Capitolo 19: tra baci e litigi

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Iris' pov

Un'arietta leggera mi solletica il volto e rabbrividisco. Strizzo gli occhi prima di aprirli definitivamente e di venire colpita da un'altra ventata accompagnata da un tenue raggio di sole. Afferro fra le dita i ciuffetti biondi che mi sono finiti sul viso durante la notte e alzo leggermente il busto. Le braccia nude di Cameron sono ancora avvolte attorno si miei fianchi e il suo viso sprofondato nel cuscino. Sorrido come una stupida per la tenera espressione che ha il suo viso, le labbra socchiuse e le palpebre rilassate con i capelli castani sparsi sulla fronte. Scuoto leggermente la testa per scacciare via il sorriso e guardo la stanza illuminata dalla luce tenue del sole. I letti precedentemente liberi, ora sono occupati dai miei amici che dormo tranquilli in posizioni piuttosto buffe. Nel letto davanti a noi ci sono Nash e Willow. Il mio migliore amico ha il lenzuolo aggrovigliato attorno alle gambe e il capo sul grembo della mia amica bionda che ha una mano posata sulla sua spalla e l'altra penzolante giù dal letto. Mi scappa una piccola risata ma mi tappo immediatamente la bocca con le mani per non far svegliare i ragazzi.
Dopo sposto lo sguardo al letto accanto a quello di Willow e Nash.
Jack e Sophie sono abbracciati e le loro gambe incrociate con quelle dell'altro. Sophie ha la testa nell'incavo del collo di Jack ed la mano destra sulla spalla opposta. Lui, le tiene saldamente un fianco e la schiena, come se volesse tenerla imprigionata tra il suo petto nudo e le sue braccia possenti; sono tremendamente teneri.
Dopo essere rimasta a guardare il cielo torbido da attraverso il vetro, scosto cautamente il braccio di Cameron e scivolo fuori dal letto senza far troppo rumore. Liscio la maglia blu e cammino  a piedi scalzi sul pavimento freddo. Attraverso il corridoio e vado in cucina per prendermi una tazza di caffè e latte. Percorro il breve tratto che separa la cucina dal salotto e mi siedo sul divano portandomi le gambe al petto soffiando il liquido caldo dentro la tazza. Osservo lo smalto prugna sulle dita dei miei piedi e mi meraviglio che sia ancora perfettamente intatto. Un rumore mi fa sussultare e poco dopo sul divano mi raggiunge un Jack assonnato con i pantaloni della tuta, credo che abbia ritenuto che presentarsi in boxer non sarebbe stato molto opportuno, di certo non si sarebbe sbagliato. Sorrido al ragazzo che si siede poco più distante da me. «Buongiorno.» sussurra sbadigliando e ridacchio. «A che ora siete rientrati ieri sera?» li porgo la tazza di caffè latte notando il suo sguardo smarrito. Accetta volentieri la mia offerta e dopo averne preso un sorso mi riporge la tazza e risponde alla domanda che gli avevo precedentemente posto: «Verso le due credo. Taylor aveva bisogno di uno svago così siamo usciti e abbiamo raggiunto una discoteca poco distante da qui.». Annuisco e prendo un sorso del liquido marroncino per poi ripassare la tazza a Jack, credo che andremo avanti per un bel po' con questo passa mano. Io li lascerei volentieri la tazza ma lui si sentirebbe di sicuro in debito così assecondo la sua idea di condividere il caffè latte. «Tu e Cameron invece? Dopo che lui ti ha raggiunta all'una non vi siete più fatti vivi. È successo qualcosa di interessante?» termina il suo interrogatorio con un sorriso carico di malizia. Scuoto la testa e rido stringendomi le braccia intorno alle gambe, «Togliti quel sorrisino dalla faccia Gilinsky. Non è successo niente».  «Be' avrete pur fatto qualcosa?» poggia la tazza vuota sul bancone della cucina. «Abbiamo parlato.» lo guardo di sott'occhio aspettandomi una reazione che non tarda ad arrivare. «Solo parlato? Oh dai Iris sarò rincoglionito perché sono le otto di mattina e ho dormito solo cinque ore e mezza, ma non ci credo nemmeno in questo stato che voi avete solo parlato!» esclama e prima che la mia voce possa pronunciare anche solo una parola, Sophie fa capolino nella stanza con le sue treccine e gli occhiali sul naso, essendo prima mattina non ha messo le lenti. «Solo perché sono le otto sei rincoglionito? Tesoro a me sembra che tu sia costantemente rincoglionito. » sorride ironica e gli da un bacio sulla guancia e si siede sulle sue gambe non appena lui apre le braccia.
Nell'ultimo periodo, ancora prima che partissimo per la vacanza, ha visto questi due sempre più vicini ed ora si comportano come due fidanzati, che però non vogliono ammettere di esserlo. «Buongiorno Soph.» le sorrido e lei ricambia, «Ciao Iz.».
