire. Ne pizzico uno tra i polpastrelli, malandrino sfrego quel bottoncino di carne tra le dita strappandoti un gemito quando la bocca si fionda su un  tuo seno morbido.
La bocca affonda nella morbidezza della tua carne, estasiata immergi le dita tra le mie ciocche bionde, strattonandomi i capelli e gemendo ancora una volta quel -Sting-Sama- dal potere eccitante.
Una mia mano scivola tra le tue gambe, ti accarezzo l'interno coscia prima di essere spronato da quel tuo gesto insolitamente impudico dettato dall'ardente desiderio di farti provare piacere.
Spingi in avanti il bacino cercando la mia mano, mormorandomi sulle labbra schiuse implorazioni roche capaci di farmi impazzire, vuoi sentire le mie dita dentro di te e accontentandoti un polpastrello stuzzica il tuo clitoride bagnato.
Un gemito lungo e soffocato trapela dalla tua bocca quando un dito affonda dentro di te tra le tue gambe tremanti e impregnandomi dei tuoi umori, ti copro la bocca con la mia per dare inizio a un bacio spietato.
Ti sento gemere nella mia bocca e stringermi convulsivamente le braccia con le dita, contratte in spasmi nervosi mi lasciano solchi sulla pelle ma io continuo a baciarti con foga, con disperazione, mentre le dita, ora diventate due, continuano a penetrarti, dilatandoti le pareti, toccandoti quel punto nevralgico che di scatto ti fa scostare dalla mia bocca per ringhiare un urlo mal soffocato tra i denti.
Vieni nella mia mano, sento tra le dita colare il tuo piacere, sfilando via le falangi me le porto tra le labbra leccandomele oscenamente, gustando il sapore acre del tuo essere donna senza mai staccare gli occhi da te, ansimante mi guardi più desiderosa di prima.
-Sai di buono, sei il mio gusto preferito- ti dico in un ghigno strappandoti un sorriso sbuffato e stanco.
-Vieni qui- mi ordini dolcemente e prima di obbedire ti lascio un veloce bacio a stampo sul marchio della Saber, fiondandomi poi tra le tue braccia aperte.
La tua risata cristallina aleggia per la stanza semibuia e io mi lascio trasportare dal quel suo suono argentino senza il timore che qualcuno possa sentirci o ancora peggio interromperci, essere il master di una gilda ha anche i suoi vantaggi, come quello di usufruire dell'ufficio in qualsiasi orario per esempio... e poi dovevo pur testare questo nuovo tappeto che Lector mi ha tanto convinto a comprare no?
Diceva che sarebbe stato un bel pezzo d'arredamento ma qua l'unica cosa bella sei tu, tu che con quel tuo sorriso fai sparire tutto il resto. Mi porti una mano all'altezza del diaframma, reprimo quel brivido nel percepire i tuoi polpastrelli freschi accarezzarmi i muscoli pronunciati del torace e chiudendo gli occhi l'orribile pensiero che non avrei potuto godere di tutto questo trafigge il mio cuore e la rabbia mi monta nel petto.
Ma un tuo palmo pieno mi cattura la guancia e gli occhi aprendosi si riempiono della tua immagine ridente e perfetta.
Non resisto oltre, ti bacio ancora e ancora, toccandoti con le mani, strusciando il mio fallo teso fino allo spasmo contro il tuo sesso gonfio e bagnato, aperto per me.
Afferrandomi il membro duro  lo conduco verso la tua apertura, entro dentro di te lentamente, scavandoti centimetro dopo centimetro fino ad arrivare in fondo, strapparti un gemito e ritrarmi poi.
Butti il capo indietro ad ogni mia spinta, ti possiedo in  un ritmo lento e dolce ma gli ansiti aumentano come l'adrenalina e con il battito del cuore impazzito così forte da farmi pulsare le orecchie, i colpi di bacino aumentano di velocità, sempre più forte tanto da farti  inarcare la schiena e conficcare le unghia nel tappeto fino a lacerarlo.
I tuoi gemiti echeggiano per la stanza e in un ultimo sforzo mi sollevo da seduto trascinandoti, costringendoti a cavalcioni su di me. Circondandoti le braccia intorno al busto continuo a penetrarti, a colpirti con il mio membro ormai  al limite, dalla punta sento già grondare liquido pre-orgasmico.
Ti sento urlare il mio nome, accasciare il capo tra l'incavo del collo e ora che il piacere ti ha colta mi lascio andare nelle ultime poderose spinte.
Tutto è perfetto, il tuo respiro irregolare nell'orecchio,  le tue dita che scorrono lungo la mia schiena in una dolce coccola, le tue cosce strette intorno ai fianchi come i polpacci incrociati dietro la schiena. 
Un ultima spinta e l'orgasmo mi sconquassa il petto, vengo dentro di te copiosamente, riempiendoti del mio piacere. Restando immobile ansimo pesantemente lasciandomi godere da tutto ciò che sei: dalla tua pelle che sa di fragole, da quel tuo profumo di biscotti e dalla tua infinita dolcezza.
Senza mai slegare l'abbraccio che ci lega, crollo di spalle in una risata adrenalinica, trascinandoti con me di conseguenza. Avvinghiata a me mi baci il petto e poi la fronte sudata, mi ti tieni stretto, forse troppo, lo fai sempre è so perché. 
E' colpa di quella paura di restare nuovamente da sola senza una famiglia che puntualmente  torna a squarciarti il cuore.
Con un palmo aperto ti lascio un ampia carezza sul viso, dallo zigomo alla tempia fino a incastrare le dita nei tuoi capelli lucenti, guardandoti con dolcezza e senza fiato riesco a trasmetterti ciò che sento: non succederà mai più che tu resti sola, nemmeno per sbaglio amore mio, perché sarò io a non farlo più accadere

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