«Ti faccio un caffè?» le domanda Jack strofinando il naso con occhi chiusi sulla sua guancia. «Mh-mh» annuisce Sophie e si alza per far andare Jack in cucina per poi risedersi sul divano. «Allora?» dico con un'espressione di una che la sa' lunga. «Allora cosa?» fa la confusa la castana sistemandosi gli occhiali. Volto gli occhi al soffitto e sbuffo: «cosa c'è tra te e Jack?» le faccio la domanda diretta e la vedo guardare da un'altra parte. «Nulla, siamo solo buoni amici.» si mordicchia l'unghia del pollice. «Non la dai a credere nemmeno a un bradipo.» incrocio le braccia. «No ti giuro! Non c'è nulla, okay? Almeno non da parte sua.» sussurra per non farsi sentire. Sto per replicare ma entra Jack seguito da Nash e Will. Sta mattina nessuno ha voglia di farmi rispondere! Sorrido ai due nuovi arrivati e li do' il buongiorno.
«Di cosa stavate parlando?» domanda Jack sedendosi sul tappeto dopo aver passato il caffè a Sophie e poggiando il mento sulla sua coscia. «Ehm.. S-stavo pensando di tagliarmi i capelli. Ho chiesto ad Iris un parere.» inventa Sophie al momento. «Fai come vuoi, per me resti bellissima ugualmente» sussurra Jack ed arrossisce quando si rende conto di averlo detto ad alta voce. Sophie arrossisce a sua volta e noi ci tratteniamo dal ridere.
«M-ma Cameron?» cerca di sviare il discorso Jack. «Dorme ancora» ridacchia Willow dopo aver fatto uno sbadiglio.
«Iris ti conviene andarlo a svegliare.» mi fa l'occhiolino Nash. «E perché dovrei andarci io?» chiedo stringendomi le gambe al petto. «Be' perché il letto è tuo.» continua il mio migliore amico, «Non vuol dire niente.» ribadisco. «E in ogni caso nessuno andrebbe a svegliarlo. Sappiamo tutti che se Cam non viene svegliato dolcemente sarà un rompi coglioni per tutto il giorno.» mi sorride innocente il ragazzo dagli occhi blu. «Ovvio che si incazzza se gli butti in testa una secchia di acqua gelata.» lo guardo male e non riesco più a capire se stiamo parlando di Cameron o del brutto risveglio che mi aveva donato una settimana fa Nash.
In ogni caso il mio amico continua a dirmi di andare così sbuffando e mi alzo andando nella camera dove si trovano i letto matrimoniali. Mi avvicino al mio e mi ci siedo osservando per un momento Cameron. Devo ammettere che è davvero bello mentre dorme. Stringe il cuscino tra le braccia, probabilmente lo ha preso per mio rimpiazzo. I suoi capelli sono completamente spettinati e il suo viso ha un'espressione davvero tenero.
Mi piacerebbe continuare a godermi la vista di un Cam beatamente addormentato, ma ho paura che si svegli mentre lo guardo e sarebbe piuttosto imbarazzante . Così mi decido a scuotergli delicatamente la spalla. Non sembra aver neppure sentito che lo toccavo. «Cam» sussurro, «Cammy svegliati...» ridacchio al buffo soprannome, lo chiamavo così a cinque anni. «Mmh... Izzy altri cinque minuti...» si lamenta e accarezza il cuscino. «Forza dormiglione gli altri ci aspettano..» continuo toccandogli il braccio. Scuote la testa e bacia il cuscino, «Restiamo qui io e te...» biascica per poi sorridere e baciare nuovamente il cuscino continuando a tenere gli occhi chiusi.
Inevitabilmente scoppio a ridere. Crede che il cuscino sia io! Sta cercando di sedurre un cuscino! Io non ci posso credere, di mattina questo ragazzo è ancora più pazzo.
«Adoro il suono della tua risata.» sussurra e struscia io viso sul cuscino. Mio dio potrei filmarlo e minacciarlo di metterlo in rete per divertirmi.
«certo ma smettila di amoreggiare con il mio cuscino coglione!» rido rumorosamente e Cameron salta sul letto e si guarda intorno. Guarda me e poi il cuscino, poi di nuovo me e in seguito il cuscino. Infine afferra quest'ultimo e lo scaraventa a terra, scoppio a ridere come una scema.
«Smettila di ridere, non è divertente.» incrocia le braccia e mette il broncio abbassando la testa come fa un bimbo. «E dai Cameron! Stavi cercando di sedurre un cuscino!» mi tengo lo stomaco per le risate .
«In realtà stavo cercando di sedurre la ragazza che si sarebbe dovuta trovare al posto del cuscino...» si morde le labbra e mi afferra le caviglie per poi strattonarmi fin sopra il suo bacino. Mi sono dovuta tenere la maglia se no si vedeva tutto mentre mi trascinava e per giunta adesso abbiamo assunto una posizione estremamente imbarazzante. «Non ci saresti riuscito comunque» gli rispondo sorridendo. «Ne sei davvero sicura?» dice serio passando la mano sulla mia coscia destra fino ad infilarla sotto la maglietta. La sua mano sta per sfiorare il tessuto delle mie mutandine ma gli blocco la mano e la faccio retrocedere. «Ne sono sicurissima.» gli lascio un bacio sulla guancia e mi alzo di fretta.
«Ti aspettiamo di la.» dico sull'uscio e ritorno in salotto dai miei amici.








Mystery {Cameron Dallas} Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora